Ti senti oppresso da Milano? Una “soluzione semplice” potrebbe essere fuggire in una di queste tre città-paradiso per gli italiani in fuga: Montecarlo, Lugano e Dubai. Ma qual è la migliore? Dipende tutto da cosa odi di più di Milano! Scopriamolo insieme a che cosa potrebbe rendere anche Milano un paradiso mondiale.
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I tre paradisi degli italiani in fuga: Lugano, Dubai, Montecarlo. E se Milano diventasse come loro?
# Montecarlo: lusso, sole e zero tasse
Se il grigiore milanese, il traffico, la mancanza del mare e il fisco italiano ti fanno andare fuori di testa, Montecarlo è il luogo perfetto per te. Situata nella splendida Costa Azzurra, ha un clima spettacolare.
Montecarlo è il simbolo del lusso: boutique esclusive, ristoranti stellati, casinò di fama mondiale e una qualità della vita che raggiunge vette altissime. Qui, non esistono tasse sul reddito, un bel fattore di forza.
Vivere a Montecarlo, però, ha il suo prezzo: il costo degli immobili è tra i più alti del mondo e il welfare è praticamente inesistente. Qui lo Stato non interviene, quindi non aspettarti aiuti in caso di difficoltà.
# Lugano: ordine, sicurezza e qualità della vita
Se il caos urbano di Milano, la burocrazia inefficiente e la scarsa sicurezza ti frustrano, ma non vuoi allontanarti troppo dalla tua città, allora Lugano potrebbe essere la soluzione. La città svizzera combina ordine, pulizia e un’elevata qualità della vita, pur mantenendo un forte legame con l’Italia: si parla italiano e dista meno di un’ora da Milano.
Lugano offre una tassazione favorevole rispetto all’Italia e un sistema amministrativo impeccabile. La sicurezza è molto alta e le regole vengono rispettate rigorosamente: per ben 9 anni consecutivi Lugano si attestata come la città più sicura tra le 10 grandi città della svizzere, con soli 36 reati ogni 1000 abitanti, contro i 7mila reati ogni 100mila abitanti di Milano.
Anche qui, il costo della vita è piuttosto elevato, e, nonostante per un italiano possa comunque risultare come un paradiso fiscale, qui la regolamentazione fiscale è più stringente rispetto a Montecarlo o a Dubai. In più, il welfare pubblico-privato svizzero è di buon livello, ma risulta piuttosto oneroso.
C’è da aggiungere che Lugano non è la città ideale per chi ama la frenesia e questo, per un milanese in fuga, potrebbe essere un plus: la vita notturna è piuttosto limitata e l’atmosfera è più tranquilla rispetto al capoluogo lombardo.
Lugano è ideale per quel milanese che cerca una città più sicura, pulita e ordinata, senza dover cambiare lingua o cultura e potendosi permettere un ritorno in patria piuttosto rapido.
# Dubai: il futuro senza tasse
Se la pressione fiscale, la burocrazia e la mancanza di opportunità imprenditoriali ti frustrano, Dubai potrebbe essere la risposta alle tue esigenze. Qui l’IRPEF non esiste e la città è un laboratorio di innovazione in continua espansione. Lusso e modernità sono alla portata di molti e, per chi ha spirito imprenditoriale, le occasioni sono infinite.
Dubai è perfetta per chi vuole reinventarsi: qui non conta il passato, ma ciò che puoi fare nel presente. Le infrastrutture sono all’avanguardia, la sicurezza è elevatissima e le opportunità di business abbondano. Il costo della vita, però, può essere piuttosto elevato e, è importante sottolinearlo, la libertà personale è limitata da regole severe: per esempio, le relazioni tra persone dello stesso sesso sono considerate illegali, oppure, durante il mese del Ramadan, sacro all’Islam, anche ai non mussulmani è vietato mangiare, bere e fumare dall’alba al tramonto.
Anche il clima estremo durante l’estate può risultare una sfida, ma il fascino futuristico della città è irresistibile. Dubai è perfetta per chi cerca libertà fiscale, sicurezza assoluta e un nuovo inizio lontano dall’Italia.
E se fosse Milano a diventare un paradiso?
E se invece di scappare, ci chiedessimo “cosa servirebbe per trasformare Milano in un paradiso” Se Lugano ha l’ordine, Montecarlo il lusso e Dubai la fiscalità vantaggiosa, Milano, che parte da un enorme fascino culturale di base, ha la possibilità concreta, ispirandosi a questi modelli, di diventare una città-paradiso di prima categoria. Ecco 5 direttive su cui sviluppare una Milano che possa fare concorrenza a MonteCarlo, Lugano e Dubai.
#1 Milano Città-Stato
Non è “solo” il nome di questa testata, ma una possibilità concreta: basterebbe copiare Montecarlo e Dubai, che hanno uno status del tutto speciale rispetto alle altre città dei loro paesi, o la Svizzera, dove ogni città (e non solo Lugano) ha un ampio margine di autonomia in materia fiscale e legislativa.
#2 Tassazione agevolata per investitori e professionisti stranieri
A prescindere dallo status amministrativo, Milano dovrebbe iniziare a pensare ai “milanesi potenziali”. Esattamente come qualcuno sceglie di abbandonare Milano per un’altra città, qualcun altro sarà disposto ad abbandonare la propria città per Milano.
Un tassazione fissa equivalente alla metà esatta di quella ordinaria per chi si trasferisce in città, attrarrebbe frotte di nuovi cittadini, imprese e start-up.
#3 Digitalizzazione totale
Milano deve eliminare completamente la burocrazia cartacea, digitalizzare ogni servizio pubblico e velocizzare ogni pratica. Un cittadino che è costretto a fare code per qualsiasi cosa è un cittadino che coglierà la prima opportunità che gli capita per andarsene.
#4 Legalizzazione del lusso
Anche Milano, forse per l’influenza negativa del resto d’Italia, spesso il lusso è considerato un crimine. Anche qui è fondamentale seguire il modello di Montecarlo e Dubai, con quartieri interamente dedicati al business e al turismo di alta gamma (e, no, i grattacieli-uffici non sono sufficienti).
A costo di essere considerati dal una “città classista” dal resto di Italia è fondamentale che Milano inizi a pensare servizi, strutture e, perché no, anche vizzi per super-ricchi. Un casinò cittadino potrebbe essere un buon inizio.
#5 Un porto a Milano?
No, non è una battuta: a Milano serve qualcosa di impensabile. Il mondo ha visto una marea di idee “assurde” diventare realtà, l’ultima delle quali, probabilmente, è il Dubay Mall, il molo interamente artificiale che ha stravolto la geografia cittadina.
Come una volta, quasi dal nulla, sono stati costruiti i Navigli, così ora la città ha bisogno di qualcosa di rivoluzionario: potrebbe essere un porto, con la conseguente navigabilità totale dei navigli, potrebbe essere la prima rete di tunnel stradali sotterranei al mondo o potrebbe anche essere il “mare urbano“. Serve un’opera colossale, anche a lungo termine, per attirare ancora una volta l’attenzione del mondo sulla città della Madonnina.
Serve visione, coraggio e, soprattutto, volontà politica. Perché accontentarci che altre città offrano quello che potremmo creare qui?
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MATTEO RESPINTI
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