Il super-grattacielo e altre 5 idee per la nuova Centrale di Milano

5 idee (utili) per rivoluzionare l'aspetto della Stazione Centrale

2

Nel cuore pulsante di Milano, la Stazione Centrale è uno dei più grandi e iconici monumenti della città. Costruita negli anni ’30, questa struttura rappresenta un esempio straordinario di architettura e storia. Tuttavia, pochi sanno che la sua storia avrebbe potuto essere molto diversa. Ecco 5 idee per trasformare l’aspetto della Stazione Centrale.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Il super-grattacielo e altre 5 idee per la nuova Centrale di Milano

# Il progetto (abbandonato) per un grattacielo in Centrale

il progetto del 1953

Nel 1953, infatti, fu proposto un progetto radicale e ambizioso: un grattacielo accanto alla stazione. Un edificio di 160 metri, destinato a superare in altezza la Madonnina del Duomo e a cambiare lo skyline milanese.

Sebbene il progetto non si sia mai concretizzato a causa di difficoltà economiche e dell’apertura della Stazione di Porta Garibaldi, l’idea di un radicale rinnovo della zona resta una fonte d’ispirazione.

Oggi possiamo riflettere su come la Stazione Centrale potrebbe essere trasformata, integrando la sua storicità con le esigenze della Milano moderna. Ecco cinque proposte innovative per il suo futuro.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

5 idee per rinnovare l’aspetto della Stazione Centrale

#1 Parcheggi sotterranei ispirati a CityLife

Uno dei problemi principali della zona è la carenza di parcheggi. Una soluzione sarebbe la creazione di silos sotterranei, simili a quelli di CityLife. L’ingresso al parcheggio potrebbe avvenire tramite un tunnel interrato che inizia all’incrocio tra Via Vittor Pisani e Piazza Duca d’Aosta, un punto strategico per gestire il traffico e ridurre il congestionamento della superficie.

Questi parcheggi custoditi potrebbero servire i pendolari, i visitatori e i turisti. Le aziende locali potrebbero affittare posti per i propri dipendenti, mentre i milanesi avrebbero la possibilità di parcheggiare lì e proseguire il loro viaggio in metropolitana. Questa soluzione, oltre a migliorare la logistica urbana, potrebbe rappresentare un tentativo di Milano di sperimentare nuove tecnologie, come i tunnel di trasporto sotterraneo progettati da Elon Musk, creando corsie dedicate per un accesso più veloce al parcheggio.

Un’altra evoluzione futura potrebbe prevedere lo sviluppo di questi tunnel fino a Corso Buenos Aires, rendendoli una prima rete di trasporto sotterraneo utile per alleviare il traffico su strada e connettere la Stazione Centrale. Una simile infrastruttura, una volta dimostratasi efficace, potrebbe essere sviluppata ulteriormente anche per raggiungere gli aeroporti. Immaginate un tunnel Centrale-Malpensa percorribile sia via metro che auto.

#2 Una piazza vivace con un mercato permanente

Piazza Duca d’Aosta, un crocevia fondamentale di Milano, spesso appare spoglia e poco accogliente. Trasformarla in un vivace mercato permanente potrebbe migliorare notevolmente l’area. Ispirato ai mercatini natalizi del Duomo, questo spazio potrebbe ospitare bancarelle gastronomiche e artigianali, con una collaborazione con realtà come Eataly. Un mercato simile offrirebbe un’attrazione turistica e un nuovo punto di incontro per i milanesi.

Il Mercato Centrale, attualmente situato accanto alla stazione, potrebbe espandersi all’aperto e integrarsi in questa nuova piazza, creando un ambiente unico che fonde la tradizione del cibo con la modernità di Milano. La presenza di bancarelle, eventi e spettacoli dal vivo porterebbe colore e vivacità, rendendo la zona più accogliente e affollata, attirando turisti e incentivando il commercio.

#3 Monumenti e info-point per valorizzare il turismo

La Stazione Centrale è il primo punto di contatto per molti turisti diretti al Nord Italia e all’Italia in generale. Per migliorare questa esperienza, si potrebbero costruire strutture che richiamano i monumenti delle principali città italiane, fungendo da info-point avanzati. Piccole riproduzioni del Colosseo, della Torre di Pisa o di altri simboli culturali potrebbero servire da attrazioni turistiche e luoghi informativi.

