Il Parco della Luce è stato inaugurato a Milano

Il nuovo parco con installazioni di arte moderna nel "campus urbano" progettato da Renzo Piano

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Credits Enrico Cano - Parco della Luce

In occasione della giornata internazionale della luce, il 16 maggio è stato inaugurato il Parco della Luce. Al suo interno ha aperto anche una collezione permanente dedicata. Scopriamo il nuovo parco nel “campus urbano” progettato da Renzo Piano.

Il Parco della Luce è stato inaugurato a Milano

# Nel “campus urbano” di Renzo Piano inaugurato un parco di 10mila mq

enricocano IG – Monterosa 91

Nel complesso di Monte Rosa 91, rinnovato di recente dal Renzo Piano Building Workshop che l’aveva progettato solo 20 anni fa e che ha visto il trasferimento da Sesto San Giovanni della sede di Coca Cola, è stato inaugurato il Parco della Luce. L’occasione è stata la giornata internazionale della luce, che si celebra dal 2018 ogni anno il 16 maggio. Il parco si estende su una superficie di 10mila mq all’interno del campus urbano in cui è stato trasformato l’edificio, gestito da AXA IM Alts.

# Il Parco della Luce: la grande corte e il bosco integrati con il rinnovato edificio

enricocano IG – Parco Monterosa 91 dall’alto

Nella riqualificazione dell’edificio il rinnovo dell’area verde, con la creazione del Parco della Luce, è stato ideato da AG&P greenscape e punta a ristabilire i corridoi ecologici urbani valorizzando il patrimonio verde esistente e introducendo nuovi elementi naturali per aumentare la biodiversità. Questo crea un ambiente naturale accessibile non solo ai lavoratori dell’edificio, ma anche alla comunità urbana.

La nuova configurazione verde la grande corte e il bosco integrati con il nuovo edificio per uffici e fungere da collegamento tra il complesso e la città, offrendo al contempo un significativo beneficio di welfare aziendale. Nel dettaglio il progetto ha visto il recupero di oltre 93 alberi esistenti, la piantumazione di 42 nuovi alberi, 60 grandi arbusti e 13.800 tra piccoli arbusti e piante perenni. A contribuire nell’allestimento del giardino hanno lavorato Cardex, leader nell’interior design e nel contract, insieme a con Colos e Magis come partner specializzati.

# L’obiettivo è “creare esperienze multisensoriali e benessere diffuso per chi lavora e per tutti i frequentatori del Parco della Luce”

Credits Enrico Cano – Parco della Luce

L’obiettivo è, come spiega Emanuele Bortolotti, Founding Partner di AG&P greenscape, quello di creare esperienze multisensoriali e benessere diffuso per chi lavora in Monte Rosa 91 e per tutti i frequentatori del Parco della Luce, attraverso l’integrazione di elementi naturali come piante, alberi e materiali sostenibili, offrendo una connessione tangibile con la natura, promuovendo la sostenibilità ambientale e sociale e contribuendo così a definire il carattere distintivo di questo parco unico nel suo genere.”

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# Il percorso permanente di opere d’arte site-specific “Prima Luce”

studioloriscecchini IG – The orbital promenade

L’inaugurazione del parco è stata anche l’occasione per un’altra presentazione: ha aperto ai visitatori il percorso permanente di opere d’arte site-specific “Prima Luce”. Il progetto, concepito e curato da Helga Marsala per Artribune Produzioni, è accessibile gratuitamente e si snoda intorno al campus, in particolare nella zona della collina artificiale, tra il Parco della Luce e l’edificio adiacente destinato ad attività professionali e servizi. Le tre opere principali che si possono ammirare sono: Mario Airò («Ottava d’oro, ottava di piombo», 2023), Stefano Arienti Filari di pioppi», 2023) e Loris Cecchini The orbital promenade, chorus of solstices», 2023). 

Le installazioni dialogano strettamente con l’architettura e sono il frutto di una ricerca sviluppata attraverso la collaborazione tra artisti, curatori e i progettisti del Renzo Piano Building Workshop. Il tema della luce è nel cuore del progetto e si pone in simbiosi con quello della natura, creando un contesto ricco e multidisciplinare che spazia tra scienza, estetica, poesia e filosofia. Le opere, espresse attraverso sculture e pitture, creano un percorso luminoso che si sviluppa dagli spazi chiusi del pianterreno fino alla sommità della collina. Il viaggio della luce inizia dalle frequenze artificiali dei LED per culminare nella luce naturale, che penetra all’interno attraverso il soffitto vetrato.

Fonte: Urbanfile Foto: Enrico Cano

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.