L’Hyde Park di Londra è un’isola felice dove in soli 15 minuti di “walking distance”, i londinesi possono rifugiarsi dalla frenesia urbana del West End, scegliendo di rilassarsi sdraiandosi semplicemente sull’erba o facendosi intrattenere dalle attività ludiche disponibili. Pochi sanno che a Milano c’è un parco che gli assomiglia. Anche se ben pochi lo conoscono. Non solo: con queste 5 piccole novità potrebbe perfino superare il suo “gemello” londinese.
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Anche Milano ha il suo «Hyde Park». Ma nessuno lo sa
# Il Parco della Vettabbia: in pochi minuti dal frastuono cittadino al cinguettio degli uccelli
È difficile immaginare che a sole poche fermate di metropolitana dal centro di Milano, esista un luogo dove godere dello stesso privilegio dell’Hyde Park: quello di stare in città dimenticandosi di essere in città.
Eppure, è possibile. Proprio come nel famoso parco londinese, si può prendere un vero e proprio break dal caos urbano, godere di generosi spazi verdi, passeggiare a piedi o in bicicletta, fare running o concentrarsi sulla lettura del proprio libro preferito “disturbati” unicamente dal cinguettio degli uccelli o dal frinire delle cicale. Come? Saltando semplicemente sulla linea 3 della metropolitana di Milano e scendere alla fermata di Corvetto per dirigersi a piedi lungo viale Omero.
Alla fine di un lungo e suggestivo corridoio di cipressi, una vastissima area di verde incontaminato ti lascia senza fiato e ti chiedi come sia possibile non averne conosciuto l’esistenza, prima di quel momento. Con circa 100 ettari di parco, chilometrici rettilinei e incanalature ricche di forme diverse di vita che si intersecano tra loro, il Parco della Vettabbia (parte del Parco Agricolo Sud), ha poco da invidiare all’omonimo parco londinese.
# Le attrazioni “segrete” del Parco della Vettabbia: lo stagno di luce
Imboccando una delle incanalature del parco, paragonabili a piccole “arterie” dell’ecosistema, c’è un piccolo stagno circondato da cipressi, dove coabitano diverse forme di vita acquatica: da ninfee, giunchi e canne ad anatre selvatiche.
Ma c’è un aspetto curioso che contraddistingue questo particolare “spot”: se ci si trova negli attimi che precedono il tramonto del sole, lo stagno si trasforma in uno specchio, illuminandosi di una luce dorata. Un effetto che crea in maniera naturale uno scenario perfetto per dei “selfie” suggestivi. Per i più romantici, un momento da catturare e custodire nel tempo.
Un Ecomuseo e dei Fontanili, arricchiscono le risorse naturali del parco, per chi vuole conoscere la storia e le tradizioni del luogo.
# La storica abbazia come vicina di casa
Il Parco della Vettabbia è unico per essere avvolto da un’aura di sacralità che si propaga dalla maestosa Abbazia di Chiaravalle. Grazie alla traiettoria lineare, percorribile a piedi o in bicicletta, si può raggiungere facilmente questo bellissimo esempio di architettura gotica in Italia. L’ampio cortile, che conduce alla Navata principale, è provvisto di un confortevole punto di ristoro, dove godere di una cioccolata calda o di un dissetante boccale di birra. Di lato a questo, la Bottega dei Monaci, per l’acquisto di prodotti artigianali, creati dai monaci residenti.
# Curiosità: in origine era una “valle”
Chiamata in origine “Valle dei Monaci” data la sua estensione verso il Po e la Via Francigena, l’antica via di pellegrinaggio che attraversava l’Europa, ha poi preso il nome dal Naviglio Vettabbia che lo attraversa e che marca il confine tra la campagna lombarda e il contesto urbano.
# L’ispirazione del vero Hyde Park: le 5 idee per valorizzare il Parco della Vettabbia ancora di più
Preservando la sua dimensione naturale, il Parco della Vettabbia potrebbe diventare per Milano un luogo di riferimento importante, con iniziative analoghe a quelle che hanno reso noto l’Hyde Park di Londra:
#1 Introdurre uno speakers’corner Vettabbiano
Ispirati dal famoso speakers’ corner londinese, uno “speakers’ corner Vettabbiano” potrebbe rendere il Parco della Vettabbia un luogo di eccellenza per promuovere temi sulla salvaguardia dell’ambiente. Coinvolgendo esperti di settore, si potrebbero organizzare delle “lectures” mirate ad aumentare la consapevolezza di ciascuno di noi su questo tema e stimolare eventuali confronti. L’iniziativa potrebbe attirare l’attenzione di un’audience oltre confine, con presentazioni in lingua inglese.
#2 Organizzare concerti di nicchia
Nel periodo estivo, si potrebbero organizzare dei concerti di musica classica con pianoforte, per chi ama combinare la passione per la musica con quella della natura;
#3 Osservazioni astronomiche
Un planetario a cielo aperto, con serate dedicate all’osservazione delle stelle, sotto la guida di un astronomo e con l’ausilio di un telescopio;
#4 Itinerari a cavallo
Con delle visite guidate a cavallo, che privilegiano un pubblico interessato all’equitazione e alla natura;
#5 Birdwatching
Gli appassionati di fauna, potrebbero partecipare a escursioni guidate per l’osservazione delle diverse specie di uccelli.
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PAOLA ARPINO
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