In Olanda il tunnel stradale costruito in un weekend: le 7+1 grandi opere che si dovrebbero costruire in poco tempo a Milano

Cosa potremmo fare a Milano imitando Cina o Olanda?

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In Olanda 70 metri di tunnel costruiti in un weekend, Milano dovrebbe prendere esempio? Cosa si dovrebbe fare in tempo record?

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In Olanda il tunnel stradale costruito in un weekend: le 7+1 grandi opere che si dovrebbero costruire in poco tempo a Milano

# Cina e Olanda, i due esempi per Milano

Lavori stazione Cina

L’esempio più impressionante arriva dalla Cina, dove in sole 9 ore è stata costruita una stazione ferroviaria, grazie a un team di 1.500 operai specializzati e all’utilizzo di prefabbricati modulari.

Ma l’Europa, forse più alla nostra portata, non è da meno: in Olanda, un tunnel situato sotto l’autostrada, di 70 metri e 3.600 tonnellate, pensato per permettere agli animali di attraversare in sicurezza (e senza interrompere il traffico), è stato costruito in un solo weekend.

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Cosa si potrebbe e dovrebbe fare a Milano imitando Cina e Olanda?

#1 Tunnel di attraversamento rapido per auto

Le principali arterie di Milano, come Corso Buenos Aires, Viale Certosa e Corso Sempione, sono spesso congestionate dal traffico, creando problemi per la mobilità urbana. In queste zone ad alta densità, la creazione di tunnel, simili a quelli realizzati in Olanda, ma pensati per le auto potrebbe risolvere in modo rapido ed efficace il problema.

Mobilitando un gran numero di operatori e utilizzando il meglio della tecnologia di costruzione, questi tunnel potrebbero essere completati in pochi giorni, garantendo un flusso continuo di traffico senza interrompere la vita cittadina.

Questa soluzione permetterebbe di alleggerire le vie principali, riducendo il traffico superficiale e migliorando la qualità dell’aria, poiché le auto si sposterebbero sotto il livello stradale. Inoltre, i tunnel potrebbero essere progettati per essere ecologici, con un’illuminazione a LED a basso consumo e sistemi di ventilazione avanzati, integrandosi perfettamente nell’ambiente urbano e contribuendo a un trasporto più sostenibile.

#2 Parcheggi multipiano prefabbricati

Aree come Porta Romana e Isola, ma in realtà tutta la città, soffrono di una cronica mancanza di parcheggi, una problematica che aumenta il traffico urbano poiché aumenta il tempo trascorso su strada da parte degli automobilisti intenti a cercare un posto dove parcheggiare.

Utilizzando il metodo prefabbricato cinese, Milano potrebbe creare, in un solo weekend, strutture leggere e semi-interrate, in grado di ospitare centinaia di auto senza impattare sulla mobilità cittadina. Questi parcheggi multipiano, realizzati per lo più sotto terra, si integrerebbero in modo discreto nel contesto urbano, risolvendo rapidamente il problema della sosta nelle aree critiche senza compromettere l’estetica della città.

Strutture simili potrebbero prevedere anche spazi dedicati ai veicoli elettrici, con stazioni di ricarica integrata, contribuendo alla promozione della mobilità sostenibile.

#3 Complesso residenziale comunale a Greco

Complesso residenziale in via De Cristoforis

Con l’aumento del caro-affitti, Milano sta affrontando un’emergenza abitativa che richiede soluzioni rapide e pratiche. Una proposta potrebbe essere la costruzione di un complesso residenziale comunale nell’area di Greco, una zona ben collegata e in fase di riqualificazione. Grazie all’adozione di tecnologie modulari e a un’efficiente organizzazione del cantiere, questo progetto comunale potrebbe essere realizzato in tempi record.

La vendita delle abitazioni al solo costo di costruzione renderebbe questi alloggi economicamente accessibili per le fasce di popolazione più colpite dall’aumento dei prezzi. Gli edifici potrebbero essere dotati di impianti di domotica per l’efficienza energetica e spazi comunitari come aree verdi, orti urbani e spazi di coworking. Questo intervento risponderebbe immediatamente alla necessità di case a prezzi accessibili, promuovendo al contempo un’idea di abitare sostenibile e inclusivo.

