Dove si possono provare delle esperienze davvero fuori dal comune. Scopriamo quali sono.
I LOCALI di Milano dove accadono COSE STRANE
#1 Potafiori, all’ora di cena si anima con la “cantafiorista”
Fondato da Rosalba Piccinni, in zona Porta Romana, Potafiori è un luogo dalla doppia anima. Si trasforma passando dall’essere un negozio di fiori di giorno a un ristorante all’ora di cena. Il momento clou arriva quando si esibisce la fondatrice, che si autodefinisce “cantafiorista“, per allietare con il suo canto i clienti.
Indirizzo: Via Salasco 17
#2 Crazy cat caffè, dove sono i gatti a comandare
Il Crazy Cat Café è stato il primo locale di questo genere ad aprire a Milano. A dettar legge sono dei simpaticissimi gattini che girano indisturbati per le tutte sale grazie anche piccole tettoie e speciali percorsi che sviluppano sopra i tavolini. Ci sono solo due regole da rispettare: non dar loro da mangiare e non prenderli in braccio. Il menu propone gustosissimi brunch, merende e pranzi, da gustare mentre si accarezzano questi gatti trovatelli, ognuno con nome di un cantante famoso come Bowie, Freddie, Patti, Mina.
Indirizzo: Via Napo Torriani, 5
#3 Aperitivo al buio, per mettersi nei panni dei non vedenti
Dal 2005 l’Istituto dei Ciechi” di Milano permette di sperimentare la percezione della realtà e della comunicazione in modo più profondo in mancanza di luce. L’iniziativa chiamata “Dialogo nel buio” è un percorso al buio della durata di un’ora e quindici minuti. Si scoprono attraverso i cinque sensi e il dialogo con la guida non vedente alcune ambientazioni che richiamano situazioni di vita quotidiana, tutte diverse tra di loro. Il percorso si conclude al bar dove si commenta l’esperienza vissuta e si può gustare una tazza di caffè o un aperitivo, il tutto sempre nell’oscurità più totale.
Indirizzo: Via Vivaio, 7
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#4 PizzAut, il primo ristorante in Italia e in Europa gestito da autistici
PizzAut è stato il primo ristorante in Italia e in Europa ad essere gestito interamente da ragazzi autistici. Aperto da maggio 2021 su idea di Nico Acampora, è stato pensato per sopperire a un bisogno avvertito da molte famiglie, come quella del fondatore, di uno spazio dove i loro figli potessero lavorare e al contempo socializzare. Un’iniziativa di successo dove tutti i ragazzi impegnati hanno trovato la loro dimensione lavorativa, dal pizzaiolo al cameriere. A marzo 2023 ha aperto un secondo locale a Monza.
Indirizzo: Via Don Verderio, 1, 20060 Cassina de’ Pecchi (MI)
#5 “Locanda alla Mano”, il locale gestito da ragazzi con la sindrome di down nel Parco Sempione
All’interno del Parco Sempione c’è invece “Locanda alla Mano“. Un progetto di integrazione lavorativa nato nel 2013 per aiutare giovani speciali a superare le proprie difficoltà e a entrare nel mondo del lavoro con entusiasmo e autonomia. Il locale è gestito da otto ragazzi con sindrome di down. Un luogo dove si è creata un’unione perfetta tra la buona cucina e la solidarietà.
Indirizzo: Piazza Del Cannone
#6 Il “Cocktail Society” della Sacrestia farmacia alcolica con la “Oro Secret Room”
La Sacrestia Farmacia Alcolica si trova in uno storico edificio del ‘900, un tempo casa chiusa e poi farmacia dopo l’acquisto da parte della Curia. Il vecchio stile e l’atmosfera retrò della struttura è rimasto intatto. Ci sono affreschi a tema ecclesiastico, libri, vecchi alambicchi, ampolle, tendaggi e tappezzerie, tutti elementi che contribuisco a trasportare il cliente nell’epoca del proibizionismo. Si sviluppa su due livelli e ha quattro differenti ambienti. La vera chicca del locale è la Oro Secret Room, una zona segreta al piano inferiore, un vero e proprio “Cocktail Society” in stile speakeasy a cui si accede solo tramite prenotazione, con drink list e accoglienza firmata dalla bartender alchimista Terry Monroe.
Indirizzo: via Conchetta, 20
#7 “Rob de matt”, il ristorante bistrot dove lavorano persone con problemi psichici
A nord appena oltre la circonvallazione troviamo Rob de Matt, un ristorante e bistrot che è anche associazione di promozione sociale. Il locale ha preso forma attorno a un progetto di inclusione sociale e lavorativa rivolto a persone con storie di marginalità e svantaggio, tra cui persone con problemi psichici, da qui il nome. Accanto a queste persone ci sono anche rifugiati politici, migranti in difficoltà, ex carcerati e NEET, tutti occupato nel servizio ai tavoli.
Indirizzo: Via Enrico Annibale Butti, 18
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FABIO MARCOMIN
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