Caldo e afa non ti temo. Anche quando le temperature estive stringono Milano in una “morsa infernale”, i milanesi possono trovare refrigerio in alcuni parchi e giardini che rappresentano pezzi di storia e di identità. Vediamo i dettagli e dove trovare quelli meno noti.
I giardini segreti più FRESCHI di Milano
# Parchi meno noti o addirittura nascosti
È arrivata ufficialmente l’estate 2022, spoilerata con temperature molto alte fin da maggio. Restare a Milano in questo periodo potrebbe risultare infernale: la voglia di vacanze e di mare è una specie di saudade, tra le strade arroventate dal sole.
C’è il modo di sottrarsi alla “morsa infernale”, trovando riparo all’ombra di giardini nascosti, o poco considerati dalla frenesia di città. Alcuni sono addirittura segreti o riaperti al pubblico da poco e vale la pena visitarli, perché riservano sorprese e bellezza. Vediamoli.
# Parco Ex Armenia Films
In Via Filippo Baldinucci, a Dergano, una volta c’era lo stabilimento cinematografico della Milano Film, poi diventata Armenia Films. In questo teatro di posa è stato girato il primo lungometraggio muto d’Italia.
Di Armenia Films è rimasta la facciata del muro e la porta di ingresso. Il resto della superficie del teatro di posa sono stati trasformati, tanto che parte è adibita a delizioso parco. Si trova riparo sotto alberi alti e c’è anche un piccolo laghetto.
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# Giardino Perego
Nella centralissima Via dei Giardini, alle spalle della M3 Turati, c’è il giardino all’inglese opera di Luigi Canonica. Il giardino era di proprietà della famiglia Perego e inizialmente si estendeva fino agli orti del monastero di S. Erasmo.
Canonica ha progettato il giardino all’inglese, poi rivoluzionato dalla viabilità necessaria a servire la vecchia e nuova stazione Centrale di Milano.
Oggi di proprietà del comune, è attrezzato per passeggiate a piedi e in bicicletta, percorsi per fare jogging e un’area giochi.
# Giardino di Via Orti
Nascosto per anni dentro un cantiere di riqualificazione e quasi dimenticato, da poche settimane ha riaperto al pubblico il giardino compreso tra Via Orti e Via Lamarmora. Con i suoi 10.000 m² di superficie, trovano posto tigli, cedri del Libano e piante di aromi perenni.
Il giardino ha sullo sfondo un paesaggio urbano che abbraccia due secoli di Milano, dal 1700 al 1900, nel cuore di Porta Romana.
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# Giardino della Guastalla
Nascosto tra l’Ospedale Maggiore, la Statale e la Sinagoga centrale, il Giardino della Guastalla è un antico broletto milanese, al cui interno si trovano piante secolari tra cui spicca la pianta dei sigari e una peschiera all’italiana, una volta alimentata dall’acqua del Naviglio di Via Sforza. Ai lati della peschiera anche un’edicola seicentesca opera di Luigi Cagnola.
La Guastalla è un giardino dalla bellezza incredibile e ci si può rifugiare per un po’ di relax e frescura anche con bimbi e cani, per cui sono previste aree attrezzate.
# Parco di Villa Finzi
Il parco di Villa Finzi si trova a Gorla e più precisamente in Via Sant’Elembardo, luogo che riesce a mantenere intatta la sua identità. Creato dalla famiglia Finzi Ottolenghi come parco per bambini, conserva la sua vocazione grazie alle due aree giochi riservate ai più piccoli.
Probabilmente noto per la cascata viola, la fioritura di glicine che in primavera ricopre il Tempietto dell’Innocenza, il parco è la casa di piante secolari, tra cui la pianta del caffè, specie di aceri e l’albero di Giuda.
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# Giardino di Villa Belgiojoso Bonaparte
Da Via Palestro si accede ad un percorso botanico fatto di sentieri che si insinuano tra un cedro, una pianta del caffè e agrifogli, costeggiando grotte e attraversando il laghetto.
Non proprio tutti possono accedere, perché il Giardino di Belgiojoso Bonaparte è riservato ai bambini. Gli unici adulti che possono accedere, sono quelli che accompagnano i piccoli.
La sistemazione è quella tipica del giardino all’inglese, progettato dall’allievo del Piermarini, Leopold Pollak.
# Orto botanico di Brera
Il giardino voluto da Maria Teresa d’Austria in persona, stretto tra Brera e Via Fiori Scuri, si estende per oltre 5.000 m². L’impianto progettato da Padre Vittman, è composto da tre settori: due adibiti ad aiuole e uno un arboreto con piante secolari. I settori sono divisi da due vasche ellittiche.
Dei parchi cittadini e del centro, è forse il più noto tra tutti quelli visti finora. Prestigiosi architetti, come Piermarini e Richini, hanno contribuito ad abbellire questo luogo, voluto per la meditazione e l’insegnamento, che ancora oggi si pratica nell’auletta.
Turisti e milanesi possono trovare rifugio dal caldo, per una sosta di relax e frescura anche in pieno centro storico. Fuggire dal caldo torrido potrebbe rivelarsi più facile di quel che appare, anche nella piccola metropoli che punta verso il cielo.
Fonte: Elledecor
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LAURA LIONTI
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