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La Milano del futuro sarà «decentrata»: area C per turisti e periferie al centro? I quartieri su cui scommettere
# Il centro sarà off limits per i milanesi?
Immaginiamo come potrebbe essere Milano in un futuro più o meno prossimo: il centro storico sarà dedicato esclusivamente ai turisti. Si tratta di una tendenza ormai in atto: le zone attorno a Piazza Duomo, Monte Napoleone, Brera, fino alla Darsena saranno ormai riservati ai visitatori italiani e stranieri. Non solo quindi abitazioni ad affitto breve, che già spadroneggiano nei quartieri più turistici. Ma ormai ogni tipo di servizio sarà a loro misura. E i milanesi? Con le nuove norme delle ZTL sarà per loro di fatto impedito l’accesso o la circolazione. A meno di sborsare cifre da capogiro.
Concentrare i turisti nelle aree centrali risponderà anche alla logica della sicurezza: saranno come in un fortino dove non ci sarà scampo per la criminalità. Anche questa sarà sempre più prerogativa dei residenti.
Dove andranno a finire allora i milanesi? Anche in questo caso la tendenza sembra tracciata. Anche per motivi economici, la vita sociale, le occasioni culturali e le attività quotidiane si dovranno trasferire sempre più nelle periferie, che saranno completamente trasformate per rispondere a queste nuove esigenze. Questi saranno i 5+1 quartieri che rispecchieranno la nuova Milano decentralizzata.
#1 Porto di mare: oasi di natura e innovazione
Porto di Mare potrebbe diventare il cuore verde della nuova Milano. Quest’area, che oggi sta venendo recuperata anche grazie ai vasti spazi e ai costi contenuti, può trasformarsi in un’oasi ecologica con serre verticali e strutture agricole avanzate in grado di rendere il quartiere autosufficiente dal punto di vista alimentare. Qui, i cittadini si potranno incontrare per piantare, raccogliere e condividere prodotti biologici, promuovendo uno stile di vita sostenibile.
Il punto di ritrovo del quartiere sarà il “Radici Urbane”, una caffetteria eco-sostenibile con pareti di vetro che mostrano piante e ortaggi coltivati localmente. Offre infusi, succhi e spuntini freschi, dove i residenti possono rilassarsi dopo una giornata al parco. Radici Urbane ospita anche eventi stagionali dedicati alla natura e all’innovazione, come mercati di prodotti a chilometro zero e incontri su tecnologie verdi, promuovendo uno stile di vita a impatto zero.
#2 Bovisa: la nuova capitale del design e della cultura post-industriale
Bovisa, storico quartiere industriale, già oggi è un centro di design e creatività. I vecchi gasometri potrebbero diventare sale espositive e un museo di archeologia industriale potrà essere un omaggio al passato che attira artisti e giovani creativi. Il quartiere rappresenta il luogo ideale per workshop, installazioni artistiche e un possibile festival annuale dedicato al design e al cinema indipendente.
L'”Officina Sonora” sarà il centro della vita sociale di quartiere, un club-bar all’interno di un ex-gasometro, con birre artigianali locali e concerti dal vivo. Con arredi industriali e spazi per installazioni temporanee, sarà il punto di riferimento per i creativi. Ogni settimana, Officina Sonora organizzerà serate a tema dove diversi studi di design presentano progetti sperimentali, rendendo Bovisa un vero laboratorio di idee all’avanguardia.
#3 Lambrate: distretto autonomo e artistico
Lambrate potrà essere un quartiere alternativo, culturalmente indipendente e autogestito. Spazi d’arte, fab-lab e mercati biologici popoleranno il quartiere, creando una comunità di artisti e residenti che sperimentano nuovi modi di vivere e lavorare.
Sarà “La Tana del Rosso” il logo di ritrovo principale per Lambrate: una caffetteria e spazio culturale con eventi di improvvisazione artistica, concerti e arredamenti eclettici. Un cortile condiviso accoglierà artisti di strada e laboratori creativi, rendendolo un luogo d’incontro unico per giovani creativi. Lambrate sarà il fulcro delle sperimentazioni sociali, dove periodicamente si organizzano fiere dell’artigianato e laboratori di autoproduzione che rafforzano la sua identità alternativa.
#4 Bicocca: polo tecnologico e centro culturale
Bicocca si sta imponendo come nuovo cuore tecnologico e culturale della città, con università, teatri e centri di ricerca avanzata. Collaborazioni con il campus della Bicocca fanno del quartiere un centro di innovazione, con la possibilità di organizzare eventi come il Festival Internazionale della Tecnologia che potrebbero attirare esperti da tutto il mondo.
Quale locale meglio del “Qubit Café” per fare aggregazione a Bicocca? Sarà un locale futuristico con tavoli interattivi e spazi per realtà aumentata, dove residenti e visitatori possono assistere a presentazioni e workshop su temi di innovazione e IA. Il quartiere ospita anche un’area per esperimenti scientifici aperti al pubblico, rendendo Bicocca il luogo dove tecnologia e cultura si incontrano e si fondono in un contesto dinamico e internazionale.
#5 Comasina: distretto di innovazione sociale
Comasina è nato come laboratorio di innovazione sociale. Questo quartiere ospita abitazioni gestite da cooperative e spazi comuni arricchiti da opere d’arte. Mercati agricoli e festival di quartiere rafforzeranno il senso di comunità, trasformando Comasina in un esempio di vita sociale partecipativa.
Gli abitanti di Comasina non potranno non frequentare “La Piazza Viva”, un bar-caffetteria dove i residenti possono organizzare attività collettive, come laboratori e corsi. Punto di ritrovo per le famiglie e i giovani, è progettato per promuovere il senso di appartenenza. La Piazza Viva diventa il cuore della vita sociale di Comasina, con un’agenda di eventi comunitari che include cineforum, mercati dell’usato e serate di giochi da tavolo, riunendo generazioni diverse.
#5+1 Lorenteggio: villaggio urbano del benessere
Lorenteggio potrà affermarsi come quartiere dedicato al benessere fisico e mentale, con parchi yoga, centri benessere e piste ciclabili. Gli spazi pubblici sono già arricchiti da murales e sculture che riflettono la creatività della zona, creando un ambiente rigenerante per chi cerca uno stile di vita equilibrato.
A Lorenteggio sarà “L’Erboristeria Urbana” il centro della socialità: un locale che unisce benessere e socialità, con succhi freschi, infusi e cibi salutari. Accanto al bar, uno spazio espositivo per artisti locali arricchisce l’esperienza, riflettendo l’anima artistica e rilassata del quartiere. Durante il fine settimana, L’Erboristeria Urbana offre lezioni gratuite di yoga e mindfulness, rendendo Lorenteggio un quartiere dedicato alla salute e alla crescita personale.
Continua la lettura con: Il fascino discreto della periferia di Milano
MATTEO RESPINTI
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Turisti? Per vedere cosa? Il duomo e lo scempio fatto negli anni con demolizioni per lasciare spazio a palazzi orrendi?
Milano è la seconda città d’Italia per numero di siti culturali.
Continui ad auto-definirsi da solo con certe risposte.
Dove sarebbe le tende del rosso a Lambrate?
Dove sarebbe la tana del rosso a Lambrate?
Ma che ca..ta pazzesca!
Il centro riserva indiana per turisti? E chi/come li serve? E fa i pebdolare da Rho?
L’estensre ha bevut troppo!
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