Quell’oscuro oggetto del desiderio: la tangenziale esterna di Milano

Il percorso e i numeri dell'ultima tangenziale milanese

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Credits 7giorni.info - Casello di Paullo

L’ultima tangenziale milanese in ordine di tempo, la quarta dopo le altre che circondano la città, fa parte da qualche anno del reticolo viario della Città Metropolitana di Milano. Ma è ancora poco conosciuta e molto poco trafficata. Ecco come si sviluppa il tracciato e cosa mette in connessione.

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Quell’oscuro oggetto del desiderio: la tangenziale esterna di Milano

# La tangenziale che attraversa tre province per una lunghezza di 32 km

Credits 7giorni.info – Mappa TEEM

La tangenziale est-esterna milanese, la sigla è TEEM-A58, si snoda per 32 km con tre corsie per senso di marcia attraversando tre territori provinciali: la Città Metropolitana di Milano, la provincia di Lodi e quella di Monza e Brianza rispettivamente per 23,8 km, 7,2 km e 1,5 km. I comuni interessati sono 34.

Collega direttamente l’Autostrada A4 Torino-Trieste a nord, tramite lo svincolo di Agrate Brianza, e l’Autostrada A1 Milano-Bologna nel Comune di Cerro al Lambro. Un’altra connessione importante è con la BreBeMi, l’autostrada che viaggia parallela all’A4 da Milano e Brescia. 

# La prima tangenziale milanese a pagamento

Credits 7giorni.info – Casello di Paullo

La TEEM oltre a essere l’ultima tangenziale a essere realizzata, e che quasi certamente tale rimarrà, è anche la prima a prevedere un pedaggio. L’investimento complessivo di poco più di miliardi di euro è stato finanziato da: i soci di Tangenziale Esterna Spa, dallo Stato Italiano, da Cassa Depositi e Prestiti, dalla Banca Europea per gli Investimenti e da nove istituti di credito commerciali.  

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# Le opere connesse e di mitigazione dell’impatto ambientale

Credits matt_frank_87 IG – TEEM

La costruzione dell’infrastruttura ha previsto anche la realizzazione di altre opere connesse: 38 chilometri di nuove arterie ordinarie, la riqualificazione di 15 chilometri di strade esistenti e il completamento di 30 chilometri di piste ciclabili. A queste vanno aggiunte quelle di mitigazione dell’impatto ambientale: 16 chilometri di barriere acustiche, 120 opere idrauliche per la salvaguardia della rete irrigua, 200 ettari di aree destinate a verde e 60 ettari di aree umide con funzione idraulica e naturalistica.

Continua la lettura con: Come RISOLVERE il TRAFFICO sulla parte Nord delle TANGENZIALI

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.