Le 10 piazze di Milano da rigenerare (secondo i milanesi): per una c’è una grande novità

Ecco quelle che ci hanno segnalato i milanesi: per una c'è una grossa novità

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Ph. @lucapi79 IG
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Negli anni Milano ha assistito a diverse trasformazioni urbane, alcune temporanee, altre definitive, con risultati alterni. Ma ci sono ancora troppe piazze che sembrano rimaste intrappolate in un’era geologica precedente, nonostante la città corra veloce. Queste le 10 piazze che i milanesi vorrebbero vedere rinascere.

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Le 10 piazze di Milano da rigenerare (secondo i milanesi): per una c’è una grande novità

#1 Piazzale Corvetto: un ingorgo di strade con un cavalcavia al centro

magiogioh IG – Corvetto

Altro che piazza, piazzale Corvetto è un ingorgo di strade con un gigante in cemento al centro: il cavalcavia, nato tra gli anni ’50 e ’60, diventato ormai un simbolo del “non detto” urbanistico milanese. Ogni tanto qualcuno prova a rilanciarlo: abbattiamolo, reinventiamolo, facciamone una High Line in salsa milanese. Ma per ora restano solo rendering e sogni che rimangono nel cassetto.

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#2 Piazza Firenze: la sorella dimenticata dell’Arco della Pace

Maps – Piazza Firenze

A pochi chilometri dall’eleganza di piazza Sempione, piazza Firenze sembra il suo alter ego trascurato: binari che tagliano lo spazio, marciapiedi sbeccati e un’aria da eterno cantiere mai cominciato. Eppure ha il potenziale per diventare una delle piazze più scenografiche e vissute di Milano, se solo qualcuno ci mettesse mano, visto che non è stata nemmeno contemplata nell’ambito della trasformazione in boulevard con verde e percorsi ciclopedonali di corso Sempione.  

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#3 Piazza Affari: il degrado davanti alla Borsa Italiana, un parcheggio selvaggio a cielo aperto

arrabitogianfranco IG – Piazza Affari

Uno dei luoghi più antichi della città, simbolo della finanza italiana e custode dei resti di un teatro romano. Eppure, Piazza Affari è diventata un parcheggio selvaggio a cielo aperto. Intorno alla provocatoria L.O.V.E. di Cattelan, sosta abusiva e caos. Prima di pensare a grandi progetti, basterebbe far rispettare le regole più semplici: niente auto dove non dovrebbero esserci.

#4 Piazza Duca d’Aosta: la porta d’ingresso alla città che non si vorrebbe vedere

Maps – Fronte Stazione Centrale

È il biglietto da visita per chi arriva a Milano in treno. Eppure, Piazza Duca d’Aosta è un disastro: aiuole spelacchiate, alberi secchi, marmo rotto e skateboarder che la usano come pista. Intorno alla Stazione Centrale, tutto viene riqualificato, tranne questo pezzo fondamentale di città. L’istituzione della zona rossa, per contenere la microcriminalità, è solo un palliativo per mantenere un minimo di ordine pubblico. Il degrado però chiama degrado e senza una vera riqualificazione qualsiasi azione avrà effetti solo temporanei.

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#5 Piazza Medaglie d’Oro: il caos urbanistico e viabilistico sotto la Porta Romana

ricky_zio IG – Porta Romana

Al centro una porta storica, ai lati palazzi eleganti. In mezzo? Un delirio di traffico e cemento. Sette strade si scontrano come in un videogioco anni ’90, tra clacson, pedoni spaesati e un bazar fuori dalla metro. Tutto attorno un’archeologia urbana fatta di asfalto, pietra e degrado urbano.

Medaglie d’oro è in una zona centrale, circondata da palazzi dei primi 900. L’arco di Porta Romana sembra abbandonato e circondato dal traffico.” – Marco Vincenti

#6 Piazza Gramsci: la fontana fantasma e il restyling che non basta

Piazza Gramsci

Uno dei luoghi più criticati dai milanesi. Qualche mano di vernice data nel 2023 e pulizia straordinaria non sono bastate a risollevare le sorti di Piazza Gramsci. La fontana, costruita negli anni ’90, non ha mai funzionato. E il resto è una lunga storia di incuria, sporcizia e promesse non mantenute.

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#7 La novità di Piazza Cordusio: parte il restyling, anche se meno pesante e senza verde rispetto al progetto originario

Area C
Riqualificazione piazza Cordusio

Siamo in pieno centro, a due passi dal Duomo, ma sembra di essere in una zona di passaggio in attesa di un destino migliore. Panettoni buttati a casaccio, marciapiedi sbeccati e new jersey messi a caso. La riqualificazione promessa, con pavimentazione in pietra e piante in vaso, non è mai partita.

Comune di Milano – Progetto riqualificazione piazza Cordusio

La notizia positiva di questi giorni è che dal 6 maggio si aprono i cantieri per il restyling, anche se meno pesante rispetto al progetto ipotizzato inizialmente e rivisto al ribasso, soprattutto per quanto riguarda il verde. Si prevede il recupero dell’ellisse originaria disegnata da Luca Beltrami, l’ampliamento dell’area pedonale, i masselli al posto dell’asfalto e il riordino dell’arredo urbano.

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#8 Piazza Gino Valle: la più grande di Milano e anche la più vuota

milanoperme IG – Piazza Gino Valle

Una distesa infinita di cemento, calore e solitudine. La più grande piazza di Milano è anche quella che meno riesce a farsi amare. Nessuna ombra, nessuna panchina, solo uffici intorno e passaggi veloci. Potrebbe diventare uno dei nuovi poli urbani più vivi, ad esempio come arena per concerti, mega skatepark e molte altre cose ancora.

Piazza Gino Valle : da rivedere completamente. È un’isola di calore invivibile” – NUOVI Orizzonti – Andrea Bolzoni Guida Ambientale Escursionistica

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#9 Piazzale Selinunte: il “quadrilatero dell’illegalità”

Case popolari San Siro

Definita il “quadrilatero dell’illegalità”, questa zona di San Siro è una delle più critiche della città. Il piazzale, dominato dalla torre dell’ex centrale termica, è simbolo di un quartiere che cerca di rialzarsi ma ha bisogno di interventi concreti.

Ufficio stampa Gruppo Progetto CMR – Proposta Metodologica quartiere San Siro-Piazza Selinunte

Esiste una proposta avanzata dall’architetto Massimo Roj, fondatore e CEO di Progetto CMR che punta a trasformare radicalmente l’area realizzando un mix tra edilizia libera e popolare, con torri nella parte centrale al posto degli attuali edifici e 1/3 dello spazio destinato a verde pubblico. 

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#10 Piazzale Lagosta: il mercato è rinato, la piazza no

Credits mariannaiandolo IG – Mercato Isola

Il nuovo mercato comunale ha riportato vita al quartiere Isola, ma appena si alza lo sguardo piazzale Lagosta mostra tutte le sue contraddizioni: parcheggio selvaggio sotto l’albero e attorno all’edicola, arredi urbani improvvisati, un patchwork visivo di materiali e stili, marciapiedi rabberciati e dissestati. Insomma un vero disastro.

“Piazza Lagosta, è davvero sgradevole con quel parcheggio selvaggio attorno all’edicola.” – Marina Pedrini

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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