La rinascita di Porta Vittoria: i 5 progetti e l’ultimo tassello per completare il puzzle

La rigenerazione di un importante pezzo di città, bloccato per decenni, si sta completando un pezzetto alla volta

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Urbanfile - Via Piranesi 18 retro
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Dopo anni di immobilità a causa di vicende giudiziarie e fallimenti l’area tra il Parco di Largo Marinai e viale Molise si sta completando un tassello alla volta. Attorno altri progetti, sempre nel perimetro del quartiere, stanno riqualificando o dando nuova vita a edifici inutilizzati. Vediamo i cantieri conclusi e quelli in corso.

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La rinascita di Porta Vittoria: i 5 progetti e l’ultimo tassello per completare il puzzle

#1 Il parco “8 marzo”, dedicato alle donne

Il primo tassello di Porta Vittoria completato, dopo alcune vicende giudiziarie e fallimenti che avevano messo a rischio la riqualificazione dell’area, è il parco “8 marzo” lungo viale Monte Ortigara. Posto in continuità con l’asse di verde attrezzato che va dallo storico Parco Formentano in largo Marinai d’Italia fino a oltre viale Mugello a est, su di esso affacciano i blocchi di edifici realizzati prima del crack di Coppola, sviluppatore del progetto: le residenze e il supermercato Esselunga. La nuova area verde è stata definita uno “slowpark”, pensato per favorire il relax, ed è dotato di:

  • spazi attrezzati per la ricreazione e la convivialità;
  • zona lettura progettata come una grande tastiera di computer dove i tasti divengono maxi sedute;
  • aree gioco per bambini con la prima tripla farfalla d’Europa con scivolo:
  • zona per la ginnastica dolce.

Camminando attraverso il parco, il percorso si snoda tra aiuole curate e suggestivi portali in acciaio corten, su cui sono incisi estratti di testi di grandi milanesi, ispirati alla cultura e alla natura. Ogni passo è un viaggio tra parole e paesaggio, un dialogo tra passato e presente. Nella zona nord-est, invece, spuntano i green cubes, veri e propri “giardini nel giardino”, pensati come spazi polifunzionali. Qui possono prendere vita eventi, installazioni artistiche, performance e attività culturali, trasformando il parco in un palcoscenico dinamico.

#2 BEIC, la Biblioteca Europea pronta nel 2027

Credits Comune di Milano – BEIC vista esterna

Accanto al nuovo parco, tra via Cervignano, via Monte Ortigara e viale Molise, sta prendendo forma la BEIC – Biblioteca Europea, un progetto ambizioso che sorgerà su un’area di 30.000 mq. Il complesso si distingue per la sua architettura moderna, composta da due strutture gemelle, con imponenti navate trapezoidali in vetro e metallo, concepite per fondere innovazione e funzionalità.

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Urbanfile – Cantiere BEIC

Finanziata con 101,5 milioni di euro nell’ambito del PNRR, la biblioteca è stata pensata per essere molto più di un semplice spazio per la lettura. Al suo interno prevede infatti: un deposito robotizzato ipogeo, un forum, un auditorium e una grande piazza verde pubblica,  nuovo punto di aggregazione culturale per la città. I lavori sono entrati nel vivo e dovrebbero terminare entro la prima metà del 2027 e non nel 2026 come inizialmente ipotizzati.

Il progetto non dovrebbe essere a rischio nonostante l’interdizione dalle commissioni di concorso nei progetti di architettura per Stefano Boeri. La decisa presa dal gip milanese Luigi Iannelli rientra nell’ambito dell’inchiesta per gravi indizi di turbativa d’asta e falso nell’inchiesta sul concorso di progettazione internazionale per la realizzazione della Biblioteca. Misure interdittive analoghe sono state disposte dalla Procura di Milano anche per l’architetto Cino Paolo Zucchi, presente insieme a Boeri nella commissione giudicante.  

