La corrispondente Ingrid K. Williams del New York Times ci porta alla scoperta del Settebello di locali da non perdere a Milano, tra aperitivi e cene di classe. Vediamo questa gustosa selezione.
I 7 LOCALI TOP di Milano secondo il NEW YORK TIMES
#1 Bar Basso, il primo a diffondere il rito dell’aperitivo
Una delle tappe imperdibili è il Bar Basso: «Un bar classico con interni rosa, amato sia dalle fashioniste che dalla folla del quartiere». Il primo locale bar a diffondere il rito dell’aperitivo, che propone una lista di 500 drink tra cui l’iconico Negroni Sbagliato che è stato inventato proprio qui: «Lo servono in un calice incredibilmente grande».
Indirizzo: Via Plinio, 39
#2 Il Mercato Centrale, meta imperdibile prima di ogni partenza da Milano
Il Mercato Centrale viene consigliato come imperdibile prima di ogni partenza: «da esplorare prima di dire addio alla Città». Al suo interno si possono trovare pane e dolci del maestro dei lievitati Davide Longoni, i pesti, la caponata dell’oste cuoco Filippo La Mantia, il BBQ american style di Joe Bastianich, i cocktail di Flavio Angillo, tra i più apprezzati mixologist italiani, gli gnocchi di Agie Zhou della Ravioleria Sarpi.
Indirizzo: Via Giovanni Battista Sammartini, 2
#3 E/N Enoteca Naturale, un’atmosfera informale e mai impostata
Un aperitivo fuori dal comune da E/N Enoteca Naturale, un locale realizzato negli spazi di Emergency e che guarda la Basilica Sant’Eustorgio. Viene proposta un’interessante lista di vini biodinamici, serviti all’aperitivo con piccole tapas, in un’atmosfera informale e mai impostata. Il commento di Ingrid K. Williams: «A Milano, l’aperitivo è un rituale amato che molti ancora associano a spritz dolcemente stucchevoli e buffet economici, ma non soffrirete all’Enoteca Naturale».
Indirizzo: Via Santa Croce, 19/a
#4 Alla Concorrenza, un’osteria vecchia maniera
Un altro locale selezionato dal New York Times è l’Osteria alla Concorrenza, la nuova avventura Diego Rossi già chef di Trippa, nota trattoria milanese. Si tratta di un’osteria vecchia maniera, ma molto curata, con centinaia di etichette di vino ricercato e piatti schietti serviti nei piatti di carta, dettaglio che ha molto colpito i colleghi giornalisti: «Quello che manca all’Osteria Alla Concorrenza, una cucina, lo compensa con l’atmosfera. In questo vivace ristorante, aperto l’anno scorso con personale garrulo e arredamento vecchio stile, il vino scorre liberamente e nessuno sembra preoccuparsi che gran parte del cibo arrivi su piatti di carta».
Indirizzo: Via Melzo, 12
#5 Tone Bread & Wine Lab, il luogo ideale per scoprire le nuove tendenze dei lievitati
In via Donatello 22 c’è Tone Bread & Wine Lab, il locale che prende il nome dal tone, l’autentico forno circolare georgiano. Qui ogni giorno vengono sfornati pani tipici del Caucaso, ma anche pagnotte lievitate naturalmente con farine poco raffinate, focacce, pane islandese. Secondo il New York Times è il luogo ideale per scoprire le nuove tendenze dei lievitati: «A pranzo, prova il khachapuri adjaruli, un pane georgiano a forma di barca che qui viene fatto con lievito naturale, ripieno di formaggi piccanti, condito con un uovo che cola e servito caldo».
Indirizzo: Via Donatello, 22
#6 Pastamadre, una certezza in Porta Romana dove la regina è la pasta
In Porta Romana è ormai una certezza Pastamadre che, come dice il nome, ha la pasta come elemento centrale del menu: «Dimenticate il classico rito del primo, secondo, a dolce. Da Pastamadre la pasta si eleva e da “starter” diventa “star”» Non mancano piatti di pesce, carne e verdure ma il primo a essere il re della cucina. Tra tutti il New York Times consiglia gli spaghetti alla chitarra in salsa di pomodorini gialli, conditi con una cucchiaiata di stracciatella fresca e tartare di gamberi rossi.
Indirizzo: Via Bernardino Corio, 8
#7 Lost Cafè, il bar dall’atmosfera scandinava
Lost cafè il bar dall’atmosfera scandinava, dove trovare dolci freschi e preparazioni salate a ogni ora del giorno. Ingrid K. Williams ricorda infatti come una delle anime del «Loste» sia Stefano Ferraro, in passato capo pasticcere del «Noma» di Copenaghen, tra i migliori ristoranti del mondo. Una delle specialità tra i pasticcini è quello al cardamomo: «un panino burroso al cardamomo con una glassa di caffè e arancia che si sposa perfettamente con un cappuccino setoso».
Indirizzo: Via Francesco Guicciardini, 3
Continua la lettura con: Bubble World: a Milano il MONDO delle BOLLE dove si cammina tra le NUVOLE
FABIO MARCOMIN
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