Un nuovo progetto di riqualificazione immobiliare di Coima per rigenerare un edificio degli anni ’50, parte dello stabilimento della Isotta Fraschini, con terrazze verdi e un design dinamico. Insieme alla realizzazione della preferenziale della 90/91 contribuirà a dare una nuova vita ad una piazza assai poco quotata e nota solo per il passaggio del filobus.
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La trasformazione di Zavattari: come sta cambiando la piazza più brutta di Milano
# Coima recupera un edificio degli anni ’50, parte dello stabilimento della Isotta Fraschini, con il progetto Ivory
Una piazza da riqualificare, soprattutto per il degrado della preferenziale mai realizzata all’imbocco con viale Migliara, con i lavori partiti da pochi mesi. Un progetto che sta trasformando Piazzale Zavattari: il recupero di un edificio degli anni ’50, parte dello stabilimento della fabbrica automobilistica Isotta Fraschini da parte di Coima.
Ivory, questo il nome scelto per il nuovo complesso al civico 12 della piazza, consiste nella riqualificazione di una superficie di circa 14.000 mq su 12 piani fuori terra, con circa 1.400 mq di terrazze panoramiche, oltre a spazi polifunzionali e retail. A destinazione direzionale, è stato progettato per raggiungere i massimi livelli di benessere nel rispetto dei più alti standard ESG.
# Previsto il recupero di elementi architettonici della struttura originale
Nell’intervento è in programma il recupero di alcuni elementi architettonici della struttura originale, mantenuta, alleggerita e ampliata con l’integrazione di una seconda maglia di pilastri che va a creare ampie balconate e terrazze ogni due piani, fruibili come estensioni all’aperto degli uffici. Ampie vetrate incastonate tra elementi metallici e linee verticali slanciano l’intera struttura, mentre le diverse altezze della facciata, l’alternanza delle logge e il gioco di riflessi fra le vetrate donano movimento e dinamicità al progetto architettonico.
# Due grandi terrazze verdi con vista Citylife
All’ottavo e decimo piano due grandi terrazze verdi con elementi di rinaturalizzazione che hanno l’obiettivo di migliorare il microclima dell’area e creare un dialogo con il contesto cittadino anche attraverso un ripensamento delle aree esterne al piano terra, aperte alla comunità.
# Partiti i lavori per la preferenziale della 90/91: ciclabili, 240 alberi e 11mila mq di aree pedonali
Al progetto di riqualificazione si affianca quello della realizzazione della preferenziale della 90/91. Dopo mille rinvii, in ultimo stop burocratici, autorizzazioni da ottenere e interlocuzioni con i commercianti, sono finalmente partiti nel mese di luglio i lavori per un’opera attesa da oltre 10 anni.
L’intervento interessa un tracciato di poco meno di 1 km tra Piazzale Zavattari e Piazza Stuparich, comprende Viale Migliara e Viale Enrico Elia, che oggi è nel più totale degrado.
Nel dettaglio sono previsti:
- lavori su tre rotonde, di cui due da realizzare ex novo;
- 2.300 metri quadrati di verde permeabile;
- 240 alberi;
- un anello ciclabile bidirezionale perimetrale;
- una coppia di piste ciclabili monodirezionali;
- una corsia riservata;
- circa 11 mila mq di aree pedonali;
- rifacimento sistema fognario.
# Chiusure al traffico e deviazioni di linee di bus
I cantieri sono entrati nel vivo. Da sabato 21 settembre per una durata di 9 mesi chiudono al traffico veicoli gli accessi su piazza Stuparich delle vie Algardi, Albani e Salmoiraghi, mentre via Algardi diventa a doppio senso di marcia al posto dell’attuale senso unico. Prevista la creazione di percorsi pedonali provvisori per consentire gli attraversamenti di piazza Stuparich in tutte le direzioni e deviazione della linea 68 e del servizio notturno sostitutivo M1 deviati lungo la direttrice Vigliani-Lotto-Diomede. Nel percorso del 68 è compreso anche il passaggio da piazza Santa Maria Nascente, rimane percorribile via Elia.
# Un investimento di oltre 23 milioni di euro, fine lavori nel 2027
L’investimento è di 23,4 milioni di euro, di cui 3,5 da fondi Pinqua, 9 dal ministero Infrastrutture e il resto a carico del Comune di Milano, mentre la durata dei lavori è stata stimata in circa 3 anni.
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FABIO MARCOMIN
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