Milano colpita dalla glaciazione: cosa succederebbe a questi 10 luoghi iconici? 

Come sarebbe Milano se fosse colpita da una glaciazione?

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A Milano, dal 10 al 12 ottobre, si è svolta un’importante iniziativa per sensibilizzare la città sul tema del cambiamento climatico. Per promuovere l’evento, Helvetia ha immaginato i Navigli colpiti dalla glaciazione. Anche noi abbiamo voluto immaginare come potrebbero apparire 10 luoghi iconici di Milano se fossero trasformati da una glaciazione.

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Milano colpita dalla glaciazione: cosa succederebbe a questi 10 luoghi iconici? 

# Istinto di Protezione: l’evento di sensibilizzazione sul cambiamento climatico

Helvetia ha recentemente lanciato un’importante iniziativa a Milano per sensibilizzare il pubblico sul tema del cambiamento climatico. Dal 10 al 12 ottobre, il Barcone Milano sul Naviglio Grande ha ospitato Istinto di protezione, un evento phygital che combinava una mostra fotografica sui danni causati ai ghiacciai e un’esperienza immersiva di realtà aumentata. L’evento intendeva promuovere una riflessione critica su un tema cruciale per il futuro del pianeta.

Con l’ausilio della tecnologia AR e ghiaccio 3D, i visitatori avranno l’opportunità di vivere un’esperienza che unisce brand awareness, innovazione e tutela del patrimonio ambientale, grazie alla collaborazione con Take e Progettoimmagine.

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Ispirati dall’immagine che pubblicizza questa iniziativa, anche noi di Milano Città Stato abbiamo voluto immaginare come sarebbe la nostra città se fosse colpita da una violenta glaciazione. Di seguito, presentiamo dieci luoghi iconici di Milano reinterpretati in chiave glaciale.

#1 Il Duomo: la cattedrale del ghiaccio

Questa immagine e le immagini che seguono provengono da Ideogram.AI

Probabilmente, questa immagine raffigura ancora la fase iniziale della glaciazione. Sul piazzale possiamo osservare uno strato di neve, sembra che qualcuno abbia anche provato a rimuoverla. Il Duomo è più luminoso, al bianco del marmo si sono sostituiti il bianco e il riflesso del ghiaccio. Il cielo promette pioggia e si intuisce che faccia parecchio freddo, ma ci sono ancora i turisti e, come al solito, osservano, sbalorditi, la cattedrale di Milano.

#2 Il Castello Sforzesco: una fortezza nel gelo

Chissà se qualcuno dei suoi costruttori, o magari uno degli Sforza che lo ha abitato, ha mai pensato all’ipotesi di una glaciazione… Comunque, l’immagine ci rende un castello che ha resistito al gelo. Il parco, tutt’intorno, è coperto da un alto strato di neve, gli alberi sono morti congelati, ma il castello, almeno da questa prospettiva, non sembra aver subito danni. Poca neve sulla struttura, un po’ di più sui tetti delle torri, come se qualche milanese vi avesse trovato rifugio durante la glaciazione e ora ne stesse continuando la pulizia e la manutenzione.

#3 I Navigli: la movida congelata

I Navigli, che in un tempo remoto sono stati uno dei centri della movida Milanese, giacciono ora in un silenzio spettrale. L’acqua dei canali è immobile, stretta nella morsa del gelo. Le barche, che probabilmente hanno navigato il fiume senza passeggeri e spinte dalla corrente, sono anch’esse immobili. Il bianco della neve e il riflesso del ghiaccio contrastano con i palazzi color pastello, in lontananza alcuni alberi spogli si ergono come fossero sentinelle congelate. La glaciazione ha reso i Navigli un luogo di quiete.

#4 Corso Como: vento e gelo tra le vetrine

Corso Como, altro centro (un tempo) della vita notturna, si presenta ora come un viale deserto e silenzioso. Le boutique, i caffè e i locali non ci sono più. La via, già piena di neve, è colpita da una pesante bufera. A giudicare dalla posizione della neve, il vento deve soffiare costante, probabilmente tavoli e sedie sono stati spazzati via da tempo. La glaciazione è arrivata parecchio tempo fa, come testimonia la presenza di alcuni alberi che, mai, prima d’ora, si erano visti in Corso Como.

