Milano, con una densità di designer senza pari (90/100 professionisti ogni chilometro quadrato), ha inaugurato l’Osservatorio del Design, un progetto ambizioso destinato a monitorare e potenziare l’ecosistema creativo della città. Questi sono i 7 modi in cui il design potrebbe trasformare Milano.
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7 idee del «Grande Design» per rendere Milano molto più bella (Immagini)
# Osservatorio del Design: 90/100 professionisti ogni chilometro quadrato
A Milano è stato inaugurato l’Osservatorio del Design, una nuova istituzione nata per monitorare e valorizzare il ruolo del design nel capoluogo lombardo. La città, già capitale internazionale della creatività grazie al Salone del Mobile e a una fitta rete di professionisti, ospita ora un progetto che punta a studiare e rafforzare il suo ecosistema creativo.
Milano vanta una densità senza pari di designer: fra i 90 e i 100 professionisti ogni chilometro quadrato. Tra il 2009 e il 2023, il numero di imprese del settore è cresciuto del 66%, contribuendo a un indotto di 275 milioni di euro solo nell’ultimo anno, con una crescita del 13,7% rispetto al 2023. Tuttavia, il rapporto sottolinea anche alcune criticità, come trasporti insufficienti e un’accoglienza da migliorare, soprattutto nei periodi di picco legati a grandi eventi come il Salone del Mobile.
Il sindaco Giuseppe Sala ha invitato a riflettere su come il design possa plasmare il futuro della città. Ed ecco sette idee che potrebbero rendere Milano ancora più bella, vivibile e sostenibile attraverso il design.
#1 Fermate della metropolitana come gallerie d’arte interattive
Un desiderio diffuso a Milano: le fermate della metropolitana potrebbero evolvere in veri e propri spazi artistici, un po’ come succede a Mosca, Stoccolma o Napoli. Ma con qualcosa in più: integrando elementi culturali e sensoriali che riflettano l’identità dei quartieri circostanti.
Immaginate la fermata Brera, dove pareti digitali proiettano opere pittoriche famose e installazioni luminose evocano il passato artistico della zona. All’Isola, invece, il design urbano potrebbe ricreare un giardino moderno, con suoni della natura e piante verticali per un’esperienza rilassante. A Porta Romana, pannelli interattivi potrebbero narrare storie della città attraverso foto, video e testi animati.
Questi interventi trasformerebbero la quotidianità in un viaggio culturale, rendendo ogni fermata un’attrazione unica. Artisti locali potrebbero collaborare per rinnovare regolarmente le installazioni, garantendo freschezza e innovazione. Un progetto simile aumenterebbe il senso di appartenenza dei cittadini e attrarrebbe visitatori, creando spazi che uniscono funzionalità, bellezza e interattività.
#2 “Milano a misura di pedone”: arredo urbano multifunzionale
Per rendere Milano più vivibile, l’arredo urbano potrebbe evolversi in soluzioni multifunzionali e sostenibili, integrando tecnologia e design. Panchine intelligenti dotate di pannelli solari offrirebbero ricarica per dispositivi e Wi-Fi gratuito, mentre sedute modulari potrebbero trasformarsi in tavoli per pic-nic, coworking all’aperto o aree gioco. Questi elementi renderebbero piazze e parchi più dinamici e accessibili, adattandosi alle esigenze dei cittadini e migliorando l’esperienza quotidiana degli spazi pubblici.
Materiali riciclati e natura integrata darebbero vita a “sculture viventi”, come strutture rivestite di piante rampicanti che migliorano l’estetica urbana e contribuiscono al raffrescamento naturale. Queste soluzioni non solo aumenterebbero la funzionalità e la sostenibilità degli spazi, ma li trasformerebbero in luoghi di incontro e socialità, valorizzando l’identità di Milano come città innovativa e attenta all’ambiente.
#3 Una nuova “cintura verde” per il centro città
Milano potrebbe diventare un esempio virtuoso di armonia tra urbanizzazione e natura grazie alla creazione di una nuova “cintura verde” nel cuore della città. Immaginate tetti verdi e facciate viventi che non solo abbelliscono gli edifici, ma migliorano anche la qualità dell’aria e isolano termicamente le strutture. Percorsi pedonali e ciclabili, immersi in corridoi verdi, offrirebbero ai cittadini un’esperienza di mobilità rilassante e sostenibile.
I parchi urbani, progettati come spazi multifunzionali, potrebbero ospitare arene per eventi culturali, mercati locali e attrezzature per il fitness all’aperto. Un progetto di questo tipo ridurrebbe l’inquinamento atmosferico e l’isola di calore cittadina, trasformando Milano in una città più sana, esteticamente affascinante e attrattiva sia per i residenti sia per i turisti.
