Il tram 24 si allunga fino allo IEO: si attende solo la data ufficiale dell’avvio cantieri. Da Opera monta però la protesta dei cittadini perchè vogliono che il tracciato arrivi fino al loro comune. Ancora una volta una linea di trasporto pubblico non varca i confini di Milano: cosa sarebbe successo se l’hinterland fosse stato parte della città? Sicuramente qualcosa sarebbe diverso: ad esempio in molti di loro arriverebbe la metro.
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I comuni che avrebbero una metro… se fossero dei quartieri di Milano
# Il tram si allunga allo Ieo, ma i residenti di Opera lo vogliono fino al loro comune
La buona notizia è che dopo anni di attesa, manca solo l’annuncio della data ufficiale di partenza dei cantieri, il tram 24 viene allungato: una fermata, allo IEO, e 1,1 km di estensione. Il tracciato è previsto nel parterre alberato, realizzato appositamente durante l’ampliamento di via Ripamonti fino a Noverasco, il quartiere di Milano confinante a sud con Opera. Proprio dai residenti del primo comune dell’hinterland sud sono arrivati nei giorni scorsi le proteste, in primis da parte dell’ex Sindaco Ettore Fusco, e l’intenzione di lanciare una petizione online per chiedere di allungare il tracciato fino al proprio comune o almeno fino a Noverasco. C’è anche chi, come l’associazione Vivopera, spera nell’arrivo in futuro della M6.
# Le linee di trasporto pubblico si fermano al confine di Milano, di chi è la colpa?
Ancora una volta quindi le linee del trasporto pubblico non varcano i confini di Milano, ma la colpa è solo di Palazzo Marino? A tal proposito riporto un parziale estratto dell’editoriale di Mauro Cerri su “Il Giorno”: «Si ripropone insomma l’antica questione di quali siano i veri confini di Milano per Palazzo Marino e per la sua Atm. E del perché, vedi anche con l’ultima arrivata, la M4, ci si sia fermati al limite amministrativo della capitale lombarda senza pensare di fare uno sforzo supplementare e di portare il nuovo metrò fino a Buccinasco e Segrate. In metropoli di dimensioni che sono il triplo o il quadruplo di Milano – Londra, Madrid ma anche Roma – Opera, Segrate, Buccinasco e così via sarebbero quartieri della città come lo sono il Gratosoglio, il Gallaratese o Bruzzano. Per qualcuno, invece, questi Comuni continuano a essere ancora nel 2025 “terra incognita”, lande sconosciute oltre le Colonne d’Ercole dei confini di Milano in cui è meglio non addentrarsi, peggio ancora se a bordo di un tram o di un metrò.»
Per dare risposta a Cerri, i confini di Milano sono quelli che sono stati decisi, evidentemente troppo stretti, e di quelli deve tenere conto. Il problema di fondo è proprio quello e se si deve estendere una linea al di fuori bisogna mettere in gioco altri enti, con le loro risorse economiche, e la questione si complica. Il nodo centrale è banalmente politico: i cittadini fuori Milano non votano a Milano. E perchè, dunque, il sindaco dovrebbe difenderne gli interessi?
Ma se invece quei comuni dell’hinterland fossero stati dei quartieri di Milano, per riprendere l’esempio di Roma o Londra, dove arriverebbe oggi la metropolitana?
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# Lainate e Arese con la M1
Se fossero quartieri di Milano, la rossa avrebbe potuto raggiungere non solo la stazione ferroviaria e centro storico di Rho, ma anche Lainate e Arese, con circa 4 km di tracciato in più in entrambe le ipotesi.
# Settimo Milanese con M1 e M5
Il progetto dell’estensione della linea M1 a ovest si ferma al confine con la Tangenziale Ovest, con il deposito appena oltre a lambire la frazione sud del Comune di Settimo Milanese. Se quest’ultimo fosse stato un quartiere di Milano avrebbe probabilmente avuto una fermata dedicata.
Per la M5 il progetto è invece allo studio per arrivare a Settimo Milanese, in tutto 4 fermate e 4,5 km. Lo Stadio di San Siro è certamente un capolinea importante ma, visti i 20.000 residenti del primo comune dell’hinterland ad ovest dopo Quinto Romano, probabilmente il tracciato sarebbe stato già realizzato.
# Binasco e Rozzano/Opera con la M2
La linea M2 prevedibilmente arriverebbe a Binasco, passando per Rozzano. Qualche anno fa era stato anche sottoscritto un accordo tra Città metropolitana e Comune di Milano per realizzare uno studio di fattibilità, ma al momento rimane un’ipotesi remota del PUMS.
In alternativa almeno fino a Rozzano: oggi arriva il tram 15, primo comune dopo il quartiere di Gratosoglio, per poi spingersi a est fino a Opera.
# M3: Cormano e Paderno Dugnano a nord, Peschiera Borromeo a est
Da Comasina la M3 avrebbe già allungato il servizio a Cormano e Paderno Dugnano. Alla fine del 2020 erano stati stanziati 350mila euro per finanziare lo studio di fattibilità, ma il progetto è probabilmente tramontato con la riqualificazione della tranvia per Limbiate in trasformazione come metrotranvia.
Non sarebbero forse passati 30 anni invano se anche i primi comuni nel sud-est milanese fossero stati quartieri della città. È infatti solo di qualche settimana fa la notizia della conferma di accelerare sull’estensione della M3 di due fermate, a San Donato centro e Peschiera Borromeo. Si sarebbe potuti scendere in alternativa a San Giuliano Milanese.
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# Segrate a est e Gaggiano a ovest con la M4
Pure in questo caso siamo nella prima corona dell’hinterland, quindi di fatto sempre Milano. La M4 finisce a Linate, ma avrebbero potuto già essere aperta fino a Segrate dove è attesa la nuova stazione dell’Alta Velocità. Le due fermate, compresa quella intermedia all’Idroscalo, non le vedremo invece prima di 7 anni.
Identica cosa ad est, dove tutto si ferma al capolinea di San Cristoforo FS e al deposito a Ronchetto sul Naviglio. Oggi avremmo potuto avere almeno una, se non due fermate, a Corsico e Buccinasco.
Si sarebbe potuti arrivare ancora oltre, a Trezzano sul Naviglio, una delle sei ipotesi prese in considerazione da MM. Osservando il continuum urbano addirittura a Gaggiano.
# Cusano Milano/Cinisello con la M5
La M5 sarebbe potuta essere allungata fino a Cinisello Balsamo, sia nella direzione verso Monza, sia servendo Bresso e Cusano Milano con lo sbinamento da Bignami
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FABIO MARCOMIN
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