La proposta di trasformare gli orrendi torrini della M4 in opere d’arte

Dei mostri architettonici che presto potrebbero diventare delle opere di street art. Ecco la proposta e le novità sulle "stazioni dell'arte"

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Maps - Torrino Repetti M4

Le proteste per la loro vicinanza alla abitazioni e per l’estetica da cantiere si erano sollevate poco dopo la loro edificazione in superficie lungo il percorso della nuova metropolitana. Presto però potrebbero diventare le opere d’arte. Vediamo la proposta.

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La proposta di trasformare gli orrendi torrini della M4 in opere d’arte

# “Sono dei mostri architettonici”

Credits milanipost- Torrette areazione in fase di costruzione nel 2021

Nell’estate del 2021 lavoratori e residenti tra la zona di via Foppa e Sant’Ambrogio avevano espresso la loro disapprovazione: Sono dei mostri architettonici. “Io vivo in via Foppa 58. Quando mi affaccio, posso abbracciare il torrino“. O ancora una residente di via Foppa 25: “Il torrino dista 4,65 metri dal mio salotto“. Stiamo parlando delle torrette di areazione lungo la linea M4, le stesse presenti anche su M5, rese obbligatorie da una norma tecnica adottata anni fa da Regione Lombardia. Alte 6 metri, servono per il prelievo di aria per gli impianti di ventilazione meccanica e sono necessari per le stazioni metropolitane.

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# La proposta di trasformare le torrette in opere d’arte

Maps – Torrino Repetti M4

Sono 15 le torrette per la M4, realizzate in cemento e simili a grossi comignoli: sono proprio un pugno in un occhio, davvero orrende. Alcune sono stati ricoperte con il verde, anche se in diversi casi le piante rampicanti si sono seccate e sono morte prematuramente, in mattonelle o altro rivestimento, come in San Babila, o dipinti. 

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Purtroppo non sono state fatte scelte migliori a livello estetico, come le prime proposte di design per la M4, e nemmeno soluzioni come a Brescia dove le torrette sono state inglobate nel corpo ascensore. Per questo motivo è arriva la proposta di trasformarle in un arredo urbano di qualità attraverso un’operazione di street art.

# L’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi appoggia l’iniziativa 

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

Il Comune di Milano, tramite L’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, è favorevole al progetto: “Milano, prima città in Italia ad avere una direzione arte pubblica dedicata in questi anni si è distinta per la capacità di coinvolgere artisti emergenti e talenti affermati per una nuova interpretazione di muri, piazze, caseggiati. Sarebbe bellissimo che anche i muri dei torrini in corrispondenza delle nuove fermate M4 potessero diventare luoghi destinati alla creatività”. Anche il Presidente di M4 Spa, Alessandro Lamberti, è d’accordo: “Per i torrini stiamo pensando non al classico rivestimento con il verde, che pure resta valido, ma appunto ad iniziative artistiche, o coinvolgendo anche sponsor”.

# Nuove stazioni artistiche nel 2025 con il bando Arte4

Credits Urbanfile -Installazione d’arte-a Tricolore

Il Presidente di M4 SPA anticipa inoltre l’intenzione di dare un nuovo impulso al progetto Arte4, che al momento ha coinvolto solo la stazione di Tricolore. L’obiettivo del bando è quello di realizzare installazioni artistiche nelle stazioni metropolitane della linea M4, sulla scia di quanto fatto ad esempio a Napoli dove sono presenti oltre 250 opere site-specific installate nelle stazioni dell’Arte della Linea 1. Non si tratta di un progetto di tale portata ma comunque degno di nota: “Cercheremo di trovare il miglior modo dal punto di vista legale e dal punto di vista economico finanziario per fare in modo che in tutte le stazioni, o dove sarà possibile, sia possibile prevedere installazioni artistiche”

I progetti potrebbero essere realizzati già nel 2025: “Speriamo che ci sia interessa da parte di artisti nazionali e internazionali. Ci sono stazioni più iconiche che si prestano meglio e altre che hanno forse meno appeal per gli artisti. Dipenderà dal piano di lavoro che faremo. Ma non ha senso lasciare le stazioni così come sono” spiega Lamberti.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Ovviamente gli artisti dovranno lavorare gratis, come già richiesto per altre “installazioni” milanesi.

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