A Milano anche le insegne dei negozi non sono banali.
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I nomi più belli dei negozi di Milano
# Belloveso, rifarsi il look dal papà di Milano
In Piazza Velasca: “Belloveso, salone per gentiluomini”. La figura leggendaria della storia celtica che, secondo la tradizione, fondò la città di Milano, e stabilì il dominio dei Celti Insubri nella regione, dà il nome a un negozio dedicato alla bellezza e allo stile degli uomini: barber shop, sartoria e rivendita di profumi, scarpe, cravatte, libri, saponi da barba.
# Il Ragazzo di Campagna, prodotti della “madoooonnnaaa” a km zero
In Via Felice Belletti 9 c’è “Il Ragazzo di Campagna”, richiamo al celebre film di Renato Pozzetto citato anche nell’immagine dell’insegna che raffigura un trattore in Piazza del Duomo. Il negozio vende prodotti a km zero, naturali e biologici.
# Kebabbar, mix creativo tra occidente e oriente
In Corso XXII marzo 38 e in Via Corsico 1 ecco Kebabbar Star Zagros, che nasce dall’unione di Kebab e bar. Il locale oltre a proporre il tipico piatto di origine mediorientale a base di carne di montone o di agnello arrostita, ha nel menu i falafel e soprattutto signature cocktail e birre d’importazione alla spina.
# Ottica FBL: Fa’ balla’ l’oeucc
In Via Torino c’è Ottica FBL (Fa’ balla’ l’oeucc), tradotto dal milanese “Fai ballare l’occhio” che significa “stai attento, guardati intorno”. Un nome quanto mai azzeccato per un negozio di rivendita occhiali.
Esiste anche una trattoria con questo nome ed è anche il più storico locale di Baggio, in Via Pistoia 19. Aperto sin dagli anni ‘70 all’epoca era solo un punto di ritrovo per i viaggiatori, per riposarsi e per far abbeverare i cavalli.
# Alla Cadegra, dove prenotare un tavolo non è cosa banale
In Viviani 2 si può andare “Alla Cadrega”, che tradotto dal milanese vuol dire sedia. Un ristorante pizzeria nel controviale che su cui affacciano e che conduce ai grattacieli di Porta Nuova.
# Cavalli e nastri, si torna nella Milano del 1920
Noto marchio milanese fondato nel 1970 da Claudia Jesi, pioniera della moda vintage in città, Cavalli e Nastri è forse il più famoso negozio vintage di Milano. Negli spazi nel cuore di Brera è in vendita una selezione unica di abbigliamento e accessori datati dal 1920 al 1990.
# Damm-atrà, occhio a non dare retta al gestore
Altra parola in dialetto milanese per questo ristorante: Damm-atrà, che significa “dammi retta”. Aperto per pranzo, aperitivo e cena mette in tavoli i classici della tradizionale cittadina e lombarda: risotto alla zafferano, ossobuco e mondeghili, con l’aggiunta di qualche sperimentazione.
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FABIO MARCOMIN
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