Piscine aperte? Purtroppo non nell’estate 2022. Milano fa una figura da provinciale: non si è riusciti in due anni a organizzarsi e fare trovare pronti gli impianti per tutti i milanesi in cerca di refrigerio. La denuncia di mitomorrow.it
La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano
# Un triste censimento
11 piscine chiuse. Questo il triste censimento rendicontato dall’Assessora Riva, che nella giunta Sala ha le deleghe allo sport. 11 impianti sportivi o anche solo ricreativi chiusi per lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, alla ricerca del mantra inseguito dagli amministratori cittadini: la sicurezza totale.
Gli impianti chiusi sono: Arioli Venegone, Bacone, Cantù, Cozzi, De Marchi, Mincio, Murat, Parri, Procida, Quarto Cagnino e Suzzani.
Ai milanesi che resteranno in città, per scelta o necessità, restano a disposizione le piscine di Argelati, Romani, Iseo, Saini, Cardellino, Sant’Abbondio e Solari. La messa in sicurezza è senza dubbio fondamentale ma, con soli 7 impianti comunali aperti su 18, sembra di essere ancora in lockdown.
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# Dove si è nascosta l’efficienza di Milano?
Uno schiaffo alla reputazione della città super efficiente ed organizzata; queste qualità di Milano sembrano essersi dissolte nella confusione creata dalla pandemia. Milano non ha saputo organizzarsi per tempo e programmare quei lavori di manutenzione necessari, trascinando i tempi a ridosso della stagione più proficua, anche a livello di incassi.
L’Assessora Riva ha “giustificato” i ritardi, causati dalla gestione Covid: «Negli scorsi due anni non è stato possibile svolgere i necessari interventi per mettere le strutture in sicurezza», che è l’obiettivo principale.
# Scaramuccia PD in consiglio comunale
Martina Riva è stata “attaccata” dal collega di partito Alessandro Giunti, consigliere comunale del Partito Democratico. L’interrogazione all’Assessora parte dall’emergenza piscine denunciata da Giunti, che ha invitato Riva a risponderne in consiglio.
Se per la giovane Assessora «la sicurezza degli utenti ha la priorità», per Alessandro Giunti resta l’imbarazzo di rispondere alle (tante) famiglie che non potranno andare in vacanza ad agosto. «Dove andranno per rifugiarsi dal caldo?».
Con un 20% di piscine chiuse in più, rispetto all’estate 2021, è impossibile rispondere a questa domanda. L’episodio non è il sintomo che qualcosa non va all’interno del PD milanese, è la dimostrazione che qualcosa non va a Milano. Il problema andava affrontato prima, discuterne a giugno è troppo tardi.
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Fonte: mitomorrow.it
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LAURA LIONTI
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