I LUOGHI di Milano NATI come TEMPORANEI ma rimasti per SEMPRE

Alcuni dei simboli di Milano avrebbero dovuto essere smantellati poco dopo la loro installazione

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Alcuni dei simboli di Milano avrebbero dovuto essere smantellati poco dopo la loro installazione. Ecco quali sono.

I LUOGHI di Milano NATI come TEMPORANEI ma rimasti per SEMPRE

#1 Muro delle Bambole

wall of dolls
Muro delle bambole

Il Muro delle Bambole (in inglese Wall of Dolls) di Via De Amicis 2 è nato come installazione artistica nel 2013 su idea di Jo Squillo ed è diventato simbolo contro i femminicidi e la violenza sulle donne. Una griglia appesa ad un muro cittadino su cui sono affisse foto di alcune delle vittime e bambole in stoffa, realizzata grazie al contributo di 50 stilisti, 20 artisti e 30 associazioni no profit. Il Muro delle Bambole ha acquisito tanta notorietà da diventare un modello di sensibilizzazione anche in altre città e da temporaneo è diventato permanente.

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#2 Il Dito di Cattelan in piazza Affari

@francescobarbieri – Dito Cattelan

L’artista padovano Maurizio Cattelan è famoso per le sue opere d’arte irriverenti e dissacranti. Anche con il dito medio in piazza Affari è riuscito nel suo intento. Il nome della scultura L.O.V.E. significa Libertà, Odio, Vendetta e Eternità. Alta 11 metri e realizzata interamente in marmo, sembra possa rappresentare una critica verso il mondo della finanza, oppure al contrario uno sberleffo della stessa verso i cittadini. Inaugurata il 24 settembre 2010, la statua avrebbe dovuto essere rimossa trascorse due settimane ma dopo due anni di dibattito si decise di lasciarla al suo posto, diventando uno dei simboli di Milano. 

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#3 L’Albero della Vita

Andrea Cherchi – Albero della vita

L’Albero della Vita è stato l’icona milanese a livello mondiale per i 6 mesi di apertura dell’Expo 2015. Passate le ipotesi di demolizione e trasloco è stato deciso che dopo il 2025 l’installazione di 35 metri verrà rigenerata. Sfruttando nuove tecnologie ci saranno manutenzioni più leggere e nuovi incredibili spettacoli di luci e suoni per i fruitori del nuovo polo scientifico MIND che sta nascendo sui terreni dell’esposizione universale.

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