Dove va il TURISTA di PROVINCIA quando viene a MILANO

Dove va a Milano chi arriva da fuori. E perchè?

0
Folla al concerto loveMI - Ph. Andrea Cherchi

«Andiamo a fare un giro a Milano». Questa è la risposta che tante persone che abitano tra i cinquanta e i settanta chilometri da Milano si danno quando nel fine settimana nasce il dubbio su come impiegare la propria giornata. Il “turista costante”, o frequent tourist, raggiunge la città in poco meno di un’ora e nonostante le molteplici volte in cui è stato a Milano ci sarà sempre, in lui o in lei, l’adrenalina del visitare determinati posti. Sì, è chiaro: sempre gli stessi. Capire quali siano questi posti è semplice. La domanda, quindi, non è “dove” ma “perché?”. Perché, nonostante quella tipologia di visitatore conosca quei punti più di quanto conosca la sua stessa città, sente la necessità di recarcisi regolarmente. Cercheremo dunque di capire entrambe le cose: dove e perché.

Dove va il TURISTA di PROVINCIA quando viene a MILANO

# Starbuck, per spogliarsi gli abiti della provincialità

Credits: @alpa.ca_travelphoto
Starbucks Milano

Un’alta percentuale dei “turisti costanti” raggiunge Milano in treno. E scende in Centrale. E non importa che ora sia, la costante è sempre la stessa: in qualunque momento della giornata si raggiunga la stazione, bisogna andare da Starbucks. Pochi metri a piedi, una lieve svolta a sinistra e finalmente l’ignifugo espresso internazionale è tra le nostre mani, capace di ricordarci anche come ci chiamiamo (anche se non sempre in maniera corretta). Perché? Perché Starbucks è il luogo in cui, con una specie di salto quantico, si riesce a spogliarsi degli abiti della provincialità per indossare quelli da cosmopolita. Tanta ricerca quotidiana per rafforzare il proprio sé, ma ammettiamolo: sentirsi semplicemente parte del mondo è un bisogno quasi ancestrale. Forse è per questo che ti scrivono il tuo nome sulla tazza: per ricordarti che, anche se sei in un posto in cui i confini geografici si annullano, non devi dimenticare chi sei. E da dove arrivi.

# Il Duomo e la sua magnificenza

Credits: @emanuelaraffaeli1
Duomo

Il turista costante va “in Duomo”, anche se effettivamente nel Duomo non ci è mai stato. Qualcuno ha azzardato solo la salita sulle terrazze. L’adrenalina inizia a fare capolino già quando la cattedrale si stanzia enorme mentre percorre la scalinata della metropolitana. È un turista che ha bisogno di spazi, di folla, di magnificenza. Quello che manca nella vita di provincia. E Piazza del Duomo rappresenta tutto ciò nei suoi 17mila metri quadrati.

Leggi anche: Come arrivare dal Duomo ai Navigli

# La Rinascente, il microcosmo della moda

Credits: @critisomarinoni
Rinascente

È un luogo a sé stante. Non importa che si trovi in Piazza del Duomo, a pochi passi dalla Galleria o da Monte Napoleone. La Rinascente è un microcosmo che non ha indirizzo. L’appuntamento con il tempio della moda è irrinunciabile, anche se non sei né appassionato del mondo del fashion né intenzionato a comprare. La cultura di un luogo passa anche dalla sua materia e sicuramente La Rinascente, per il turista costante, ne è la rappresentazione. D’altronde anche Parigi ha la Tour Eiffel ma i grandi magazzini Galeries Lafayette raccontano la città francese nello stesso giusto modo. Bellezza, culto, sfarzo, profumi e leggerezza: una specie di upgrade per chi nella vita di provincia vede sempre le stesse cose.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Leggi anche: Breve storia della Rinascente

# Via Monte Napoleone, dove è sempre Natale

Credits: milanoweekend.it
Via Monte Napoleone Natale

Qui la necessità di ripulirsi dell’acqua stagnante, in cui spesso si sentono a mollo i cittadini della provincia, viene appagata definitivamente. Forse durante l’estate è una di quelle tappe di cui, tra le altre, si può fare a meno; l’importante è non togliere mai, al turista costante, Via Monte Napoleone a Natale. Quando il periodo è quello che maggiormente dà spazio ai sogni, le vetrine della via più rappresentativa della Milano Capitale della Moda sono irrinunciabili. Perché anche (o forse soprattutto) per sognare c’è bisogno di ispirazione.

Leggi anche: Via Montenapoleone

# Piazza Gae Aulenti, l’irresistibile quella voglia di futuro

Credits Luca Bravo-Unsplsh – Milano Gae Aulenti

Epicentro della modernità, Piazza Gae Aulenti è una delle tappe obbligate del turista costante. A volte è addirittura indeciso: vado direttamente in Piazza Gae saltando il Duomo? Poi, tendenzialmente, le fa entrambe. In ogni caso Gae Aulenti è quel luogo così attrattivo, per questa tipologia di visitatore, che è l’unico capace di metterlo in dubbio sul resto della città. Piazza Gae Aulenti rappresenta il futuro, la vita che evolve. Esattamente come CityLife, luogo con cui Piazza Gae se la contende. È quel tipo di cambiamento che, però, non stravolge le origini ed è capace di rappresentare sempre e comunque l’identità. È quel tipo di crescita di cui il provinciale ha bisogno, perché generalmente nei luoghi in cui vive abitualmente ne ha poca.

# L’aperitivo: Corso Como, Navigli… e un plus

Credits Andrea Cherchi – Navigli al tramonto

Dal tramonto al dopocena, Milano si trasforma nella città perfetta in cui -finalmente- il turista costante riesce a trovare qualcosa di diverso dal solito bar provinciale in cui fare aperitivo o passare la serata. Il dilemma è uno solo: andare in Corso Como o spostarsi sui Navigli? Vere e proprie crisi esistenziali attanagliano il turista di provincia, perché non è abituato a così tanta possibilità di scelta. Difficile resistere al richiamo della fotografia sui Navigli, tra i posti più “instagrammati” di Milano; ma Corso Como è irrinunciabile per chi vuole sentirsi cool. La scelta, quindi? Dipende: Corso Como se ci si vuole allungare fino a tarda sera, i Navigli per chi vuole godersi semplicemente l’aperitivo. Da diversi anni, infine, l’aperitivo è un momento che ha acquisito un luogo in più: una terrazza. Che sia la Terrazza Aperol, il The Roof, Ceresio o quella de La Rinascente, poco cambia: Milano dall’alto, per il turista costante, è sempre il valore aggiunto della giornata.

Perché, in fondo, dalla fuga dalla sua provincia, non cerca altro che questo: visioni speciali da cui riuscire a guardare oltre.

Continua la lettura con: Le 10 ATTRAZIONI poco note di Milano da mostrare a un turista: vince VIA LINCOLN

SABRINA FALANGA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

 

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteL’APERITIVO più REGALE di Milano dal sapor di SICILIA
Articolo successivoPARCO TROTTER: la storia e i progetti di rinascita della “Casa del Sole” di Milano
Sabrina Falanga
Giudico un bar da come prepara il Cosmopolitan, vado in cerca di nuovi torrenti di montagna, leggo magazine di moda, medito e chiacchiero tanto. Milano è il mio centro di gravità permanente. Fornisco opinioni non richieste, sono giornalista, scrittrice ed editore. Classe 1990, mi occupo di scrittura emozionale, libri ed eventi culturali; ho pubblicato due romanzi (“Oltre la superficie delle cose” e “Fare il vivo a galla”) e sono presidente de Il Salotto Letterario di Vercelli.