# 4 Il nuovo San Siro

Il futuro dello stadio San Siro è da tempo al centro di un vivace dibattito con molte proposte, che variano dalla riqualificazione, all’abbattimento e alla ricostruzione. La costruzione rapida potrebbe essere la chiave per trasformare questa struttura iconica senza grandi disagi per tifosi e cittadini.

Utilizzando un modus operandi simile a quello olandese e a quello cinese, Milano potrebbe realizzare un nuovo stadio nel quartiere di San Siro in tempi brevi, integrando spazi multifunzionali. Lo stadio potrebbe ospitare non solo eventi sportivi, ma anche spettacoli, fiere, negozi, ristoranti e spazi per attività culturali. Con tecnologie eco-compatibili come la raccolta delle acque piovane e pannelli solari, il nuovo stadio non solo sarebbe un centro sportivo all’avanguardia, ma anche un simbolo di sostenibilità e innovazione per la città.

#5 Ristrutturazione e riqualificazione di spazi pubblici in 24 Ore

Milano potrebbe lanciare un’iniziativa di riqualificazione rapida, mobilitando squadre di operai e volontari per trasformare parchi e spazi pubblici in sole 24 ore. Divisi in gruppi specializzati per pulizia, decorazione e costruzione di aree ludiche, queste squadre potrebbero intervenire in quartieri che necessitano di maggiore cura e attenzione.

Questo progetto migliorerebbe la qualità della vita e promuoverebbe un forte senso di comunità. Ogni intervento potrebbe includere l’installazione di opere, spazi per eventi culturali e aree di gioco per bambini, che renderebbero i parchi più vivibili e attraenti per residenti e turisti.

#6 Circle Line Metropolitana per l’Hinterland

L’introduzione di una Circle Line metropolitana che colleghi l’hinterland milanese con la città, integrandosi con i mezzi già esistenti, rappresenterebbe una soluzione infrastrutturale strategica per migliorare la mobilità. Il modello di costruzione ultra-rapida cinese potrebbe essere adattato per Milano, riducendo notevolmente i tempi di realizzazione delle stazioni.

Le fermate della Circle Line potrebbero essere progettate con temi unici legati alla storia e alla cultura locale, offrendo un’esperienza distintiva per i pendolari. La Circle Line migliorerebbe la connettività tra le aree metropolitane e la città, riducendo l’inquinamento e incentivando l’uso di mezzi pubblici sostenibili. Le stazioni potrebbero anche includere servizi come parcheggi per biciclette e postazioni di bike-sharing, favorendo una mobilità integrata e sostenibile.

#7 Ristrutturazione lampo delle scuole

Molte scuole milanesi necessitano di interventi di manutenzione, ma spesso i lavori vengono rinviati per motivi logistici. Ispirandosi alla rapidità dei progetti cinesi, Milano potrebbe implementare un programma di “Ristrutturazione Lampo” durante le vacanze scolastiche.

Con squadre ben coordinate e l’utilizzo di materiali prefabbricati, le scuole potrebbero subire lavori di ristrutturazione come la riqualificazione energetica, il rinnovo di aule e bagni, e la messa in sicurezza degli edifici in una o due settimane. Questo approccio rapido permetterebbe agli studenti di beneficiare di strutture moderne e sicure senza perdere giorni di lezione.

#7+1 Centri polifunzionali modulari per i quartieri periferici

Le periferie di Milano necessitano di spazi di aggregazione e servizi che possano migliorare la qualità della vita dei residenti. Con una mobilitazione stile cinese e un approccio come quello olandese, la città potrebbe costruire centri polifunzionali modulari in quartieri come Quarto Oggiaro o Barona, realizzando le strutture in pochi giorni anche grazie all’utilizzo di moduli prefabbricati.

Questi centri potrebbero ospitare attività sportive, laboratori didattici, biblioteche e zone coworking, diventando un punto di riferimento per la comunità. L’integrazione con le aree verdi renderebbe questi centri un’opportunità per promuovere la socializzazione, l’attività fisica e l’impegno civico, trasformando i quartieri periferici in spazi vitali e attrattivi.

Continua la lettura con: La Milano del futuro sarà «decentrata»: area C per turisti e periferie al centro? I quartieri su cui scommettere

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

1 COMMENTO

  1. Il vero problema è il sindaco, che da tempo non si interessa più della città, e la sua giunte che più retrograda non si può.

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