Milano è una città in continua espansione e il confine tra il capoluogo e i comuni dell’hinterland si fa sempre più sottile. Ci sono alcuni paesi vicini che sembrano già parte integrante della città, perché non annetterli? Ecco 5 paesi dell’hinterland che potrebbero essere annessi a Milano.
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I 5 paesi dei dintorni da annettere a Milano… e la soluzione per collegare l’hinterland con la città
#1 Sesto San Giovanni: dalla Stalingrado d’Italia a hub culturale e Creativo
Sesto San Giovanni, nota come la “Stalingrado d’Italia” per il suo passato industriale e la forte identità operaia, si trova subito a nord di Milano. Già connessa al capoluogo tramite la linea metropolitana M1, la città rappresenta un’estensione naturale di Milano grazie alla vicinanza con il quartiere Bicocca, sede dell’università e di numerosi uffici. L’annessione di Sesto San Giovanni a Milano potrebbe segnare la svolta definitiva nella riqualificazione delle sue vaste aree industriali dismesse, trasformandole in un distretto culturale e creativo all’avanguardia.
Il piano di riqualificazione potrebbe prevedere la conversione delle vecchie fabbriche in spazi multifunzionali: gallerie d’arte, musei della scienza e del lavoro, loft per artisti e laboratori artigianali. L’idea di un “museo diffuso” dedicato all’archeologia industriale potrebbe prendere forma attraverso percorsi guidati tra gli edifici storici, arricchiti da mostre temporanee che raccontano l’evoluzione del lavoro e della tecnologia. Questi spazi potrebbero diventare un punto di riferimento per eventi culturali e sociali, come festival di musica e cinema all’aperto, esposizioni di arte contemporanea e workshop.
La vicinanza al campus universitario della Bicocca potrebbe inoltre facilitare collaborazioni tra artisti, ricercatori e studenti, stimolando la nascita di start-up creative e di progetti innovativi. La creazione di spazi di coworking all’interno degli ex stabilimenti industriali potrebbe attrarre professionisti del settore creativo e tecnologico, rendendo Sesto San Giovanni un polo di riferimento per l’innovazione culturale e lavorativa.
#2 Cinisello Balsamo: sport, natura e intrattenimento per tutti
Cinisello Balsamo, con i suoi ampi spazi verdi e la vicinanza al centro di Milano, potrebbe diventare il cuore sportivo e ricreativo dell’area metropolitana. Se avrà luogo l’estensione della linea M5, entro il 2028 Cinisello sarà ottimamente collegato a Milano, ma l’annessione offrirebbe l’opportunità di migliorare i servizi e di ridurre la frammentazione amministrativa, integrando il quartiere in una visione più ampia della città.
Il progetto per Cinisello Balsamo potrebbe includere la creazione di un grande parco sportivo, con strutture dedicate a sport meno comuni, come l’arrampicata su pareti artificiali, percorsi per il parkour e campi per il beach volley. Un lago artificiale potrebbe essere costruito per consentire attività come il kayak e il paddleboarding, trasformando la città in una destinazione di riferimento per gli sport all’aperto. Un’infrastruttura di piste ciclabili collegherebbe le varie zone del parco, creando un ambiente ideale per gli amanti della natura e del movimento.
In aggiunta, la creazione di un centro benessere e spa, unitamente a un’area attrezzata per i picnic e i barbecue, potrebbe rendere Cinisello Balsamo una meta ideale per il relax e il tempo libero, attraendo famiglie e giovani sportivi.
#3 Bresso: mobilità aerea e un Parco Nord potenziato
Bresso, con il suo aeroporto e il Parco Nord, offre un potenziale unico per lo sviluppo di un nuovo modello di mobilità urbana e di spazi ricreativi. L’aeroporto di Bresso, noto soprattutto per i voli privati, potrebbe essere trasformato in un hub per la mobilità aerea sostenibile, introducendo servizi di “taxi volanti”, ovvero droni per il trasporto leggero di merci e passeggeri. Questo progetto potrebbe essere realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano e altre università, facendo di Bresso un centro per la sperimentazione delle nuove tecnologie di mobilità urbana.
Parallelamente, il Parco Nord potrebbe essere ulteriormente sviluppato per includere nuove strutture per il tempo libero, come un teatro all’aperto, spazi dedicati alle arti performative e una zona per eventi culturali e musicali. L’introduzione di aree giochi tematiche e percorsi educativi sulla natura e l’ecologia arricchirebbe l’offerta del parco, trasformandolo in un luogo ideale per le famiglie e i turisti in cerca di attività all’aperto.
