Un piccolo quartiere nella zona ovest la cui storia esiste dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e che rischiò di venire demolito nei primi anni Novanta a causa di numerosi progetti ad alta intensità abitativa. Vediamo la sua storia.
Il quartiere delle CASE MINIME nel villaggio dei FIORI
# Il quartiere con le strade con il nome di FIORI
Lorenteggio, 1952. Il Comune prese la decisione di far costruire degli alloggi per dare un tetto alle famiglie degli sfollati in seguito ai bombardamenti su Milano. Sono le “case minime” realizzate nel quartiere dei Fiori, chiamato così perché ogni sua via ha come riferimento il nome di un fiore. Infatti, questo quartiere così particolare è formato da via delle Camelie, via dei Gigli (via Primaticcio), via dei Giaggioli e via dei Giacinti.
# Le case minime hanno rischiato di venire DISTRUTTE
Il formato edilizio prescelto è quello della casa a schiera unifamiliare, progettato dell’Ufficio Tecnico Comunale, in particolare dall’architetto Arrigo Arrighetti, disposte su due piani e un piccolo giardino sul retro. 233 alloggi costruiti su 19 schiere, ogni schiera prevede 11 abitazioni che verso i primi anni Novanta hanno rischiato di fare la stessa fine delle case minime di Baggio, Bruzzano, via Zama e Vialba realizzate negli anni Trenta e in seguito abbattute poiché considerate “vergognose”.
Vi era il progetto di realizzare condomini di 6 piani e la loro costruzione avrebbe spazzato via un pezzo di storia di Milano. Invece, grazie alla battaglia di opposizione vinta dal Comitato Inquilini Villaggio dei Fiori, sono rimaste intoccate.
# Un po’ di COLORE nel Villaggio dei Fiori
Oggi, queste casette sono state riqualificate e i lavori di assegnazione di nuovi coinquilini procedono bene, tuttavia, come fa notare il sito di UrbanFile, il quartiere dovrebbe essere curato un po’ di più, aggiungendo aree verdi e sistemando strade e marciapiedi.
Gli abitanti di Lorenteggio si sono già dati da fare per portare un po’ di colore nel quartiere e, con il permesso del Comune, hanno ridipinto le facciate cieche di alcune abitazioni con splendidi murales in occasione delle Olimpiadi Milano Cortina 2026.
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SELENE MANGIAROTTI
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