Alcuni lasciano a bocca aperta, altri sembra incredibile possano trovarsi in città. Quali conoscete? Ecco quali sono. Foto cover: Giardino Calderini – @marta_biffi IG
Le “curve gemelle”, il parco segreto, i gemelloni e gli altri luoghi più curiosi di Milano
#1 Le curve “Gemelle” di fronte alla Triennale
Di fronte alla Triennale, provenendo da via XX settembre si trova viale Pietro e Maria Curie che è formato in realtà da due “curve gemelle”. Si tratta di due curve identiche e opposte l’una all’altra disegnate come dei tornanti di montagna che salgono scavalcando i binari della stazione Cadorna. Sono ormai un patrimonio di Milano, e sono molti i milanesi che in bicicletta o in moto hanno sfidato la sorte percorrendole in massima piega.
#2 Il parco archeologico “segreto”
Il parco archeologico di Milano, tra via Arena, via Conca del Naviglio e via De Amicis, conserva dei resti delle fondazioni dei muri radiali e perimetrali del “colosseo milanese” e un museo che illustra storia e caratteristiche dell’anfiteatro e presenta i risultati delle indagini archeologiche. Forse il museo più inaccessibile e nascosto al mondo: così viene definito per via dell’ingresso nascosto dietro a un cortile e per l’orario di apertura alle visite più da ufficio pubblico che da parco cittadino. Con i lavori di “ricostruzione” integrale in chiave verde dell’anfiteatro, ricreato con elementi arborei, nel 2022 si verrà a creare un grande giardino ellittico e il parco archeologico acquisterà maggiore visibilità.
#3 Il dedalo di vicoli tra corso Italia e via Torino
La Milano più antica, suggestiva e nascosta si trova tra gli assi di corso Italia e via Torino. Da via Rugabella a via Sant’Eufemia alla stupenda piazza “romana” di Sant’Alessandro. Dal lato di via Torino troviamo le 5 vie, il quartiere più antico di Milano che esiste sin dall’epoca dell’Impero Romano. È formato da 5 stradine che si incrociano come una stella, via del Bollo, via Santa Marta, via Santa Maria Podone, via Santa Maria Fulcorina e Via Bocchetto, in un’area ricca di monumenti, fra resti imperiali, palazzi, musei e chiese.
Riuscire a non perdersi tra questo dedalo di vicoli, senza usare Google Map, è quasi impossibile, anche per i milanesi.
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#4 I gemelli di piazza Piemonte
Costruiti nel 1923, su progetto dell’architetto Mario Borgato, i due grattacieli gemelli di piazza Piemonte sono i primi grattacieli di Milano. In realtà sono simili, ma non identici, e grazie al loro stile déco sono tra gli edifici più belli della città. Anche se oggi non si potrebbero considerare grattacieli, essendo sotto i 100 metri d’altezza, per l’epoca i loro 40 metri erano un record, infatti per costruirli fu concessa una deroga al piano urbanistico per superare il limite dei 28 metri.
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#5 Il cavalcavia Bussa
Il cavalcavia Bussa è forse il più divertente da percorrere in bici o in scooter. Si sale da una piccola chicane e lo si percorre di solito in isolamento godendosi lo spettacolo della Milano post industriale e delle Alpi, quando il cielo è limpido. L’ultimo progetto di riqualificazione, l’unico tra i tanti che è stato approvato, avrebbe previsto la completa pedonalizzazione del cavalcavia, la realizzazione di un giardino pensile, uno skybar, una grande scritta iconica. Purtroppo a seguito di controlli negativi sulla staticità del ponte tutto si è fermato e ancora oggi rimane un’arteria di collegamento tra il quartiere Isola e Porta Garibaldi.
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#6 Il Giardino segreto di Aristide Calderini
Imboccando via Sant’Agnese dal centralissimo corso Magenta, a poca distanza da Sant’Ambrogio e dall’Università Cattolica, il Giardino Aristide Calderini è un posto quasi segreto, sconosciuto a molti milanesi. Un delizioso angolo di tranquillità che riserva sorprese, verde, ombreggiato e pieno di fiori. Al suo interno i resti del portico d’ingresso di Palazzo Corio progetto dal Bramante: archi a tutto sesto, colonne e statue e il monumento alle vittime della strada realizzato da Arnaldo Pomodoro.
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#7 Scorci selvatici del fiume Lambro
All’interno del Parco Lambro, nella periferia est di Milano, che per anni è stato il più grande della città, si estendono prati verdi, colline e vari corsi d’acqua. Oltre a cinque cascine ben conservate, si possono osservare scorci selvatici da lasciare senza fiato, un vero paradiso verde dove la natura regna sovrana. Si possono trovare alberi come la robinia, l’albero dei tulipani, il ciliegio da fiore giapponese, il faggio, il tiglio, il bagolaro e il salice piangente e diversi tipi di fauna, da roditori a uccelli.
In certi punti ci si può sentire più nel Vietnam che a Milano.
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FABIO MARCOMIN
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