#4 Rozzano: urbanistica sostenibile e nuovi quartieri
Situato a sud di Milano, Rozzano è già ben collegato alla città grazie al tram 15 e alla vicinanza del centro commerciale Fiordaliso. La sua annessione a Milano offrirebbe la possibilità di razionalizzare i trasporti e di integrare l’urbanistica con una pianificazione più efficiente. Il progetto di sviluppo urbano potrebbe includere la creazione di un nuovo quartiere residenziale sostenibile vicino al Naviglio Pavese, con edifici a basso impatto energetico e soluzioni di edilizia ecologica, come tetti verdi, facciate fotovoltaiche e sistemi di raccolta delle acque piovane per l’irrigazione dei giardini.
Il nuovo quartiere potrebbe essere dotato di una rete di percorsi pedonali e ciclabili che colleghino le aree residenziali, commerciali e ricreative. Un mercato coperto con prodotti locali e un centro culturale polifunzionale potrebbero fornire ulteriori attrattive per i residenti e per i visitatori, mentre spazi di coworking favorirebbero la nascita di nuove realtà imprenditoriali. L’integrazione dell’Istituto Clinico Humanitas nella rete sanitaria milanese potrebbe migliorare l’offerta di servizi medici nella zona, rendendo Rozzano un esempio di urbanistica integrata e sostenibile.
#5 Segrate: turismo, sport e innovazione all’Idroscalo
L’Idroscalo di Segrate è spesso definito il “mare di Milano” e rappresenta un’importante attrazione turistica e sportiva. L’annessione di Segrate offrirebbe l’opportunità di valorizzare ulteriormente questa risorsa, espandendo l’offerta di sport acquatici e trasformando l’Idroscalo in un parco tematico acquatico di livello internazionale. Si potrebbero costruire scivoli, piscine a onde e altre attrazioni, ispirandosi ai grandi parchi acquatici del mondo, per attirare visitatori da tutta la regione.
Inoltre, la creazione di una “marina urbana” per piccoli yacht e barche a vela potrebbe ampliare l’offerta turistica dell’Idroscalo. La vicinanza all’aeroporto di Linate lo renderebbe un luogo ideale per eventi internazionali, come gare di canottaggio, concerti e festival gastronomici. La costruzione di una struttura modulare per fiere e congressi permetterebbe di sfruttare appieno la posizione strategica, aumentando il flusso di visitatori e valorizzando le tradizioni locali.
Come collegamento la M4 ha già nel mirino l’estensione a Est con Segrate come nuovo capolinea. Non solo: Segrate diverrebbe un grande hub per metro e alta velocità.
Leggi anche: Segrate Hub
# La linea tramviaria radiale: un nuovo sistema di trasporto per l’area metropolitana
Per connettere efficacemente i comuni annessi a Milano, si potrebbe sviluppare una nuova linea tramviaria veloce, denominata “Linea Radiale”. Questa linea servirebbe come collegamento diretto tra i cinque comuni e il centro di Milano, con fermate nei punti strategici come l’Idroscalo, il Parco Nord e le ex aree industriali di Sesto San Giovanni. I tram moderni e veloci garantirebbero un rapido collegamento tra le nuove aree urbane e il centro della città, incentivando una mobilità sostenibile e riducendo il traffico.
La “Linea Radiale” potrebbe essere dotata di vagoni progettati per trasportare biciclette e monopattini, promuovendo un modello di mobilità intermodale. La riduzione dei tempi di percorrenza e l’integrazione con la rete esistente di trasporto pubblico migliorerebbero la qualità della vita per i residenti e incoraggerebbero l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici.
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MATTEO RESPINTI
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Aggiungerei San Donato, che pur essendo un comune a sé è già inserito nella tratta urbana della metro.
Baranzate….
A mio avviso includerei anche Baranzate Bollate Cormano S.Donato Trezzano S.N. Corsico Vimodrone Peschiera B. Sicuramente sarebbero più valorizzate.
Ma per l’amor di Dio! Spero per questi comuni di rimanere per sempre autonomi! Se Crescenzago è lo schifo che è, è dovuto soprattutto al disinteresse totale del Comune di Milano dopo la sua annessione del 1923… Ha un solo ponte sul Naviglio come nel 1800, pieno di traffico, la scuola media costruita da pochissimo dopo 70 anni di attesa, un’urbanizzazione continua, oscena e senza limite, abitanti raddoppiati in 20 anni senza servizi… Vimodrone è 5000 volte meglio!
Quel poco di positivo che è rimasto a Crescenzago, è tutta opera delle associazioni presenti, molte delle quali operano nell’ex edificio del comune, che le varie amministrazioni del Comune di Milano stanno cercando di vendere ai privati…
Perché no Rho, e ormai con Pero collegata da tante voce,, ricordiamoci l’Expo 2015….
Mi è molto piaciuto.
MAI! Bresso non si piegherà mai ai sogni di espansione di.una città in fin di vita e malata quale è Milano!
Rho,con una popolazione di 65mila abitanti non ha un collegamento diretto con Milano,ma deve per forza andare prima a rho fiera e poi proseguire per Milano, che vergogna.. negli anni passati invece stavano….e più di uno,si regredisce anziché progredire..
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