Le «città-parcheggio» collegate con la metro: la soluzione per Milano?

Dove potrebbero sorgere e come potrebbero essere?

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Negli orari di punta, il traffico a Milano è un inferno. L’istituzione di Area B e Area C, unita alla progressiva riduzione dei parcheggi, ha reso sempre più proibitivo l’accesso in città. Forse è il caso di provare una nuova strada: invece che vietare o limitare, perché non offrire un’alternativa realmente comoda ed efficiente? Una grande «Città-parcheggio», collegata dalla metropolitana, potrebbe essere la chiave per un traffico più fluido, senza penalizzare eccessivamente chi ha bisogno di usare l’auto.

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Le «città-parcheggio» collegate con la metro: la soluzione per Milano?

# La «Città-parcheggio»: un hub strategico per la mobilità

Una struttura imponente, un vero e proprio hub della mobilità: non un semplice parcheggio, bensì un’area multifunzionale dotata di tutti i servizi necessari.

Oltre a offrire un numero enorme di posti auto, la «città-parcheggio» potrebbe garantire sicurezza assoluta, con sorveglianza h24 e accessi controllati, eliminando il rischio di furti e danneggiamenti, che oggi affliggono i posteggi di Milano. In più, la «città-parcheggio» potrebbe includere anche servizi per incentivare chi lascia l’auto, come officine per la manutenzione dei veicoli, ricariche per auto elettriche, servizi di sharing (auto, bici, monopattini), e persino spazi commerciali e di ristorazione per chi si trova a passare.

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Il vero vantaggio? Chi entra a Milano in auto potrebbe lasciare il proprio veicolo in un luogo sicuro e ben servito, per poi raggiungere velocemente il centro grazie alla metropolitana o ad altri mezzi pubblici. Una soluzione che incentiverebbe l’uso dei trasporti collettivi senza costringere i cittadini a rinunciare del tutto all’auto.

# Dove potrebbero sorgere le «città-parcheggio»?

Per massimizzare l’efficienza, la «città-parcheggio» dovrebbe sorgere in un’area ben collegata con la rete metropolitana, in punti strategici che intercettino i principali flussi di traffico in entrata. Ecco i quattro hub che sembrano ideali:

  • Rho-Pero: vicina all’area della Fiera, già dotata di spazi ampi e collegata con la M1. Perfetta per chi arriva da ovest, in particolare dall’autostrada A4 e dalla tangenziale ovest.

  • San Donato Milanese: già punto di riferimento per chi arriva dall’autostrada del Sole (A1), potrebbe ospitare una struttura imponente con accesso diretto alla M3.

  • Sesto San Giovanni: all’estremo nord della città, intercetterebbe il traffico proveniente dalla Brianza e dall’A4. La presenza della M1 e del nodo ferroviario lo renderebbe un punto chiave.

  • Assago-Milanofiori: per chi proviene dalla zona sud e dall’autostrada A7, sarebbe un’opzione ottimale, con la M2 che permette un accesso rapido al centro.

# Un’alternativa alla «città-parcheggio»: le 4 «zone-parcheggio»

Oltre all’idea di un’unica grande «Città-parcheggio», si potrebbe valutare la creazione di parcheggi più piccoli nelle stesse quattro zone strategiche: quattro punti cardinali per una copertura efficiente, con una struttura capace di accogliere migliaia di veicoli, snellendo così il traffico cittadino.

Ogni polo avrebbe una sua autonomia, servendo specifici bacini di traffico. Questa soluzione permetterebbe di ridurre i costi iniziali e di testare l’efficacia dell’idea prima di realizzare un’unica megastruttura.

Un ulteriore vantaggio di questa soluzione è che permetterebbe una maggiore flessibilità: le aree potrebbero essere realizzate progressivamente, adattandosi alle esigenze dei cittadini e alla domanda di parcheggi. Inoltre, più strutture ridurrebbero la congestione in una singola area, distribuendo meglio il traffico e migliorando la fruibilità del servizio.

# Una provocazione per il futuro: l’anello-parcheggio

Illustrazione dell’idea dell’anello-parcheggio, che andrebbe, però, realizzato intorno alla città di Milano

Guardando ancora più avanti, si potrebbe immaginare un vero e proprio «Anello-parcheggio» intorno a Milano. Una cintura continua di aree di sosta, collocate lungo le tangenziali e direttamente collegate a un sistema di trasporti rapido e capillare. In questo modo, chiunque arrivasse in città potrebbe lasciare l’auto nel punto più comodo, accedendo ai mezzi pubblici in pochi minuti.

Un sistema di questo tipo sarebbe particolarmente utile per chi si sposta per lavoro e non ha bisogno di un’auto all’interno del centro cittadino, ma anche per i turisti, che potrebbero raggiungere comodamente il cuore della città senza lo stress del traffico.

Una soluzione del genere potrebbe prevedere tariffe agevolate per gli abbonati ai mezzi pubblici, incentivando un uso combinato di auto e trasporto pubblico.

# Non solo forestieri, un’idea vincente per cittadini e Comune

Traffico fantasy

Nonostante l’investimento iniziale necessario per la costruzione di queste strutture, il Comune potrebbe trarre enormi benefici economici nel lungo periodo. Considerando che ogni giorno entrano a Milano migliaia di auto, anche solo la metà di queste potrebbe decidere di parcheggiare in una di queste strutture.

Le tariffe di parcheggio, che potrebbero variare in base alla durata della sosta e alla posizione, rappresenterebbero una fonte di reddito consistente per l’amministrazione comunale. Il guadagno non andrebbe quantificato solo in termini di introiti diretti, ma anche dai benefici collaterali come l’aumento del valore delle aree circostanti e il miglioramento della qualità della vita urbana.

Se la struttura fosse ben collegata alla metropolitana, anche i milanesi che non possiedono un box e usano l’auto principalmente per uscire dalla città potrebbero essere incentivati a parcheggiare in queste aree a tariffe agevolate, riducendo ulteriormente il numero di veicoli in circolazione e migliorando la qualità dell’aria e la vivibilità della città.

Continua la lettura con: Parcheggi in strada controllati con webcam: Milano più sicura con il sistema delle autostrade?

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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