La trasformazione dei 7 ex scali ferroviari di Milano: a che punto siamo

Un totale di 1,2 milioni di metri quadrati da rigenerare. Ecco un aggiornamento sullo stacco il punto sui progetti di trasformazione

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Ex scali Milano
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Negli ultimi anni, Milano ha avviato un ambizioso progetto di riqualificazione urbana, focalizzandosi in particolare sulla riqualificazione dei sette ex scali ferroviari. Queste aree per complessivi 1,2 milioni di mq, un tempo dedicate al trasporto merci, sono destinate a diventare nuovi poli di sviluppo urbano, combinando residenze, spazi verdi e servizi. Ecco il punto sui progetti di trasformazione dei 7 ex scali.

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La trasformazione dei 7 ex scali ferroviari di Milano: a che punto siamo

Ex scali Milano

#1 Scalo Romana con il Villaggio Olimpico e il parco sopra la ferrovia

scaloportaromana.com – Nuovo masterplan

Lo Scalo Romana è al centro di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana che trasformerà l’area in un quartiere multifunzionale, integrando spazi residenziali, commerciali, uffici e servizi condivisi. Tra i sette ex scali è l’unico in piena costruzione.

Questi gli interventi previsti:

  • Il Villaggio Olimpico, la cui struttura principale è stata completata, con sei edifici nuovi e due edifici storici restaurati, la Squadra Rialzo e il “Basilico”. Nonostante un incremento dei costi di costruzione di circa 40 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali, COIMA prosegue i lavori, confidando in un supporto governativo per la copertura finanziaria. Durante le Olimpiadi Invernali del 2026 mette a disposizione 1.400 posti letto per gli atleti, mentre a partire dal 2027, ne è prevista la riconversione nel più grande studentato d’Italia con 1.700 posti letto.
  • Il parco. Le opere di bonifica e preparazione per la sua realizzazione sono in corso. Lo sviluppo è in prevalenza al centro, coprendo la ferrovia con una sorta di collinetta, mentre si prevedono percorsi trasversali e longitudinali per mettere in collegamento zone di via Ripamonti, corso Lodi, Symbiosis e Porta Romana ora separata dall’ex scalo. Inizialmente il progetto prevedeva anche la costruzione di una “foresta sospesa”, una passerella verde sopraelevata tra le aree, simbolo di sostenibilità e continuità urbana. Tuttavia, questa parte è stata definitivamente accantonata
  • Uffici e Spazi Commerciali. Nella zona adiacente a piazzale Lodi, è prevista la realizzazione di una nuova piazza su più livelli, circondata da edifici destinati a uffici, negozi e ristoranti. Questo sviluppo mira a creare un vivace centro commerciale e d’affari, facilmente accessibile grazie alla vicinanza alla stazione ferroviaria della Circle Line, prevista per il 2031.

  • Orti Urbani. Il progetto prevede la creazione di orti urbani all’interno del grande parco pubblico di circa 100.000 mq. Questi spazi verdi saranno dedicati alla coltivazione comunitaria, promuovendo l’agricoltura urbana e offrendo ai residenti l’opportunità di partecipare attivamente alla vita del quartiere.

  • Piazza Olimpica. Nel cuore del Villaggio Olimpico, sorgerà la Piazza Olimpica, uno spazio pubblico polifunzionale destinato a diventare da punto di incontro e aggregazione per residenti e visitatori. Durante le Olimpiadi Invernali del 2026, sarà l’unica area accessibile al pubblico.

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#2 Scalo Farini con il campus Brera e la nuova sede Unicredit

Credits: Urbanfile – Masterplan OMA Scalo Farini

Il masterplan per lo sviluppo dello Scalo Farini e di San Cristoforo è stato affidato al team OMA e Laboratorio Permanente, vincitori del concorso “Agenti Climatici”. Questo progetto ambizioso prevede un intervento di rigenerazione urbana che combina sostenibilità ecologica, mobilità innovativa e spazi funzionali per uffici, residenze e attività culturali. Il masterplan include anche una vasta area verde che funge da filtro ecologico, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo al benessere della comunità. Inoltre, sono previsti spazi pubblici e ciclabili, per ridurre il traffico veicolare e promuovere la mobilità sostenibile. Nel giugno 2024, UniCredit ha annunciato l’intenzione di trasferire la sua nuova sede presso lo Scalo Farini, offrendo un premio di 16 milioni di euro per accelerare il processo. Il progetto prevede la creazione di un hub finanziario nell’area, con un campus, integrandosi nel più ampio piano di rigenerazione degli scali ferroviari milanesi.

guastalla scalo farini
Rendering del distaccamento dell’Accademia di Brera

Al momento l’unico vero intervento riguarda la costruzione del nuovo campus dell’Accademia di Brera, recuperando il vecchio complesso ferroviario a forma di “U” presente nell’area. Si prevede il mantenimento della sua architettura originaria, con ampi spazi luminosi e soluzioni energetiche sostenibili. Al suo interno aule, laboratori creativi, gallerie espositive e spazi per la sperimentazione artistica. Il cuore dell’intervento è proprio la commistione tra cultura, natura e architettura contemporanea, con ampie superfici pedonali e un parco lineare, tra i più grandi della città.

