Forse non tutti lo conoscono, in pochi ci saranno stati, ma il Caffè Fernanda è sicuramente uno dei bar più belli di Milano. Non bisogna aspettarsi quei classici locali milanesi che sono un mix tra lusso e mondanità, ma Caffè Fernanda è una vera e propria opera d’arte, letteralmente parlando.
Caffè Fernanda: il BAR più BELLO di Milano?
# Il bar della Pinacoteca di Brera
Al primo piano della Pinacoteca di Brera, proprio sotto i portici, c’è una caffetteria che segue gli orari del museo e che è pronta ad accogliere i clienti offrendogli un’ottima colazione, una dolce merenda o un buon pranzo. E se si è nel quartiere più bohemién di Milano, nonché in uno dei musei più famosi di tutta la città meneghina, non ci si può aspettare altro che un bar simile a quelli dove si incontravano gli intellettuali ai tempi, allestito un po’ con opere d’arte, un po’ con oggetti strani. E Caffè Fernanda rispecchia proprio questa descrizione: pochi oggetti particolari, ma tante opere d’arte in un’atmosfera chic tutta milanese.
# Di arte e caffè c’è sempre bisogno
Per bersi un caffè nel bar non è obbligatorio visitare il museo, ma si accede tranquillamente come un classico locale. Raffinatezza, ricercatezza ed eleganza sono all’ordine del giorno, ma nel Caffè Fernanda non è solo la location che attira i clienti. In un’atmosfera calda e magica, questo bar e le sue opere d’arte sono la cornice perfetta per la cucina di un giovane chef che unisce tradizione all’innovazione. E poi bisogna ammetterlo, tutte queste opere d’arte che allestiscono il locale, regalano tranquillità, piacere e appagamento a chi si siede in uno dei tavolini di Caffè Fernanda.
# Dedicato ad un’eroina italiana nonché storica dell’arte
Nato nel 2018 in continuità col contesto artistico-culturale del museo, il locale dalle tonalità del rosa, blu e senape, non a caso è stato chiamato Caffè Fernanda. Il bar, infatti, è nato in onore di Fernanda Wittgens, una delle tante eroine italiane sconosciute. La donna era una storica dell’arte e fu la prima donna in Italia a dirigere un museo, ma la sua vita non fu per nulla facile. Nel 1944 Fernanda Wittgens venne infatti imprigionata dai nazisti per aver aiutato alcuni ebrei a fuggire. Uscita salva dalla prigionia, il suo obiettivo era creare un “Museo vivente” e lo fa collaborando anche alla ricostruzione della Pinacoteca di Brera dopo i bombardamenti. Insomma una donna assolutamente da ricordare, ma che pochi conoscono e per ora Brera le dedica un bar.
Fonti: instagram.com
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BEATRICE BARAZZETTI
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