Qual è il quartiere di Milano in cui sono cresciuti di più gli abitanti? Foto Cover: @fabiorcrespi IG
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A Milano si va a vivere qui: il quartiere che ha aumentato di più gli abitanti
# +50% in vent’anni
Secondo i dati dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica), il quartiere di Milano che ha registrato la maggiore crescita demografica negli ultimi anni è stato quello di Porta Nuova-Isola-Garibaldi.
Non è certo una sorpresa. Si tratta del quartiere simbolo della trasformazione urbana di Milano, passando in pochi anni dalle macerie delle Varesine a rivestire il ruolo della city, co grattacieli, uffici e residenze di lusso.
Secondo i dati dell’Istat, la popolazione del quartiere è aumentata del 48,4% tra il 2001 e il 2021, passando da poco più di 8.000 abitanti a oltre 12.000. Si tratta di un quartiere che presenta diverse curiosità. Come queste cinque.
#1 Il monumento più osceno di Milano?
Un uomo nudo in bronzo e acciaio inox proteso in avanti e scolpito nei minimi dettagli, compreso l’apparato genitale. Posizionato nel 1983 nei giardini di Piazza Einaudi, è in bella mostra sul manto erboso a lato del parterre pedonale di Viale della Liberazione. Intitolata “Condizione Umana” e realizzata da Agenore Fabbri, la scultura rappresenta la figura drammatica di un uomo nudo martoriato da profonde ferite nell’atto di liberarsi da barre d’acciaio che lo imprigionano. Una raffigurazione che simboleggia le difficoltà dell’uomo nel contrapporsi alle limitazioni della libertà e dell’autorealizzazione imposte dalla società.
#2 Il “Ponte Vecchio” di Milano
Ogni giorno migliaia di automobili passano sotto questo colosso caduto in disuso per tanto tempo che si staglia come un ponte sopra Melchiorre Gioia. Su questo punto di via Melchiorre Gioia, fino agli ’60 scorreva il Naviglio della Martesana. L’obiettivo del palazzo, conosciuto anche come Pirellino, era farne un polo terziario posto a nord del centro cittadino, fra le due importanti stazioni ferroviarie Centrale e Garibaldi, più agevole da raggiungere considerata la congestione del centro cittadino con il traffico delle auto. Una posizione strategica tra la Stazione Centrale e la vecchia stazione di Porta Nuova.
#3 A Porta Nuova furono realizzati i primi Grandi Magazzini d’Italia
I primi grandi magazzini in Italia furono le Aux villes d’Italie, aperte dai fratelli Bocconi in via Tommaso Grossi a Porta Nuova. Nel 1917 Alle città d’Italia, nel frattempo il nome era stato italianizzato, vennero acquistati da Senatore Borletti e fusi con i Magazzini Vittoria, dando vita a “La Rinascente”.
#4 Il Nido Verticale, la nuova icona dello Skyline di Milano
Questo nuovo grattacielo comprende 23 piani fuori terra e 3 piani interrati, per una superficie totale di 31.000 mq e un’altezza complessiva di 125 metri. Ma è la sua forma, scelta dal progettista Mario Cucinella, a lasciare un segno indelebile nella città: la geometria a rete della sua facciata non è altro che una metafora del sistema che caratterizza le relazioni e la società contemporanea. La facciata è stata infatti realizzata con pilastri curvilinei in legno che, incontrandosi in un determinato punto, formano uno scenografico nido verticale. I materiali utilizzati per la costruzione sono il vetro, legno e cemento. I lavori sono iniziati nel 2017 e il grattacielo è stato completato nella forma e nella struttura, così come nel rivestimento esterno, nei mesi scorsi. Gli ultimi aggiornamenti vedono completata la passerella che corona il grande oblò sulla cima della torre. In cima ci sarà uno Sky Restaurant che dominerà su Milano.
#5 La casetta nel grattacielo
In Porta Nuova c’è anche una casa rimasta intrappolata in un grattacielo. Stiamo parlando della Casetta Verde di via Bellani, inglobata nel grattacielo della Regione Lombardia. Sono 14 i condomini residenti all’interno di questa costruzione che tutt’a un tratto si ritrovò stretta su tre lati dalle braccia dell’incombente Palazzo Lombardia. In realtà si fece di tutto per fare mandare via i condomini, lasciando spazio così al grattacielo: inizialmente venne proposta una valutazione di 4500 euro al metro quadro, poi una permuta con appartamenti di pari superficie e nella stessa zona. Ma le famiglie rifiutarono l’offerta, affezionati alla loro abitazione. Che ora rimane come un simbolo della Milano che sopravvive nel cambiamento.
Continua la lettura con: L’Isola che c’è: storia di un quartiere diventato mito
ANDREA ZOPPOLATO
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Gentile signor Zoppolato
A proposito del suo articolo su Porta Nuova
Sono una condomina della casa verde e quello che lei ha scritto non corrisponde al vero. Totalmente errato
Nel caso fosse interessato ad una correzione mi contatti
Cordialmente
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