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#3 Scalo San Cristoforo: un’ecosistema blu con zone umide collegate al “filtro verde” dello Scalo Farini

Oma – San Cristoforo

Lo Scalo San Cristoforo diventerà la parte “umida” del grande progetto di rigenerazione urbana guidato da OMA e Laboratorio Permanente, connesso allo Scalo Farini. Qui nascerà un “paesaggio blu”, una rete di bacini e aree umide progettate per la depurazione naturale delle acque attraverso fitodepurazione e processi ecosistemici. L’obiettivo è restituire alla città un ecosistema attivo, capace di purificare l’acqua e al contempo creare un habitat per biodiversità urbana, con piante acquatiche, fauna locale e percorsi immersi nella natura.

Oma – Rendering San Cristoforo

Questo parco ecologico fungerà da filtro verde per Milano Sud-Ovest e sarà complementare al grande parco lineare dello Scalo Farini, in un sistema ambientale che risponde alle sfide climatiche e rigenera territorio e paesaggio. 

#4 Scalo Greco Breda con “L’innesto”: il primo quartiere di housing sociale totalmente green d’Italia

Urbanfile – Innesto

A luglio 2024 sono iniziati i primi interventi per dare avvio alla riqualificazione della stazione di Milano Greco Pirelli. Per questa area è stato scelto il progetto “L’Innesto”, che prevede la trasformazione dell’ex scalo Greco-Breda nel primo quartiere di housing sociale totalmente green d’Italia.

barrecaelavarra.it – Innesto economia circolare

Su una superficie complessiva di 6 ettari si prevedono 400 appartamenti per housing sociale, 300 posti letto per studenti, con una suddivisione tra locazioni e vendita agevolata. Circa il 60% dell’area sarà destinato a spazi verdi pubblici, inclusi parchi e orti urbani. Il quartiere sarà a zero emissioni, con soluzioni per l’efficienza energetica, l’uso di energie rinnovabili e una gestione sostenibile delle risorse. La mobilità sostenibile sarà incentivata con infrastrutture ciclopedonali, colonnine per veicoli elettrici e car sharing. L’intervento mira anche a migliorare l’accessibilità e a integrare il quartiere con le zone circostanti, promuovendo inclusione sociale e qualità della vita urbana.

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#5 Scalo Lambrate con le tre piazze di Lambrate Streaming

Credits Comune di Milano – Rendering Lambrate

Il progetto “Lambrate Streaming” per la riqualificazione dello Scalo Lambrate prevede la creazione di un maxi-parco pubblico di circa 41.500 mq, arricchito da 900 alberi e aree attrezzate per lo sport. Oltre al parco, sorgeranno residenze a prezzi accessibili destinate principalmente a giovani coppie e studenti, con una superficie complessiva di oltre 19.000 mq, pari a circa 307 alloggi. Il masterplan prevede anche la realizzazione di un sistema di tre piazze collegate tra loro, inclusi frutteti, orti didattici e di comunità, aree ricreative attrezzate, campi giochi e sportivi per adulti e bambini, e aree cani. Il muro del rilevato ferroviario verrà riqualificato con un allestimento artistico che si configurerà come una “quinta urbana” incisa di poesie e versi legati ai temi del treno e del viaggio.

A maggio 2024, in via Gaetano Crespi 28, adiacente all’ex scalo, è stato demolito un vecchio edificio industriale per fare spazio a nuove costruzioni residenziali, segnando l’inizio della trasformazione dell’area. La fine dei lavori, inizialmente prevista tra il 2026 e il 2027, non è stata ancora ufficializzata, dato che il cantiere vero e proprio deve essere avviato.

Veniamo infine a quelli di cui non si conosce lo sviluppo futuro.

#6 Scalo Rogoredo con edilizia sociale e parco lineare

Scalo Rogoredo

Il progetto di riqualificazione dell’ex Scalo Merci di Rogoredo rappresenta una delle trasformazioni più significative nel sud di Milano. L’area di circa 21.000 mq, precedentemente adibita a scalo ferroviario, sarà trasformata in un quartiere residenziale e commerciale moderno, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla qualità della vita. Il Piano Attuativo approvato dal Comune di Milano all’inizio del 2024 prevede la costruzione di alloggi a prezzi accessibili, in via esclusiva Edilizia Residenziale Sociale (ERS), spazi pubblici e servizi per la comunità

Piano attuativo Rogoredo

L’integrazione con il contesto urbano sarà totale, con ampie zone verdi e un parco lineare che attraverserà l’intera area. Al momento, dopo le demolizioni degli edifici nel 2021, non sono disponibili aggiornamenti sulla prosecuzione del progetto.

#7 Scalo Porta Genova ancora in attesa di un progetto

Urbanfile – Magazzini Porta Genova

La stazione di Porta Genova è destinata alla dismissione entro il 2027. Tuttavia, con l’introduzione della nuova linea S19, che effettuerà le stesse fermate della S9 nella tratta da Albairate a Porta Romana FS, i treni dovrebbero smettere di fermarsi a Porta Genova già dall’inizio del 2026, proseguendo invece verso Rogoredo. Questo cambiamento anticipa la chiusura operativa della stazione, facilitando il processo di riqualificazione dell’area.

Agroscalo 2020
Agroscalo 2020

Ad oggi però non ci sono novità sul suo futuro. In passato erano stati avanzati dei progetti di rigenerazione come Agroscalo, pensato per integrare l’agricoltura urbana con il recupero degli spazi dismessi, ma nessuno di questi è mai stato confermato.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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