La PolMetro: l’oggetto misterioso della metro di Milano

L'annuncio di Piantedosi: verrà attivata la Polmetro a Milano, Roma, Napoli. Ma la Polmetro a Milano c'è già. Da circa 40 anni

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L’annuncio del Ministro Piantedosi: verrà attivata la Polmetro, sezioni specializzate della Polizia di Stato per garantire più sicurezza nelle metro di Milano, Roma e Napoli. Questo l’annuncio del Ministro. Forse neanche lui sa che a Milano la Polmetro esiste già. Da circa 40 anni. Cerchiamo di fare luce su un servizio poco noto non solo al ministro. E su in che cosa consiste la novità del Viminale. 

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La PolMetro: l’oggetto misterioso della metro di Milano

# A Milano esiste dal 1987, prima con uffici in San Babila e ora alla stazione di Cadorna M1

Inaugurazione uffici Cadorna Polmetro

In una riunione sulla sicurezza nelle aree metropolitane tenutasi al Viminale a inizio agosto 2024 il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha preannunciato l’istituzione della “Polmetro”. Erano presenti sindaci, i prefetti e i questori delle città di Milano, Roma e Napoli. Un servizio che ha l’obiettivo di portare più sicurezza sulle linee della metropolitana grazie a  sezioni specializzate della Polizia di Stato presenti tra banchine e treni.

A Milano in realtà la Polmetro esiste già: dal 1987 grazie alla collaborazione tra Atm e Polizia di Stato. I primi uffici in San Babila, poi in Duomo e infine nella stazione Cadorna M1, dove oltre ai passeggeri delle linee M1 e M2 ci sono anche i pendolari dei Treni Regionali e gli utenti del Malpensa Express. Ma chi sono e che cosa fanno gli agenti della Polmetro?

# Circa 50 unità in servizio tutti i giorni dalle 7 alle 23, a cui si aggiungono circa 150 agenti della security Atm

medium.com – Security Atm

Il corpo della Polmetro milanese si compone di 50 unità in servizio tutti i giorni dalle 7 alle 23, una squadra che nel 2021 ha effettuato oltre 16mila controlli e in media esegue 70 arresti all’anno. Ma perché si sa così poco della loro esistenza? La principale ragione è che, dovendo coprire 121 stazioni e tenendo conto dei turni di servizio, capita raramente di vedere agenti in banchina. E dire che, in realtà, il personale addetto alla sicurezza dei viaggiatori sui mezzi di Milano è ancora più numeroso: agli agenti della Polmetro si aggiungono infatti altri 150 addetti della security ATM che operano anche sulle linee di superficie e che lavorano in affiancamento alla polizia. Quindi agiscono circa 200 persone ma a molti sembrano invisibili. Qual è il problema? Dal lato ATM ci si lamenta che si tratta di un numero insufficiente per coprire la vastità delle linee della metropolitana e dei mezzi di superficie, dall’altro lato si sollevano interrogativi sul loro impiego: quanto tempo circolano per assicurare la sicurezza di chi viaggia e quanto, invece, restano in ufficio o, comunque, lontano dai luoghi in cui dovrebbero operare? Dati che al momento non si possono sapere e che, comunque, hanno spinto il Governo a intervenire.  

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# Il governo: introduzione di agenti di polizia e soldati dell’esercito

maria_._pina IG – Banchina metro Milano

L’introduzione della Polmetro mira a potenziare la sicurezza nelle grandi città, visto anche l’incremento dei reati quali aggressioni, rapine e borseggi nelle metropolitane e sui mezzi pubblici. Si aggiunge a una precedente iniziativa del Governo: nel 2023 Milano ha visto l’assegnazione di 1.653 unità di forze di polizia, mentre nell’ambito dell’operazione “Stazioni sicure”, i militari dell’Esercito assegnati sono stati 174. Ancora non si sa se Piantedosi prevede modifiche all’azione della Polmetro a Milano. Per prima cosa si dovrebbe sapere a lui e ai milanesi che già esistono. Vi terremo aggiornati. 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.