Quest’anno la Lotteria Italia segna cifre da record a Milano (parliamo di 583.750 biglietti) e in Lombardia, la domanda sorge spontanea: perché non pensare a una Lotteria Milano? Anche considerando che la prima lotteria della storia fu fatta proprio in Sant’Ambrogio.
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Boom della Lotteria Italia: e se ci fosse quella milanese? Quello che si potrebbe fare con il ricavato
# Cos’è la Lotteria Nazionale e come funziona?
La Lotteria Italia è una delle lotterie più tradizionali del Paese, organizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ogni anno, i cittadini acquistano biglietti numerati, sperando di vincere premi che vanno da somme in denaro a beni materiali di grande valore.
L’estrazione avviene il 6 gennaio, e i premi più ambiti vanno a chi ha acquistato i biglietti fortunati. I premi possono arrivare fino a milioni di euro, ma la cosa interessante per Milano è che parte del ricavato finisce direttamente nella casse dello Stato, una percentuale delle vendite viene destinata al bilancio pubblico.
L’organizzazione della lotteria è un meccanismo di raccolta fondi che coinvolge milioni di italiani ogni anno. Nel 2024, ad esempio, sono stati venduti oltre 8,6 milioni di biglietti, con la Lombardia e Milano in testa alla classifica.
Nonostante il successo sia localizzato, i ricavi di questa lotteria sono destinati principalmente a finanziare iniziative a livello nazionale. Perché non organizzare ad hoc una lotteria su base locale?
# La prima lotteria della storia venne fatta a Milano
9 gennaio 1448. A Milano in piazza Sant’Ambrogio si tiene a prima lotteria pubblica della storia. L’inventore del gioco fu Cristoforo Taverna, un banchiere milanese, che la organizzò per raccogliere fondi per le casse della Aurea Repubblica Ambrosiana, in guerra contro Venezia.
# La proposta: una Lotteria Milanese
Una “Lotteria Milanese” servirebbe a finanziare la città. Se consideriamo i numeri della Lotteria Italia 2024, dove Milano ha venduto oltre 580.000 biglietti, possiamo fare alcune ipotesi sul possibile ricavo della lotteria cittadina.
Se ipotizziamo che il prezzo di un biglietto rimanga invariato (5 euro), con 580.000 biglietti venduti, la città potrebbe raccogliere circa 3 milioni di euro.
In un’ipotesi di crescente partecipazione, questo importo potrebbe crescere in modo significativo, rendendo la Lotteria Milanese uno strumento potente per finanziare iniziative locali, come la riqualificazione urbana, la cultura, la sostenibilità e i servizi sociali. Il tutto con un sistema che vede i cittadini come protagonisti, incentivandoli ad acquistare più biglietti per sostenere progetti concreti che riguardano la loro vita quotidiana.
# L’alternativa: destinare una parte dei fondi della Lotteria Nazionale alle città che vendono più biglietti
Una Lotteria Milanese potrebbe non bastare per coprire tutte le necessità di una città come Milano, che contribuisce annualmente con oltre 20 miliardi di euro alle casse dello Stato. Un’alternativa più vantaggiosa potrebbe essere quella di destinare una parte del ricavato della Lotteria Italia alla città che acquista il maggior numero di biglietti. Questa proposta darebbe un chiaro incentivo ai cittadini di Milano (e di altre città) a partecipare attivamente alla lotteria, con la consapevolezza che i fondi raccolti tornano direttamente in loro favore, migliorando la loro città.
Nel caso specifico di Milano, se la città continuasse a mantenere la sua posizione di leader nelle vendite di biglietti, il ricavo annuale potrebbe essere sostanzialmente aumentato, andando a finanziare progetti di valore come la mobilità sotterranea, la rigenerazione dei quartieri, i servizi di sicurezza e le infrastrutture sociali. Con l’implementazione di questa strategia, i cittadini milanesi non solo avrebbero l’opportunità di vincere premi significativi, ma vedrebbero anche un ritorno diretto sulla qualità della vita della loro città.
#Un circolo virtuoso: maggiore partecipazione, maggiore montepremi, più fondi per Milano
La chiave di questa proposta risiede nell’idea di creare un circolo virtuoso. Se i cittadini sapessero che i proventi della Lotteria Italia sono destinati a finanziare la loro città, aumenterebbero inevitabilmente la loro partecipazione. Questo, a sua volta, farebbe crescere il montepremi, che diventerebbe ancora più allettante per chi partecipa. Con il crescente numero di partecipanti, il ricavo aumenterebbe ulteriormente, generando più fondi per Milano e migliorando, di conseguenza, la qualità della vita della città stessa.
Il fatto che i fondi raccolti siano visibili e destinati a progetti locali, anziché finire disperso nel bilancio statale, creerebbe un forte senso di comunità e appartenenza tra i cittadini. Non si tratterebbe solo di una semplice lotteria, ma di un’iniziativa che avrebbe un impatto concreto sulla città e sui suoi abitanti. L’effetto psicologico sarebbe significativo: i cittadini avrebbero maggiore fiducia nel sistema, vedendo che il loro investimento contribuisce a rendere la loro città migliore. La “Milano del futuro” potrebbe davvero partire da una lotteria cittadina, pensata per il benessere comune.
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MATTEO RESPINTI
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