Milano can change: le 10+1 novità che i milanesi si aspettano per quest’anno

Il 2025 sarà un anno rivoluzionario per Milano? E' quello che si attendono molti milanesi

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Il 2025 sarà un anno rivoluzionario per Milano? E’ quello che si attendono molti milanesi. Alla domanda “che cosa vorresti che cambiasse a Milano quest’anno?” hanno risposto così. Foto cover: @milanographies IG

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Milano can change: le 10+1 novità che i milanesi si aspettano per quest’anno

#1 Che tornasse “Milano”

Back to the future, ritorno al futuro. Passando per il passato. Quello che si augurano molti milanesi. Ci sono i nostalgici, quelli che prima era meglio, in particolare molti rimpiangono la Milano di Expo, e quelli che invece la mettono su un piano più filosofico, sostenendo che Milano abbia perso la sua identità. E che invece dovrebbe tornare a essere Milano: una città d’avanguardia invece che un tentativo di copia di altre metropoli. 

#2 Il ritorno dei vigili sulle strade

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Un altro aspetto del passato che si vorrebbe nel futuro di Milano. Una Milano in cui ci si sentiva più al sicuro anche per la presenza diffusa dei vigili, ora invece posizionati dietro ai monitor delle telecamere oppure semplicemente impiegati come multificio. 

#3 Che le periferie vengano curate come l’interno della cerchia dei Navigli

Credits: milanopost.info – Degrado San Siro

Il “fortino” area C ha incrementato il senso di abbandono di chi vive in periferia. Molti lamentano che area C e area B non siano solo una separazione per la circolazione ma anche una divisione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Sicuramente lo stato in cui versano alcune periferie di Milano è un argomento spinoso. Purtroppo affrontato più con pregiudizi ideologici che nell’interesse del cittadino. 

#4 Permesso di soggiorno solo a immigrati con un lavoro o una partita IVA: altrimenti rimpatrio immediato

Una richiesta che si accompagna spesso con la problematica appena menzionata. Molti milanesi potrebbero sbagliarsi, vero, ma considerano il tema della sicurezza una diretta conseguenza di un’immigrazione senza regole. Il principio è semplice: se si lasciano arrivare persone disperate lasciandole a se stesse, è presumibile che molte di loro siano portate a delinquere. E il risultato di questo è un clima che a Milano sembra farsi ogni mese più pesante. 

#5 Ridare valore al centro storico

Credits: www.magzine.it

Era il luogo dove tutti i cittadini si davano appuntamento, come un salotto che ogni milanese si sentiva suo. Purtroppo non è più così. E questo porta conseguenze in serie, piuttosto infelici. Su come intervenire, lasciamo la parola a Marco Zanaletti: «uniformare le insegne dei negozi. Le vetrine dovrebbero rispettare l’architettura dei palazzi ospitanti. No all’illuminazione da stadio a favore di lampioni classici, penombra e atmosfera. Più pulizia, più verde e meno lastricati. Restauro delle oggi divenute brutte gallerie (galleria del toro ad esempio versa in pessime condizioni). Marciapiedi decenti e niente dehor in plastica (almeno uniformare gli arredi dei bar che dispongono di dehor). Aiuole, fiori e loro manutenzione… etc etc etc… La lista è troppo lunga e, mi rendo conto, irrealizzabile, non solo per i fondi ma anche per mancanza di buon senso e gusto. Ormai le nostre città le do per irrecuperabili.»

#6 Non vedere più senzatetto al freddo

Credits: pressreader.com
Degrado Lambrate

Sotto i portici o agli angoli delle strade. Sarebbe bello che Milano riuscisse a dare anche a loro un posticino in cui vivere. (rif: Susanna Manservigi)

#7 Più educazione e gentilezza tra i cittadini, più cura della città da parte dell’amministrazione

Credit: urbanfile.org – Degrado Via Benedetto Marcello

In sintesi, compito del buon cittadino è di creare armonia con gli altri, compito del buon amministratore è di avere cura della città. Condividiamo lo spunto di Giovanna Baratini: «Che la gente smetta di litigare per strada, urlando e insultandosi per poco, che le persone si fermino con l’auto quando vedono bambini, anziani, donne incinte o con passeggini attraversare sulle strisce pedonali invece di accelerare e insultare. Che la gente smetta di pensare che i marciapiedi siano bagni pubblici per i bisogni dei loro animali domestici. Che il Comune elimini le scritte sui muri perché le strade sono brutte, trascurate e puzzano di urina e feci, e quando piove l’odore peggiora. E per chi avesse dubbi, vivo a Brera e i miei genitori a Porta Venezia.»

#8 Più parcheggi

A leggere le risposte dei milanesi sembra proprio vero: il troppo stroppia. Forse è il caso di togliere le auto costruendo parcheggi invece che con raffiche di multe. Ci sono anche quelli che sognano il ritorno delle strisce bianche per parcheggiare liberamente in città. Anche perché, dicono, le strade sono di tutti non solo di chi vive in una determinata zona

#9 Pulire le strade

italianiaparigi.wordpress.com – Lavaggio strade a Parigi

La pulizia è un tema molto menzionato. Come esempio personale, lasciamo la parola a Orlando Zambarbieri: «CHE SI PULISSERO LE STRADE SOPRATTUTTO IN ALCUNE CHE SON PIENE DI DETRITI DI VETRO (dovuti anche ai finestrini rotti per furti in auto) che causano forature ai ciclisti: a me personalmente è capitato, tre forature in un mese nello spiazzo adiacente il palazzo Impregilo in via Olona di fronte al PAM, adibito a transito quasi obbligato per gli abitanti di via S.Vittore per via dei lavori MM, persone, biciclette, turisti e siesta occasionale negli appositi spazi, anche di bambini accompagnati che potrebbero farsi male come è successo a 2 cani che si son feriti alle zampe. E SICCOME DA PIÙ DI 2MESI CERTA GENTAGLIA DI NOTTE FA USO DI BOTTIGLIETTE DI VETRO CHE VUOTE VENGONO LANCIATE IN ARIA E POI SI FRANTUMANO SUL PAVIMENTO DIVENTANDO COME UN CAMPO MINATO E PERICOLOSO, SIAMO ANDATI 2 VOLTE AD AVVISARE IL CUSTODE, MA NIENTE NON È SUCCESSO ANCORA NIENTE NON PULISCONO!!».

#10 Più imprese e meno turismo

Molti milanesi paventano la trasformazione progressiva di Milano da locomotiva industriale a semplice meta turistica. Forse è già così. 

E concludiamo con il desiderio di cambiamento più menzionato:

#10+1 Il sindaco 

Beppe Sala IG

Un grande classico. Forse il più evergreen. Metà lo vuole, metà lo cambierebbe. Quest’anno difficile, anche se con la politica non si sa mai. Comunque sia, il fine mandato si avvicina. 

Continua la lettura con: Metro, tunnel e tanta acqua: cosa manca per realizzare il grande sogno di Expo per Milano?

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