M6, i tracciati di Comune e Governo a confronto: vantaggi, svantaggi e quale potrebbe essere il punto di incontro

Vediamo i pro e i contro di entrambi e quale soluzione potrebbe accontentare tutti

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Ipotesi nuove linee e prolungamenti per servire Vigentino, ovest Milano e Opera
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La partita sulla linea M6 è solo all’inizio. Comune di Milano e Governo Italiano viaggiano su due binari paralleli: il Comune punta a “chiudere” la Circle Line e servire Ponte Lambro, il Governo preferisce scendere lungo via Ripamonti rispolverando il tracciato inserito nel dossier per Expo 2015. Vediamo i pro e i contro di entrambi e quale soluzione potrebbe accontentare tutti.

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M6, i tracciati di Comune e Governo a confronto: vantaggi, svantaggi e quale potrebbe essere il punto di incontro

# I tracciati allo studio da parte di MM e Politecnico per il Comune di Milano

Credits Urbanfile – M6 lato ovest

MM e Politecnico di Milano, su incarico di Palazzo Marino, stanno elaborando le soluzioni alternative per servire il Municipio 5, e in particolare il Vigentino, e il lato ovest della città non coperto dalla Circle Line. Il blog Urbanfile ha provato a immaginare un ipotetico tracciato sulla scorta di queste indicazioni e del fatto che la futura M6 dovrebbe intersecare tutte la altre linee oltre che servire l’area di Certosa/Sempione. Il percorso potrebbe partire dalla stazione di MIND Merlata, nei prossimi anni è prevista la realizzazione di quella omonima a servizio della Circle Line, poi giù verso Quarto Oggiaro e interscambi con QT8 M1, Segesta M5, Bande Nere M1 e Frattini M4. 

Credits metromilano – Nuova M6

A quel punto il tracciato dovrebbe procedere con il primo progetto presentato da parte del Comune di Milano per la richiesta di risorse per lo studio di fattibilità: passaggio per la Barona con incrocio nella stazione di piazza Abbiategrasso M2 e altre 9 fermate, di cui tre al servizio del Vigentino, una che interscambi con Lodi T.I.B.B. M3 e una al PalaItalia prima di giungere al capolinea di Ponte Lambro.

Tra le sei ipotesi allo studio, che avrebbero dovuto essere presentate pubblicamente alla cittadina del Municipio 5 nel mese di ottobre 2024, ci sarebbe anche quella di allungare la M2 da piazza Abbiategrasso fino a Ponte Lambro.

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# La soluzione proposta dal Governo Italiano

Il Giornale – Percorso ipotizzato nuova M6

Il Governo Italiano punta, come visto in questo articolo, a riprendere in mano il tracciato inserito nel dossier per Expo2015 anche se parzialmente modificato. Questa soluzione prevede di base lo sbinamento della linea M1, il ramo di Bisceglie e che fra qualche anno arriverà fino al Quartiere Olmi, per poi scendere verso sud. Tra gli interscambi ipotizzati quello con la M2 a Sant’Agostino, con la M4 a Coni Zugna, con Tibaldi FS, a servire linea S9 e Circle Line, e Scalo Romana dove c’è il Villaggio Olimpico o in alternativa una di interscambio con la M3 a Lodi T.I.B.B., per poi proseguire lungo via Ripamonti. Il percorso dovrebbe terminare tra Opera e Locate Triulzi, dove è allo studio la stazione dell’Alta Velocità sulla linea Milano Genova.

# Vantaggi e svantaggi delle due ipotesi

La soluzione più estesa nelle intenzioni del Comune di Milano avrebbe i seguenti vantaggi:

  • interscambio con tutte le linee;
  • copertura lato ovest non servito dalla Circle Line;
  • togliere dall’isolamento il quartiere di Ponte Lambro;
  • servire tre nuclei abitativi importanti del Vigentino.

Tra gli svantaggi: 

  • tracciato esteso da realizzare ex novo con conseguenti maggiori risorse economiche da recuperare;
  • tempi più lunghi per realizzarlo;
  • percorso interamente nei confini territoriali comunali.

