Milano non fa schifo ma… il Malpensa Express potrebbe funzionare meglio. Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza integrale di Livio Brambilla. Anche voi avete vissuto sensazioni simili?
L’enigma MALPENSA EXPRESS: la stralunata porta d’ingresso a Milano
“Buonasera,
fortunatamente non mi devo spostare spesso specie con i mezzi PP.BB..
Ieri per mia disgrazia l’ho dovuto fare spostandomi da Malpensa a Milano e viceversa.
I treni del Malpensa Express sono pari a quelli che si trovano in India (ma nelle campagne indiane) o altri Paesi simili. Però non costano come il Malpensa Express.
Non c’è un monitor che funziona, niente annunci per cui se non sei un pendolare non sai mai dove ti trovi.
Biciclette caricate insieme ai passeggeri. Non c’è un vagone dedicato.
Sporcizia.
Rotture varie e graffiti.
Treno delle 21,35 da Garibaldi a Malpensa: alle 21,33 non c’era ancora indicato il binario (documentato con foto). Lo stesso è stato indicato alle 21,34. Al binario 14. Chiaro cosa intendo? Al binario 14 un minuto prima.
Per fortuna posso correre. Per chi non conosce la stazione di Garibaldi vuol dire che bisogna scendere di un piano, attraversare tutta la stazione e poi risalire.
Due stranieri anziani letteralmente dispersi e stralunati perché non sapevano dove andare (li ho accompagnati) erano l’immagine della accoglienza di Milano e della Lombardia.
Stessa scena sul treno: non sapevano dove scendere. Niente annunci, niente schermi impossibilità di leggere i nomi delle stazioni attraverso il finestrino.
Penso che Sala abbia dei problemi seri perché uno che si preoccupa di area B e non è in grado di capire se i servizi pubblici funzionano a dovere prima di fare una cosa del genere, ha dei problemi. Perlomeno di manifesta incapacità di gestire qualsiasi cosa. Suppongo che in Pirelli abbiano brindato quando se ne è andato.
Fontana: forse non sa nemmeno cosa lo hanno messo a fare in Regione Lombardia. Perché se lo sapesse si preoccuperebbe di far si che almeno il Malpensa Express funzioni visto che è l’immagine dell’accesso a Milano, alla Lombardia nonché all’Italia.
E magari si preoccuperebbe anche che Malpensa avesse delle indicazioni chiare, dei marciapiedi dove servono e delle fermate della navetta in posizioni utili. Una ragazza straniera non riusciva a capire dove si fermava la navetta e dove doveva andare (all’uscita della stazione c’è soltanto una palina dove invece ci sarebbe la possibilità di creare un’area confortevole e con indicazioni precise). L’unica nota positiva: la gentilezza del conducente della navetta T1/T2 e i monitor con relativi annunci delle fermate funzionanti.
Livio Brambilla”
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ANDREA URBANO
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