La «CityLife di periferia»: il quartiere delle Olimpiadi a Milano

Tra progetti e idee visionarie, come le Olimpiadi potrebbero fare da trampolino di lancio per il quartiere

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Credits: ideogram.ai

Il quartiere Santa Giulia, ex area industriale, ambisce a conquistare un posto nella lista delle zone che, come CityLife, rendono Milano una città d’avanguardia. L’occasione ghiotta sono le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026

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La «CityLife di periferia»: il quartiere delle Olimpiadi a Milano

# Il quartiere dei Giochi Olimpici

Credits: amat-mi.it

Per Santa Giulia le Olimpiadi sono una grande opportunità, ma anche un rischio. Il quartiere è al centro di un radicale processo di riqualificazione proprio in vista dei Giochi Olimpici e si candida a essere il luogo dove avranno luogo appuntamenti culturali e di intrattenimento collegati con la manifestazione. Non bisogna però limitarsi a vedere Santa Giulia solo come il quartiere “usa e getta” delle Olimpiadi. Come potrebbero le Olimpiadi diventare un volano per il quartiere, come è successo con Expo a Milano?

# Le Olimpiadi come trampolino di lancio per il quartiere

MCA_Milano Santa Giulia_birds-eye view_Visual by MCA VIsual

A partire dalla competizione sportiva, in tutta l’area potrebbero sorgere centri avanzati che sfruttino tecnologie d’avanguardia per il monitoraggio delle prestazioni fisiche. Certo, si partirebbe con gli atleti delle Olimpiadi, ma ai residenti (e a tutti i cittadini di Milano) rimarrebbero in eredità strutture para-sanitarie di altissimo livello.

Anche le palestre, i campi da gioco e i centri fitness, costruiti per la competizione del 2026, potrebbero essere dotati di sensori intelligenti e realtà aumentata, per offrire feedback in tempo reale agli atleti. Certo, queste strutture potrebbero non essere immediatamente utili per i cittadini, ma chi dice che, con simili innovazioni, gli atleti di tutto il mondo non possano scegliere Santa Giulia per allenarsi?

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Il cuore pulsante della rinascita di Santa Giulia sarà il PalaItalia. Fortunatamente, non sarà progettato solo come arena per gli eventi olimpici, ma come struttura permanente che possa ospitare una varietà di discipline. Con il Pala Italia, connesso ai centri sportivi intelligenti, forse Santa Giulia potrebbe persino competere con San Siro.

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# Dopo le Olimpiadi: We Are MSG, una comunità viva

Credits: primochef.it

Un altro elemento chiave della trasformazione di Santa Giulia è il progetto We Are MSG, che, attraverso un programma biennale di eventi e iniziative, mira a generare coesione sociale attorno al quartiere.

Il progetto è interessante proprio perché parte dalle Olimpiadi per costruire una nuova identità. Iniziative di valore che potrebbero essere implementate includono:

  • Museo dello Sport e dell’Industria: il retaggio industriale del quartiere sarebbe rivalutato attraverso un Museo dello Sport e dell’Industria, un centro culturale immersivo, magari con stanze che simulino le competizioni del passato. Questo luogo potrebbe anche ospitare mostre temporanee in occasione delle Olimpiadi, aggiungendo valore alla zona.
  • Laboratori urbani di intelligenza artificiale: questo polo tecnologico avanzato potrebbe ospitare una serie di laboratori, aperti a residenti e cittadini di Milano, dedicati alla sperimentazione con l’intelligenza artificiale. Gli studenti, i ricercatori e gli appassionati potrebbero lavorare insieme su progetti IA per risolvere problemi quotidiani. Le potenzialità per la nascita di start-up legate all’idea di smart city sarebbero molto ampie.
  • Villaggio culinario multiculturale: insieme all’avanguardia tecnologica e all’ipotesi di atleti da tutto il mondo, non può mancare l’idea di uno spazio dedicato alle nuove esperienze gastronomiche. Il progetto potrebbe svilupparsi in collaborazione con le comunità straniere già presenti sul territorio e, soprattutto, in base alla provenienza degli atleti internazionali che potrebbero scegliere Santa Giulia per allenarsi. Da qui, potrebbe nascere un mercato multietnico con laboratori di cucina, showcooking e degustazioni, un’area ancora poco sviluppata a Milano.

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# Il trasporto merci del futuro: medicine via drone?

Credits: trasportivirdo.it

Una rivoluzione urbana non è tale se non pensa anche ai trasporti. A Santa Giulia si potrebbe sperimentare (per la prima volta a Milano) un sistema di droni per il trasporto leggero.

I droni, alimentati da energia solare e dotati di intelligenza artificiale, potrebbero trasportare piccole merci, come medicinali e integratori, o documenti come esiti di analisi mediche. L’utilizzo dei droni ridurrebbe la necessità di veicoli tradizionali, migliorando l’efficienza logistica e contribuendo alla sostenibilità urbana.

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Santa Giulia è pronta a rinascere come zona di avanguardia tecnologica, sportiva e culturale. Con il progetto We Are MSG e le innovazioni in ambito trasportistico, sportivo e gastronomico, il quartiere potrebbe diventare un modello internazionale di innovazione urbanistica, contribuendo a proiettare Milano come esempio europeo di città all’avanguardia.

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MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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