Le 5 cose che mancano di più nella Milano di oggi

Problemi, critiche e desideri. Cosa manca davvero a Milano? Cosa si può fare a proposito?

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Che cosa manca di più a Milano? Lo abbiamo chiesto ai milanesi: su tutte si sono messe in luce cinque aree principali. Affrontiamo queste tematiche, analizzando le criticità e azzardando alcune possibili soluzioni.

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Le 5 cose che mancano di più nella Milano di oggi

#1 Sicurezza: una priorità sempre più sentita

Credits: milano.corriere.it
polizia milano

La sicurezza è il tema principale che emerge nella stragrande maggioranza dei sondaggi che coinvolgono i milanesi. Secondo i dati dell’Osservatorio per la Sicurezza di Milano, nel 2023 si sono registrati 12.300 furti, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. La criminalità violenta ha visto un incremento del 10%, con un numero crescente di aggressioni a mano armata e atti vandalici. Questo aumento non riguarda solo le aree periferiche, ma si estende anche a zone più centrali, dove la presenza di turisti e cittadini rende l’ambiente appetibile per i malintenzionati.

La percezione di insicurezza è rafforzata dalla diffusione di notizie riguardanti episodi di violenza, furti e aggressioni. Il recente aumento di atti vandalici e saccheggi ha ulteriormente alimentato il senso di vulnerabilità. Secondo un sondaggio condotto da Milano Today, il 58% dei milanesi si è dichiarato preoccupato per la propria sicurezza, in particolare dopo il calar del sole. Nonostante tutto, le zone più colpite dalla criminalità rimangono quelle periferiche, come Corvetto e Quarto Oggiaro, insieme ad alcune aree centrali e molto frequentate come il centro storico e la zona dei Navigli.

Per affrontare questa problematica, oltre all’aumento della presenza delle Forze dell’Ordine nelle aree più critiche, potrebbe rivelarsi cruciale investire in iniziative di sicurezza urbana. Potenziare l’illuminazione nelle strade e nei parchi, così come implementare un sistema di sorveglianza efficace, potrebbe contribuire a ridurre la criminalità. Inoltre, la creazione di programmi di “vicinato attivo”, in cui i cittadini collaborano con la polizia per segnalare attività sospette, potrebbe rafforzare il senso di comunità e la sicurezza.

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Un’altra possibile soluzione potrebbe essere la formazione di squadre di sicurezza privata, comunque organizzate secondo regole stringenti e in continua collaborazione con la polizia locale, per monitorare le aree più problematiche; la presenza di personale specificamente addetto alla sicurezza potrebbe portare alla diminuzione della criminalità.

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#2 Collegamenti migliori con l’hinterland

Metropolitana Milano

Un secondo tema che affligge i milanesi è la mancanza di collegamenti efficienti con l’hinterland. Nonostante gli sforzi per migliorare i trasporti, molte persone che necessitano di recarsi nei comuni limitrofi segnalano che le linee ferroviarie e i mezzi pubblici non soddisfano le loro esigenze quotidiane. La congestione del traffico da un lato e le lunghe attese per i mezzi dall’altro, rendono, inoltre, il pendolarismo stressante e poco pratico.

Secondo un rapporto del Politecnico di Milano, oltre il 40% dei pendolari che si spostano verso Milano ogni giorno trova difficoltà a raggiungere il proprio posto di lavoro o studio in tempo utile. Le corse dei treni sono spesso insufficienti e il sistema di trasporto pubblico urbano è congestionato, con picchi di affluenza che rendono difficile la mobilità per chi viaggia in orari di punta. La mancanza di parcheggi in diverse delle stazioni ferroviarie contribuisce al disagio dei pendolari.

Milano potrebbe trarre spunto da modelli di trasporto di altre città europee. Potrebbe essere utile sviluppare una rete di metropolitana leggera che colleghi i comuni limitrofi e aumentare la frequenza dei treni. L’integrazione tariffaria tra i vari mezzi di trasporto, che permetta di utilizzare un unico biglietto per treni, metropolitane e bus, potrebbe semplificare gli spostamenti.

