In un Paese dalle mille maschere e dalle attrazioni sfaccettate, la città ai piedi del Duomo attirava anno dopo anno un numero di visitatori sempre più alto, e non solo composto da giovani. Dalla movida, alla cultura, dalla musica al cibo: un panorama di caratteristiche ideali che portava a Milano un flusso turistico in crescita costante.
Come sappiamo il 2020 è stato un anno a sé stante, ma non dimentichiamoci che nel 2019 Milano ha ricevuto la bellezza di 7,5 milioni di visitatori, il 9,4% in più del 2018. Una crescita non casuale.
Ecco dunque, secondo noi, le 7 intramontabili ragioni che hanno contribuito all’impennata di Milano, rendendola giorno dopo giorno la città più amata d’Italia per il pubblico internazionale.
7 buoni motivi per AMARE MILANO
#1 «Milano è avanti»
Come capitale per la moda, la finanza, il marketing, le tendenze e la cultura, il capoluogo lombardo è riuscito a rubare il primato in vari settori a molte capitali europee, diventando ogni anno più interessante. Il suo fascino a tratti chic e a tratti underground, quell’estetica senza sfarzo, fa tendenza da anni. Ma soprattutto, ha una varietà di attrattive che attira persone di ogni tipo, e che rappresentano i punti forti della capitale morale d’Italia.
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#2 La cucina
Anche se a Milano ricette e specialità sono più semplici e meno “sfarzose” che da altre parti d’Italia, è indubbio che qui vi siano alcuni fra i migliori ristoranti italiani, anche e soprattutto per la nutrita presenza di persone provenienti e residenti qui da tutta Italia. Speriamo solo che la qualità della ristorazione italiana e milanese venga presto riabilitata, dopo le ganasce imposte dai vari lockdown.
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#3 I dintorni
Non c’è metropoli europea, forse mondiale, che possa rivaleggiare con Milano per quello che si trova nelle vicinanza. Entro un paio d’ore di auto o di treno si arriva alle più belle città d’arte del mondo, al mare, laghi o sulle Alpi. Qualcosa di unico e di invidiato nel mondo. Senza contare che Milano ha i trasporti migliori d’Italia. Lontani anni luce dagli autobus bruciati di Roma e dalle
mancanze di mezzi e personale di altri capoluoghi di regione.
Dove funzionano i mezzi pubblici c’è più movimento sano, più progresso e, inevitabilmente, più vicinanza ai modelli di centri urbani del Nord Europa.
#4 L’aperitivo
Milano è la capitale mondiale dell’aperitivo. Ma non solo. Milano ha da sempre avuto i migliori e più raffinati locali italiani. Sulla Nightlife siamo sempre stati al top, i clubs meneghini sono patria dello star system italiano (e non solo) da almeno due decadi, e fin dai tempi della Milano da bere anni’80 il primo vero happy hour italiano è stato quello alla milanese.
Una vita notturna talmente varia, moderna e ben distribuita, che tutti ci chiediamo quando sarà possibile riprenderla. Per evitare chiusure di mostri sacri come ad esempio (per citarne uno su molti) lo storico Bar Rattazzo di Porta Ticinese. Milano si è dovuta fermare, ma ripartirà presto.
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#5 Lo stile
Grazie a stilisti come Versace e Armani (solo per citare i più celebri) lo stile milanese è stato confezionato a misura e trasmesso in buona parte delle capitali europee e mondiali, come ad esempio New York.
In generale, Milano non ha mai ricusato il senso collettivo di grazia e di eleganza, di tendenze, di modelli estetici diventati presto veri e propri standard, a cui tutte le città inseguitrici hanno cercato, con risultati alterni, di star dietro.
#6 La cultura e gli eventi
Una rivista inglese ha definito Milano il luogo dove si può ammirare “l’arte meno affollata più bella del mondo”. Arte, cultura classica, romanticismo, letteratura. L’Italia è soprannominata dagli stranieri la culla del Rinascimento, e Milano non è da meno. Il nostro patrimonio storico artistico e culturale forse non è fra i più ricchi del Belpaese, ma probabilmente è uno dei meglio organizzati. Basti pensare alla
spettacolare efficienza dei musei milanesi, come dell’intero settore mostre eventi/culturali, fiere del libro, eventi cinematografici, Fuorisalone e quant’altro. Per non parlare della Scala e delle incredibili opere d’arte che abbiamo in città.
#7 Apertura e solidarietà
Dei milanesi si dice tutto e il contrario di tutto, ma una cosa è certa. Pur avendo mille difetti, pur appartenendo a un popolo di italiani un po’ piagnoni e viziati, il supporto e la solidarietà qui a Milano non sono mai e dico mai mancate. Gli anni ’60 in cui “non si affittava casa ai meridionali” grazie al cielo sono morti e sepolti. La città è quanto di più aperto e multietnico si possa desiderare da un capoluogo.
Restando sul solidale, nella sola Milano le organizzazioni di volontariato sono cresciute dagli anni ’2000 del 40%. Un dato spaventosamente alto, che testimonia che il cuore pulsante della madunina, seppur un po’ acciaccato da quest’anno di pandemia, continui a battere sempre più forte.
Ringraziamo per l’ispirazione: Berlino Magazine
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CARLO CHIODO
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