#4 Piazze del futuro: oasi di design e tecnologia
Le piazze di Milano potrebbero evolversi in luoghi che uniscono tecnologia, sostenibilità e design, diventando centri di aggregazione innovativi. Pavimentazioni intelligenti, capaci di generare energia cinetica dal passaggio delle persone, offrirebbero un esempio concreto di economia circolare.
Totem multimediali potrebbero fornire informazioni su eventi, trasporti e luoghi d’interesse, migliorando l’esperienza dei visitatori. Fontane interattive e giochi di luce dinamici, ispirati alle stagioni o al quartiere, aggiungerebbero un tocco artistico e scenografico.
Ogni piazza potrebbe avere un tema distintivo, come la moda, l’arte o il design, in linea con le peculiarità della zona. Questi spazi reinventati non solo valorizzerebbero il patrimonio culturale milanese, ma incentiverebbero anche la socialità, trasformandosi in veri e propri poli di attrazione per cittadini e turisti.
#5 Design in movimento: nuovi tram e bike sharing “esperienziali”
La mobilità a Milano potrebbe essere trasformata in un’esperienza unica, che fonde tradizione e innovazione. I tram storici, rinnovati con interni ispirati a salotti eleganti, offrirebbero un ambiente confortevole per i pendolari, con aree dedicate al relax o all’intrattenimento. Ogni tram potrebbe essere personalizzato con temi che celebrano l’arte, la moda o la gastronomia milanese.
Il sistema di bike sharing potrebbe evolversi, proponendo biciclette decorate da artisti e designer locali, trasformandole in veri pezzi d’arte itinerante. Stazioni di ricarica per mezzi elettrici, progettate come installazioni architettoniche, aggiungerebbero valore estetico agli spazi urbani. Questa visione di mobilità non solo renderebbe gli spostamenti più efficienti, ma contribuirebbe anche a rafforzare il legame tra cittadini e città, rendendo ogni tragitto un’esperienza memorabile e coinvolgente.
#6 Milano “smart” con quartieri digitalizzati
Milano potrebbe diventare un modello di innovazione urbana attraverso la digitalizzazione dei quartieri. Lampioni intelligenti, dotati di sensori per monitorare il traffico, la qualità dell’aria e l’illuminazione, migliorerebbero la sicurezza e l’efficienza energetica. Schermi interattivi posizionati in punti strategici offrirebbero informazioni in tempo reale su trasporti pubblici, eventi culturali, e servizi locali, creando una connessione immediata tra i cittadini e le risorse del quartiere.
I sistemi di gestione energetica automatizzati garantirebbero un uso ottimale delle risorse, riducendo sprechi e costi per la collettività. App dedicate potrebbero permettere agli abitanti di segnalare problemi o richiedere servizi in modo semplice e rapido, rafforzando il senso di comunità e la partecipazione civica. Questi quartieri digitalizzati non solo migliorerebbero la qualità della vita, ma promuoverebbero un’immagine di Milano come una delle città più avanzate d’Europa nel campo della smart city.
#7 Architettura flessibile: spazi ibridi e adattabili
L’architettura del futuro a Milano potrebbe fondarsi sulla flessibilità e sulla multifunzionalità, rispondendo alle esigenze di una città in continuo cambiamento. Gli edifici modulari potrebbero integrare tecnologie come pareti mobili, che permettono di trasformare rapidamente gli interni per ospitare coworking di giorno e spazi per eventi culturali di sera. Questi spazi ibridi offrirebbero una risposta innovativa alla crescente domanda di luoghi condivisi e polifunzionali.
Un esempio potrebbe essere un edificio che durante la settimana funge da hub per professionisti, mentre nel fine settimana si trasforma in un mercato coperto o in un teatro temporaneo. L’utilizzo di materiali sostenibili e sistemi di costruzione prefabbricati ridurrebbe costi e tempi di realizzazione. Milano potrebbe così diventare pioniera di una nuova idea di urbanistica, dove gli spazi si evolvono con le necessità delle persone, favorendo efficienza, sostenibilità e socialità.
Continua la lettura con: I 10 progetti in arrivo nella Milano del futuro
MATTEO RESPINTI
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i tram con il parquet, i sedili imbottiti e i cuscini rossi… ma per piacere! chi ha avuto st’idea brillante ha mai preso un mezzo pubblico, magari di sera in periferia?
anche meno, basterebbe anche molto meno per rendere Milano più vivibile: prima di tutto si dovrebbe capire che Milano non finisce alla cerchia dei bastioni; poi pulire le strade e i marciapiedi ANCHE in periferia. infine: multare chi non rispetta le regole, ciclisti, monopattini e pedoni compresi.
con buona pace di designer, panchine tecnologiche e cinture verdi…