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#3 Un «vero sindaco»: la richiesta di una leadership più pragmatica

Qui la questione si fa molto spinosa, ma, effettivamente, il desiderio di un sindaco all’altezza della città è molto presente nelle risposte dei nostri lettori milanesi: l’operato di Beppe Sala è al centro di discussioni vivaci in tutta Milano. Il sentimento generale sembra non apprezzare che le politiche comunali siano orientate eccessivamente verso visioni a lungo termine, spesso frutto di pregiudizi ideologici, piuttosto che verso la risoluzione di problemi immediati. Il sogno dei milanesi sembra quello di avere un’amministrazione visionaria ma pragmatica, invece che mossa da un’ideologia spesso lontana dai bisogni reali dei cittadini. 

Passando allo specifico, le critiche più diffuse riguardano la mancanza di azioni tangibili sui temi del decoro urbano, della sicurezza e dei servizi pubblici. La gestione della crisi abitativa è poi una delle aree in cui i milanesi chiedono un intervento più deciso. Secondo un rapporto dell’osservatorio Casa Milano, il 35% delle famiglie ha difficoltà a trovare un alloggio a prezzi accessibili. La crescente pressione sul mercato immobiliare ha reso la situazione insostenibile per molti.

Per migliorare la situazione, è fondamentale riportare la politica più vicino ai cittadini. L’istituzione di forum di partecipazione, dove i residenti possano esprimere opinioni e suggerimenti riguardo alle politiche locali, potrebbe favorire una governance più inclusiva. Inoltre, coinvolgere le associazioni di quartiere e i comitati locali nelle decisioni politiche contribuirebbe a rendere la leadership più rappresentativa e reattiva alle necessità della comunità. Un ulteriore passo potrebbe essere quello di implementare un sistema di “bilancio partecipativo”, in cui i cittadini possano decidere come allocare una parte del budget comunale.

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#4 Il mare: un desiderio ricorrente

Milano Panoramica – Il mare a Porta Nuova

E qui i milanesi si lasciano proprio andare alla fantasia, in molti hanno manifestato la mancanza del mare, lamentando, quindi, la mancanza di spazi ricreativi legati all’acqua. A differenza di altre grandi città europee, come sappiamo bene, Milano non ha una costa, il che limita le possibilità di svago e relax. Questo desiderio è particolarmente sentito nei mesi estivi, quando la calura e l’assenza di luoghi freschi rendono la vita in città più difficile.

Per colmare questa lacuna, Milano potrebbe investire nella valorizzazione dei Navigli e delle Darsene, trasformandoli in centri di aggregazione sociale e culturale. La creazione di aree attrezzate per attività acquatiche, mercatini e festival estivi potrebbe attrarre residenti e turisti, creando un’atmosfera vivace. Inoltre, progettare una “spiaggia urbana” nei parchi cittadini, dove i milanesi possano godere del sole e rilassarsi, potrebbe offrire un’alternativa alle lunghe trasferte verso la costa.

Alcune iniziative, come l’installazione di pontili galleggianti e la creazione di zone balneabili nei corsi d’acqua cittadini, potrebbero rendere Milano un luogo più vivibile. Anche il potenziamento dei trasporti, con la costruzione di treni direttissimi, per raggiungere le spiagge vicine, come quelle di Liguria e Toscana, potrebbe incentivare i milanesi a godere di weekend al mare.

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#5 Metropolitana aperta H24: un sogno realizzabile

maria_._pina IG – Banchina metro Milano

Infine, tra le mancanze più sentite, c’è la richiesta, a gran voce, di una metropolitana aperta H24. Molti cittadini vorrebbero che il servizio metropolitano fosse attivo durante la notte, anche soltanto nel weekend, per facilitare gli spostamenti legati alla vita notturna e per coloro che lavorano in orari atipici. Attualmente, la metropolitana chiude intorno all’1:00 di notte, costringendo i milanesi a cercare alternative per tornare a casa.

Estendere l’orario di servizio della metropolitana non solo migliorerebbe la mobilità notturna, ma incentiverebbe anche un divertimento più sicuro. Tuttavia, i costi di gestione e la questione della sicurezza sono spesso citati come ostacoli a questo progetto.

Implementare un servizio notturno di autobus e navette potrebbe essere una soluzione intermedia, garantendo una copertura per le ore notturne. Inoltre, l’analisi dei flussi di passeggeri potrebbe fornire dati utili per programmare il servizio notturno in modo più efficiente.

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MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.