Sembra una favola. Il sogno della metropolitana rosa di Milano. C’era una volta tanti anni fa: ci sarà il lieto fine?
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Il grande sogno della metropolitana rosa a Milano
# Le prime ipotesi in fase di candidatura per Expo2015

La prima occasione in cui si è iniziato a parlare di linea M6 è stata in fase di candidatura di Milano a Expo2015. Inizialmente era stata concepita come un tratto della futura M5, da Garibaldi a San Siro, poi come sdoppiamento della M1 per decongestionare la linea nei periodi di massimo nella tratta tra Duomo e Pagano. Il tracciato avrebbe dovuto comprendere il ramo della M1 da Bisceglie a Cadorna, come opera essenziale, per poi proseguire lungo il percorso Cadorna-Missori-Ludovica-Ripamonti. Fu stralciata in favore della linea M4, anche questa poi posticipata e conclusa solo nel 2024.
# Il progetto inserito nel PUMS del 2010

Il primo passo verso questo sogno risale all’amministrazione Moratti, quando nel PGT e nel PUMS del 2010 l’Assessore ai Trasporti Carlo Masseroli propose una nuova linea metropolitana, identificata inizialmente con il colore arancione. Il tracciato immaginato con 37 fermate avrebbe dovuto attraversare Milano lungo un asse nord-sud, collegando Rho Fiera a San Donato, passando per quartieri come Quarto Oggiaro, Pagano, Porta Genova, Porta Romana e Ponte Lambro. Un’infrastruttura ambiziosa, pensata per unire la periferia con il centro, rispondendo così alla crescente domanda di mobilità efficiente, paragonabile per numero di stazioni alla M1 e alla M2. L’orizzonte era il 2030, insieme ad altre linee di metropolitane\metrotranvie, ma se tutto va bene quello potrebbe essere l’anno di inizio lavori.
# Il cambio di colore e di percorso nel PUMS del 2015

Con il cambio di amministrazione, arriva anche una nuova visione per la futura linea M6 nel 2015. Durante il mandato di Pisapia, l’Assessore Maran ripensa il progetto e ne cambia il colore da arancione a rosa. Anche il percorso si modifica, pur mantenendo un’idea simile nella parte settentrionale: il capolinea viene ipotizzato a Baranzate, Stephenson o Molino Dorino, con un passaggio centrale attraverso Cadorna e l’interscambio con M2 o M3. Nella parte sud, emergono due alternative: una verso Ripamonti fino a Noverasco, l’altra verso Ponte Lambro passando da Rogoredo. Da quel momento in poi il sogno è ritornato nel cassetto per diversi anni.
# La nuova visione della M6: da sud-est a sud-ovest

Un primo passo concreto verso la realizzazione della sesta linea metropolitana di Milano si è avuto nel 2022, quando il Comune di Milano ottiene 4,5 milioni di euro per uno studio di fattibilità, ridisegnando completamente il tracciato: invece di collegare il nord con il sud, la M6 viene immaginata da sud-est e il sud-ovest della città. Il progetto prevede circa 12 stazioni, partendo da Ponte Lambro fino all’Ospedale San Paolo, con fermate strategiche a Santa Giulia, Zama (interscambio con la futura Circle Line), Piazzale Cuoco, Viale Ortles, Abbiategrasso (M2) e Lodi (M3). Nel frattempo Palazzo Marino ha detto che con la nuova metropolitana intende servire l’asse ovest non coperto dalla futura circle line.
Ma quale sarà la scelta finale?
Leggi anche: M6, il sogno rosa di Milano: le ultime indiscrezioni sul tracciato più probabile
# La sfida tra Comune di Milano e Governo Italiano
Nel mese di ottobre 2024 si attendeva la presentazione pubblica di sei ipotesi di tracciato per servire il sud di Milano, in particolare il Municipio 5 e il Vigentino, tra cui l’estensione della M2 da piazza Abbiategrasso.

Tra queste una delle più papabili, portata avanti da Palazzo Marino, sembra essere un tracciato che vada dalla futura stazione suburbana e della Circle Line di Merlata MIND a Ponte Lambro. Il blog Urbanfile ha provato ad immaginarne il percorso con 26 fermate e interscambi a: Lodi TIBB M3, Piazza Abbiategrasso M2, Frattini M4, Bande Nere M1, Segesta M5, QT8 M1.

Il Governo Italiano vorrebbe riprendere la soluzione pensata per Expo2015 e quindi sbinare la linea M1, per poi scendere con il tracciato lungo via Ripamonti fino a Opera/Locate Triulzi. In quel punto vorrebbe realizzare un hub d’interscambio con la futura stazione AV della linea Milano-Genova.
Leggi anche: M6, i tracciati di Comune e Governo a confronto: vantaggi, svantaggi e quale potrebbe essere il punto di incontro
Continua la lettura con: «Arcipelago M6»: la soluzione per coprire Milano e hinterland estendendo anche le altre linee della metro
FABIO MARCOMIN
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