La proposta del Governo Italiano sarebbe vantaggiosa per questi motivi:

  • riutilizzo di parte di un tracciato esistente, con minori costi per realizzare la linea;
  • riduzione sovraccarico del tratto Duomo-Pagano della M1;
  • servire appieno il Vigentino;
  • raggiungere l’hinterland, riducendo l’ingresso di auto in città; 
  • possibile interscambio con l’alta velocità;

Tra i contro ci sarebbero:

  • non coprire il lato ovest della città;
  • lasciare ancora isolato il quartiere Lambro;
  • non interscambiare con tutte le linee, salterebbe quello con la M5 e forse quello con la M4;
  • si dovrebbe scavare ancora in centro città;
  • la riduzione dei costi grazie al riutilizzo di un tratto della M1 potrebbe essere vanificata, o almeno annacquata, dalla necessità di realizzare anche il resto del percorso come metropolitana pesante o dal dover riadattare il tratto sbinato per far transitare una linea automatica leggera.

# Una soluzione più articolata che potrebbe accontentare tutti

Ipotesi nuove linee e prolungamenti per servire Vigentino, ovest Milano e Opera

In attesa di capire quale sarà il percorso prescelto, si potrebbe immaginare una soluzione alternativa, più articolata, che potrebbe venire in contro alle esigenze di tutti le zone della città in ballo e anche oltre Milano:

  • Ponte Lambro e la parte centrale del Vigentino potrebbe essere servita dal prolungamento della linea M2 da piazza Abbiategrasso, ricalcando il percorso ipotizzato da Palazzo Marino, incrociando il tram 24;
  • il lato ovest potrebbe essere coperto dalla linea M6 partendo da San Cristoforo FS o chiudendo l’anello ferroviario;
  • il tratto della M1 per Bisceglie potrebbe comunque essere sbinato per realizzare un nuova metropolitana, la M7, sgravando la tratta Pagano-Duomo e concentrando i progetti futuri della linea verso l’hinterland, partendo da Settimo Milanese visto che è già stata approvata l’estensione fino al Quartiere Olmi. Il deposito confina proprio con il primo comune a ovest oltre la tangenziale, nella frazione di Seguro; 
  • allungare il percorso del tram 24, ora previsto solo con una nuova fermata allo IEO, fino a Noverasco in superficie nel parterre di via Ripamonti. Da quel punto potrebbe procedere in sotterranea, essendoci poco spazio, fino a Opera e Locate Triulzi a interscambiare la possibile stazione dell’alta velocità o comunque l’attuale stazione ferroviaria.

Continua la lettura con: Tracciato M6: scoppia la guerra governo e comune

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. A MIO MODESTO PARERE PRIMA ANCORA DI “DARE I NUMERI DI LINEA” OCCORRE INDIVIDUARE LE DIRETTRICI DA SERVIRE IN BASE ALLE PREVISIONI DEI FLUSSI CHE PER VALERE UNA METROPOLITANA DEVONO ESSERE DI ALMENO 20000 PASSEGGERI OGNI ORA, ALTRIMENTI NON SI AMMORTIZZERANNO MAI I COSTI, PER LO MENO CON LE TECNOLOGIE ATTUALI.
    IN QUESTI TERMINI LA DIRETTRICE RADIALE DEL VIGENTINO ATTUALMENTE TRANVIARIA NON RAGGIUNGE IL REQUISITO ORARIO INDICATO MA POTREBBE FARLO SE OPPORTUNAMENTE RACCORDATA CON ALTRE. MA NON E’ FACILE.
    L’OSSESSIONE DI CHIUDERE LA CIRCOLARE (SI PUO’ DIRE ANCHE IN ITALIANO) CON UNA METROPOLITANA VA VERIFICATA NEI MEDESIMI TERMINI DI PREVISIONE QUANTITATIVA SOPRA RICORDATA.
    TRATTEGGIARE CARTINE E’ UN ATTIMO E PUO’ ANCHE ENTUSIASMARE MA LA REALTA’ PROGETTUALE E’ BEN ALTRO.
    LA PARTE OVEST DI MILANO E’ MOLTO MENO ABITATA DELLE ALTRE E UNA METRO NORD-SUD AVREBBE LUNGHE TRATTE CON POCHI PASSEGGERI SE SI CONSIDERA LA ZONA IN SE’; ALTRO SAREBBE UN TRANSITO DA E PER LUOGHI SIGNIFICATIVI ANCHE LONTANI MA ANCHE IN QUESTO CASO COME SI DICE DALLE NOSTRE PARTI CALMA E GESSO; E SOPRATTUTTO NON ASCOLTARE LE SIRENE POLITICHE CHE PERO’ PURTROPPO HANNO POTERI DECISIONALI COMBINADISASTRI, COME DIMOSTRATO DALLE TRATTE INTERURBANE DELLA M2. MA CLAUDIO MARTELLI E’ DI GESSATE E…

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