All’epoca della sua istituzione fu uno dei mercati del macello migliori d’Europa. Dopo il trasferimento nella zona est della città agli inizi del ‘900 e la dismissione nel 2005, è rimasto in abbandono per anni. Ora tutta l’area è pronta per essere rigenerata. Vediamo in che modo e quando è prevista la conclusione del progetto.
ARIA nuova per l’EX MACELLO: il quartiere “low cost” da 1.200 residenti
# La storia di uno dei mercati del macello migliori d’Europa
Prima dell’istituzione del mercato del Macello nel 1863, in un’area di cinque cinque ettari tra le vie Calco e Olona, la carne veniva macellata nei molti macelli privati. Era tra i più all’avanguardia d’Europa. Alla fine degli anni ’20, nel 1929, il trasferimento in viale Molise 62. Da decenni tutta l’area è in disuso, eccetto il Mercato Avicunicolo, con il progressivo smantellamento iniziato progressivamente negli anni ’90 per concludersi nel 2005. Solo le palazzine in stile Liberty affacciate sulla strada sono state riadattate in parte a punti sanitari con servizi di ATS e a spazi di riuso collettivo.
Nell’ambito del bando internazionale “C40 Reinventing Cities” 2021 la superficie di 150.000 mq dell’ex macello si prepara a rinascere grazie al progetto di riqualificazione “Aria”, proposto dall’operatore immobiliare Redo.
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“Un quartiere “low cost” da 1.200 residenti con canoni a partire da 500 euro al mese
Al centro del progetto di rigenerazione la realizzazione di un quartiere “low cost” con 1.200 appartamenti di housing sociale, il 60% disponibile per l’affitto affittato e il 40% per la vendita, su un’area di 60.000 mq.
I prezzi sono previsti più in linea con quelli dell’hinterland che con quelli di Milano. Per un appartamento di 50 mq il canone di affitto mensile è di circa 500 euro, per uno da 70 mq circa 600, per l’acquisto si dovrebbe rimanere sotto i 3.000 euro/mq. Nell’area anche 7.000 abitazioni a mercato libero.
# Il nuovo campus IED di Cino Zucchi e i servizi per il quartiere
Non solo residenze. Nei terreni dell’ex macello trovano spazio anche 2.000 mq per i servizi di quartiere, 40.000 mq di spazi per il retail, gli uffici e le attività ricettive, una scuola elementare su un’area di 2.000 mq, altri 8.000 mq dedicati alla scienza e all’arte e infine il nuovo campus dell’Istituto Europeo di design per 4.500 studenti. Sviluppato su una superficie di 30.000 mq all’interno dei suggestivi padiglioni dell’area nord riqualificati, su progetto dell’architetto Cino Zucchi, prevede aule, laboratori, spazi dedicati, biblioteche e 600 posti letto nei 13.000 mq dedicati alle residenze studentesche.
# Il distretto museale scientifico
Oltre a questo anche anche un distretto museale scientifico dedicato alla divulgazione delle tecnologie e un fab lab a servizio di cittadini e professionisti.
La prima parte di tutto il progetto dovrebbe inaugurare nel 2026, il resto non prima del 2030.
Continua la lettura con: La MILANO del FUTURO: i 7 QUARTIERI NASCENTI che stanno rivoluzionando la città (Mappa)
FABIO MARCOMIN
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Il tuo articolo mi sembra preciso come al solito. Mi chiedo solo perché BIG, noti esperti “prestigiatori di forme”, propongano perfino a Milano edifici dallo stile “per l’effetto che fa”.
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