Inoltre, per celebrare la cultura milanese e accogliere i visitatori, si potrebbe installare un monumento interattivo in Piazza Duca d’Aosta, come una grande scultura dedicata ai “Promessi Sposi” o al vocabolario milanese di Francesco Cherubini, arricchita da tecnologia. Questa scultura potrebbe essere dotata di schermi touch e intelligenza artificiale, fungendo da info-point per i turisti. Un progetto di questo tipo non solo renderebbe la piazza un punto di riferimento culturale, ma sarebbe anche un esempio della vocazione futuristica di Milano.

Questo infopoint interattivo potrebbe rispondere a domande in tempo reale, offrendo informazioni turistiche e storiche sulla città e le sue attrazioni, stimolando i visitatori a esplorare Milano e altre destinazioni in Italia. Se il progetto dimostrasse il suo valore, potrebbe essere esteso ad altri punti turistici della città, creando una rete di accesso alla cultura e alle informazioni.

#4 Un eliporto da e per la Stazione Centrale

Un’idea forse meno convenzionale, ma potenzialmente intrigante, potrebbe essere quella di trasformare parte della Stazione Centrale in un piccolo aeroporto per elicotteri. Le piattaforme di decollo e atterraggio potrebbero essere posizionate su estensioni dell’edificio o addirittura in Piazza Duca d’Aosta, creando un collegamento rapido e esclusivo per la città.

Sebbene l’uso di elicotteri possa sembrare riservato ai pochi, un’infrastruttura di questo tipo potrebbe comunque generare entrate significative attraverso l’affitto delle piattaforme a privati facoltosi. Questi ricavi potrebbero essere reinvestiti in progetti di riqualificazione urbana o in iniziative di utilità pubblica. Un’altra possibilità è che l’eliporto possa essere impiegato per scopi pubblici, come il trasporto di emergenza per le forze dell’ordine o il pronto soccorso.

#5 L’occhio di Milano: una ruota panoramica davanti alla Stazione

Un’ulteriore proposta per trasformare l’area della Stazione Centrale è l’installazione di una ruota panoramica proprio di fronte alla stazione. Questo progetto ambizioso non solo attrarrebbe turisti da tutta la città, ma potrebbe diventare un simbolo iconico della Milano contemporanea. La ruota panoramica, alta e moderna, offrirebbe una vista a 360 gradi sulla città, permettendo ai visitatori di ammirare il suo skyline, i principali monumenti e le zone più affascinanti da una prospettiva unica.

In aggiunta all’aspetto scenografico, la ruota potrebbe integrare tecnologie avanzate, come la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale, per arricchire l’esperienza dei passeggeri. I vetri delle cabine potrebbero essere equipaggiati con sensori interattivi che, al tocco, mostrerebbero informazioni dettagliate sugli edifici visibili, dalla loro storia alla funzione attuale. Immaginate di trovarvi in cima alla ruota, mentre osservate il Duomo, e di poter cliccare sul vetro per ricevere curiosità o dettagli storici su di esso, o scoprire di più sulla zona di Porta Nuova o sul parco Sempione.

Un’attrazione di questo tipo potrebbe anche servire come strumento educativo e culturale, promuovendo la storia e la bellezza di Milano in modo interattivo e coinvolgente.

Continua la lettura con: La stanza segreta della Centrale: la Sala del Re

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteMetro no limits: il futuro più visionario della metropolitana di Milano
Articolo successivoMontel, «le terme da fiaba di Milano»: la nuova data di inaugurazione
Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

2 COMMENTI

  1. Io non la toccherei.
    Ogni intervento deturpa la sua natura.
    Nel tempo la sua originalità sono certa sarà sempre più apprezzata.
    Certe strutture non si toccano?!

  2. Che tristezza! Convertire Milano in un altra città parco giochi. Questa mondiale tendenza sta’ distruggendo il carattere intrinseco di ogni città. Questi progetti rivelano solo la scarsità creativa dei loro ideatori. Che tristezza

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome