Arrivata la prima neve: perché non creare il «quartiere del ghiaccio», il distretto invernale di Milano?

Con piste da sci, igloo BNB e altre attrazioni stagionali

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La prima timida nevicata della stagione ha iniziato a imbiancare Milano, portando un po’ di magia in una città che raramente vede un inverno pieno. Con l’arrivo dell’inverno i milanesi iniziano a pensare ai week end sugli sci o in mete assolate. Ci siamo chiesti: perché non creare un distretto invernale a Milano? 

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Arrivata la prima neve: perché non creare il «quartiere del ghiaccio», il distretto invernale di Milano?

Esistono luoghi che prevedono delle “zone stagionali”. Questo succede soprattutto d’estate. Il distretto dell’estate di Antibes è Juan Les Pins con le sue spiagge e i locali dove ci si sposta per la bella stagione, attirando anche molti turisti. Tante altre località prevedono una zona “marina” ad hoc per l’estate. Perfino grandi città come Parigi, New York o Berlino fanno nascere nei mesi estivi in una determinata area spiagge artificiali e piscine galleggianti. Anche Milano ha creato un “mare artificiale”, l’Idroscalo, che con le sue attività e i suoi eventi si accende solo nel periodo più caldo. Perché non immaginare qualcosa di simile anche per l’inverno?

# Il Distretto del Ghiaccio a Milano: le attività sportive

Pista da scii indoor al Dubai Mall

Immaginate di poter passeggiare in un autentico villaggio invernale senza muoversi da Milano. Non parliamo di un semplice mercatino natalizio, ma di un vero e proprio distretto dedicato all’inverno, con piste da sci e bob indoor, come quelle di Ski Dubai, la più grande pista da sci al coperto del mondo.

Milano, con il suo clima che raramente porta la neve, potrebbe ospitare una pista da sci indoor, lunga e ampia, adatta a tutti: dai principianti agli sciatori più esperti. Un impianto di raffreddamento avanzato potrebbe consentire la creazione di una struttura simile a Ski Dubai, che all’interno del Mall of the Emirates ha trasformato il deserto in un paradiso per gli appassionati di sport invernali. Con una pista di 400 metri di lunghezza e percorsi di varie difficoltà, Ski Dubai ha reso possibile la pratica dello sci in una città dove il freddo è un miraggio.

Milano, che non può contare su nevicate abbondanti, potrebbe approfittare di una simile soluzione per offrire un’esperienza sciistica per tutto l’anno. Oltre alle piste da sci, il villaggio potrebbe includere spazi per il pattinaggio sul ghiaccio e per l’hockey su ghiaccio, con tornei e attività che coinvolgerebbero famiglie e turisti di tutte le età. Un luogo ricco di attività collaterali ad hoc. Come queste. 

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# Ristoranti di neve e pernottamento in igloo

Il ghiaccio non sarebbe solo un elemento per gli sport invernali, ma anche per la ristorazione. Immaginate di pranzare o cenare in un ristorante costruito interamente in ghiaccio, come un igloo. Ogni piatto, dalle specialità del nord Italia a quelle del nord Europa, potrebbe essere servito in un ambiente unico, fatto di sculture e arredi freddi che renderebbero ogni pasto una vera e propria esperienza glaciale.

Per un’immersione totale nell’atmosfera artica, il villaggio potrebbe includere anche aree per pernottare in iglù. Le camere di ghiaccio, arredate con letti di ghiaccio e coperte calde, permetterebbero agli ospiti di vivere una notte davvero particolare, simile a quelle che si trovano nei paesi artici. Anche fuori dal periodo natalizio, il pernottamento in igloo offrirebbe un’esperienza unica, in grado di attrarre visitatori da ogni parte d’Europa.

# Il Villaggio di Babbo Natale, lo Zoo artico e l’Expo dei paesi glaciali

Un altro angolo fondamentale potrebbe essere il villaggio di Babbo Natale, che resterebbe aperto in tutti i mesi invernali e che invece di essere dislocato in aree poco sensate, come ora, sarebbe il cuore del Distretto Invernale. Ogni fine settimana, famiglie e turisti potrebbero incontrare Babbo Natale, partecipare a mercatini, assistere a spettacoli e immergersi nell’atmosfera natalizia, che non si limiterebbe alle festività di dicembre, ma sarebbe disponibile ogni fine settimana d’inverno. Questa costante atmosfera di festa potrebbe diventare una delle principali attrazioni del quartiere.

In aggiunta, lo zoo artico sarebbe una proposta affascinante. Immaginate di passeggiare tra orsi polari, renne, lupi e altre specie tipiche delle regioni fredde, mentre i visitatori imparano a conoscere l’ecosistema. Lo zoo sarebbe non solo un luogo di intrattenimento, ma anche un centro educativo, che sensibilizzerebbe i visitatori sulla bellezza e la fragilità degli ecosistemi polari. Un’occasione perfetta per famiglie e scuole, che potrebbero organizzare gite scolastiche e attività didattiche.

Infine si potrebbe riproporre la formula vincente di Expo: paesi che portano a Milano esempi delle loro meraviglie. In questo caso lo farebbero paesi “freddi”, come è il caso della Svizzera che ogni fine anno colora con le sue attrazioni l’area di Gae Aulenti. Ma parlando di Expo viene subito in mente quale sarebbe l’area ideale per diventare il Distretto del Ghiaccio. 

# Dove costruire il Villaggio Invernale di Milano

Un progetto di tale portata necessiterebbe di uno spazio adeguato per ospitare tutte queste attrazioni. Proprio l’ex area Expo, oggi chiamata Mind, potrebbe essere la location ideale: ampi spazi, vicinanza ai principali collegamenti della città e facilità di accesso tramite mezzi pubblici, la renderebbero una scelta ottimale. Il distretto del ghiaccio potrebbe contribuire a portare MIND da oggetto misterioso e periferico a punto di riferimento per la vita dei milanesi, come successo con Expo. 

Un altro elemento importante sarebbe la struttura. Una gigantesca cupola di vetro, simile a una palla di neve, sarebbe una scelta scenografica perfetta per l’ambientazione invernale. Visibile anche dalla tangenziale, la cupola creerebbe un impatto visivo forte e renderebbe il villaggio invernale un punto di riferimento per Milano. La cupola avrebbe la funzione di proteggere il villaggio dalle temperature esterne, mantenendo il freddo necessario per le attrazioni invernali. Un design moderno e sostenibile la renderebbe non solo funzionale, ma anche esteticamente affascinante.

Un’altra opzione, potenzialmente più costosa, sarebbe quella di creare un ampio spazio sotterraneo per mantenere il freddo, come a Dubai avviene in alcune strutture dove l’aria condizionata è gestita tramite impianti sotterranei. Questo sistema permetterebbe si mantenere le temperature ideali per la neve e il ghiaccio, ma il costo energetico sarebbe significativo e, oltre tutto, l’attrattività di un villaggio invernale sottoterra non è cosa scontata.

Infine, la soluzione più economica, ma comunque interessante, potrebbe essere quella di realizzare un tendone gigante e resistente, capace di ospitare tutte le strutture necessarie per il villaggio invernale. Sebbene non avrebbe lo stesso impatto visivo di una cupola di vetro, sarebbe una scelta praticabile per rendere il progetto accessibile e meno costoso, pur mantenendo un’atmosfera accogliente.

Continua la lettura con: Milano colpita dalla glaciazione: cosa succederebbe a questi 10 luoghi iconici?

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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