#5 Parco Sempione: un ritorno alla preistoria

Parco Sempione non è più lo stesso, altro che glaciazione futura, qui il tempo sembra tornato indietro fino alla preistoria. Gli alberi, spogli da tempo, sono tutti morti. I tronchi rimangono in piedi in attesa che un buffo di vento li spezzi o li faccia cadere. Il freddo è tale che anche il terreno si è ghiacciato, non un filo d’erba è sopravvissuto. Al centro del parco, in una pozza, si accumula l’acqua piovana e la neve che si sta sciogliendo, che la glaciazione stia creando un lago dove una volta sorgeva Parco Sempione?

#6 Cimitero Monumentale di Milano: il regno del ghiaccio

Il Cimitero Monumentale di Milano è avvolto dalla nebbia, trasformato in un regno di ghiaccio. Statue incappucciate emergono dalla foschia, mentre la neve ha coperto ogni segno di vita passata. Il terreno è un manto bianco, interrotto da crepe nel ghiaccio, mentre la sagoma di una cappella gotica si staglia contro il cielo plumbeo. Questo luogo, un tempo di memoria, è diventato un monumento alla forza della natura, congelando secoli di storia milanese.

#7 Teatro alla Scala: un palazzo di ghiaccio

Il Teatro alla Scala di Milano si presenta come un palazzo di cristallo, con colonne corinzie coperte di ghiaccio. Il frontone, ornato da stalattiti, sembra una grotta glaciale, mentre le finestre sono oscurate dal gelo. La facciata neoclassica è ora una tela su cui la natura dipinge con la brina. Questo monumento alla creatività umana si erge immobile, in attesa del ritorno della vita.

#8 Basilica di Sant’Ambrogio: La chiesa congelata

La Basilica di Sant’Ambrogio, cuore della fede milanese, giace ora in un silenzio glaciale. Le arcate in mattoni rossi si ergono come sentinelle, mentre il gelo avanza tra le navate.

Le colonne, fredde e rigide, sono circondate da cumuli di neve, creando un paesaggio lunare. La luce invernale filtra attraverso le vetrate, proiettando ombre sulle pareti, mentre l’eco di antiche liturgie sembra risuonare in questo luogo di culto trasformato in un tempio freddo lunare.

#9 Galleria Vittorio Emanuele: Il pavimento ghiacciato

Il pavimento della Galleria Vittorio Emanuele è stato colpito da un fenomeno naturale mai visto prima, una serie di blocchi di ghiaccio, caduti dal cielo, ha sfondato il soffitto e si è accumulata in modo irregolare, creando una struttura surreale.

I blocchi di ghiaccio sembrano formare delle piccole colline o cumuli, dando l’impressione che la galleria sia stata abbandonata e inghiottita dal gelo. La cupola di vetro, lasciando filtrare la luce naturale che illumina il paesaggio glaciale sottostante, accentua il contrasto tra la grandiosità della struttura e la forza della natura.

#10 CityLife: un paesaggio artico futuristico

City Life, simbolo di modernità, si presenta come un paesaggio artico futuristico. I grattacieli, un tempo segno dell’ambizione umana, sono ora giganti di ghiaccio, le cui facciate ricoperte di brina riflettono la luce pallida.

Tra questi colossi congelati, un fiume di ghiaccio scorre lentamente, creando un effetto ipnotico. Le strade bianche sono ora un monumento silenzioso alla fragilità delle ambizioni umane di fronte alla potenza della natura.

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MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

1 COMMENTO

  1. Ma quale cambiamento climatico? Abbiamo antropizzato la terra, impedito alle acque di defluire liberamente facendo dei fiumi dei canali, e poi ci lamentiamo delle innondazioni? Un esempio eclatante il seveso e il Lambro a Milano. Il Seveso è stato reso un canale, avendo costruito sulle rive dalla fonte fino a Milano, per cui quando piove non può allargarsi nei vecchi punti di esondazione; il lambro ugule, hanno costruito dentro questi punti, per cui a ogni pioggia che si rispetti, tutto si allaga

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