Leggi anche: Svelato il PROGETTO per la nuova BEIC: la BIBLIOTECA EUROPEA di Milano

#3 Completato via Piranesi 18: un complesso di 3 nuovi edifici a firma dello Studio di architettura Barbieri & Negri

Poco distante, a lato del Palazzo del Ghiaccio, è stata completata la riqualificazione del lotto di via Piranesi 18 a firma dello Studio di architettura Barbieri & Negri e curata dalla Cooperativa Solidarnosc Piranesi. Sul fronte strada la parte centrale con l’ingresso è stata rialzata a 4 piani, con la parte aggiunta che ha riprodotto lo stile originale. L’edifico del ‘900 sulla destra è stato riqualificato, mentre sul lato a sinistro, al posto della sede di un’azienda, è stato costruito un palazzo di eguale altezza che ripropone in chiave moderna gli stessi materiali della vecchia facciata a destra. Il tutto è stato unito da un tetto a mansarda in metallo. Sul retro, separato da un giardino condominiale, due torri di 9 piani che si distinguono per forma e composizione risultando originali e movimentate, richiamando in parte la facciata di via Piranesi, dove prima c’era un vecchio magazzino logistico. In totale 99 appartamenti e 111 box.

#4 Alle fasi finali il cantiere di The Hug: 99 appartamenti di design dove prima c’era un edificio ad uso uffici

Credits Urbanfile – The Hug

Al civico 38 di via Piranesi un edificio ad uso uffici lascia spazio a un complesso residenziale di 99 appartamenti dal nome di The Hug. In tutto sono previsti tre edifici caratterizzati da un architettura comune in questi ultimi anni. Il progetto è a firma dello Studio Asti Architetti e promosso da Nexity, con balconi protetti da frangisole verticali che riproducono il legno e un disegno apparentemente casuale per le aperture di balconi e finestre. All’interno è previsto un rigoglioso giardino interno ad uso condominiale. 

Hug Cantiere al tetto

A ottobre 2024 si è raggiunto il tetto. Attualmente negli appartamenti è iniziata la posa in opera di pavimenti e rivestimenti, mentre prosegue il montaggio dei serramenti esterni sui tre edifici. Sulla facciata è in corso la posa dei parapetti in ferro sui balconi, intonaci e sottostrutture. 

#5 Terminato il 5 Giornate Building in corso XII Marzo al posto del cinema abbandonato

Urbanfile – 5 giornate building

Dove un tempo sorgeva il Cinema Imperiale, poi diventato Cinema XII Marzo, oggi si erge il 5 Giornate Building, un moderno palazzo residenziale al civico 14 di Corso XXII Marzo. Realizzato dalla società immobiliare Abitare, l’edificio si sviluppa su 7 piani, con i primi due destinati ad attività commerciali e i restanti riservati alle abitazioni. L’architettura, elegante e contemporanea, si distingue per il rivestimento in pietra naturale e artificiale, mentre le terrazze interne aggiungono un tocco di esclusività agli ambienti. Al suo interno trovano spazio 19 appartamenti, tra trilocali e quadrilocali, pensati per chi cerca comfort e qualità in una delle zone più vive della città. I lavori, avviati a inizio 2023, si sono conclusi da poco.

# Cosa manca per completare l’opera

Urbanfile – Via Cena

Realizzata da tempo, ma messa in vendita solo di recente, c’è la parte residenziale composta da quattro edifici distinti per un totale di 23mila mq: Avenue House, 3Towers, Park Line e The Cube. 

All’appello manca la trasformazione dell’area verde tra via Azzurri d’Italia, viale Molise e via Valentino Mazzola. In questo spazio sono attesi, da oltre 15 anni, campi sportivi, di tennis e aree verdi attrezzate.

Maps – Area verde Porta Vittoria

Continua la lettura con: Il palazzo squarciato nel cuore di Milano sta rinascendo: cosa sta sorgendo al suo posto?

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Data l’impossibilità di parcheggio in via Piranesi, specie dove hanno costruito nuove case/uffici, si evince che i parcheggi interni o sono assenti, o sono sottodimensionati. A dimostrazione che all’Amministrazione non gliene può fregar de meno delle macchine, l’importante sono gli oneri di urbanizzazione. Sulla carta le Amministrtazioni scrivono che a ogni tot di appartamenti e/o uffici, debba corrispondere un numero adeguato di posti macchina. Al lato pratico sono coì tante le eccezioni, da essere molto spesso disattese.

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