Il panettone è una forma d’arte che si tramanda da secoli. E per questo deve essere tutelato. Quale modo migliore se non attraverso un riconoscimento a livello mondiale?
Così, la Lombardia ha deciso di candidare il panettone come patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.
Il PANETTONE sarà PATRIMONIO dell’umanità?
# “El Pan de Toni”: una tradizione italiana tramandata nei secoli
Il panettone è nato a Milano, dall’idea di un garzone di un fornaio. Pensate, dai lontani tempi di Ludovico il Moro, “El Pan de Toni” ha attraversato i secoli fino ad arrivare ad oggi. Al vero e proprio panettone, uno dei simboli del Made in Italy dolciario riconosciuto in tutto il mondo.
Una realtà che però deve essere protetta e tutelata.E così, dopo la Pizza Napoletana, è il turno dell’arte dei maestri pasticceri del Panettone.
# L’arte del panettone rappresenta Milano, la Lombardia e l’Italia e per questo deve essere valorizzata
Infatti, il panettone sarà candidato per essere patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.
Un annuncio effettuato durante la finale italiana della Coppa mondiale del panettone a Milano, organizzata in totale sicurezza il 20 febbraio a palazzo Bovara in corso Venezia.
Per l’assessore regionale all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, Fabio Rolfi, il panettone “è un prodotto che rappresenta Milano, la Lombardia e l’Italia nel mondo. È il risultato di una forma d’arte che si tramanda da secoli e che è conservata e valorizzata dai nostri maestri pasticcieri che saranno ambasciatori straordinari di questa candidatura. Abbiamo già avviato interlocuzioni con le associazioni di categoria e con gli altri enti istituzionali. C’è unità di intenti per dare la giusta valorizzazione a un simbolo del nostro territorio. Il panettone è cultura e tradizione, ma anche economia. Crediamo che l’arte artigianale con cui viene realizzato meriti un riconoscimento mondiale”.
# Un riconoscimento mondiale per tutelare l’originalità e l’inimitabilità
Ed è quindi grazie alla collaborazione con Confcommercio e con l’associazione Maestro Martino che l’obiettivo di promuovere prodotti di eccellenza del territorio lombardo sta per diventare realtà.
Infatti, la candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità ha lo scopo di promuovere nel mondo la specificità di un’antica testimonianza della panificazione pasticcera italiana, oltre che a volerne tutelare originalità e inimitabilità da parte di altri paesi.
# Paradossalmente, il più grande produttore di panettoni si trova in Brasile
Eppure, il più grande produttore di panettoni non si trova in Italia.
Infatti, si tratta del brasiliano Bauducco, con 6 fabbriche negli Stati Uniti per 200.000 tonnellate di prodotto l’anno. Ma non solo: anche il peruviano D’Onofrio ha fatto fortuna nella terra degli Inca producendo panettoni esportati in tutta l’America Latina.
Insomma, ci sono grandi preoccupazioni sul futuro dell’orgoglio dell’industria dolciaria italiana.
# Il mercato italiano dei panettoni è ancora florido, ma bisogna difendere la speciale tradizione artigianale della nostra pasticceria
Però, il mercato italiano è ancora florido. Si fonda su ben 40.000 aziende che danno lavoro a 160.000 addetti, con un volume di affari che sfiora i 9 miliardi l’anno.
Quindi, è ovvia l’importanza del panettone italiano, un bene che deve essere difeso “dall’aggressione estera”. Non solo per tutelare le nostre aziende, ma anche per difendere quella che è la tradizione artigianale della grande pasticceria italiana.
E il riconoscimento mondiale servirà proprio a questo. A salvaguardare soprattutto l’anima più “genuina” che dà vita al panettone, che lo rende “unico ed inimitabile”.
Fonte: www.firstonline.info
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ALESSIA LONATI
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