Milano Cortina: quando era anche un treno. Perché non ripristinarlo per le Olimpiadi?

La "Freccia delle Dolomiti" che portava i milanesi sulle montagne bellunesi

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miaoroger IG - Freccia delle Dolomiti
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In 5 ore e 3 minuti di viaggio si saliva in Stazione Centrale e si scendeva tra le montagne bellunesi. Sono passati quasi 25 anni dall’ultima corsa. Presto il debutto del suo erede in versione turistica: perché non pensare di ripristinare il servizio originale in vista dell’evento olimpico? Magari con qualche ritocco sulla durata del viaggio e sui servizi offerti a bordo. Che dovrebbero essere da medaglia d’oro, 

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Milano Cortina: quando era anche un treno. Perché non ripristinarlo per le Olimpiadi?

# La “Freccia delle Dolomiti” che portava i milanesi in 5 ore sulle montagne bellunesi: fine corsa nel 1999

miaoroger IG – Freccia delle Dolomiti

La “Freccia delle Dolomiti”: il collegamento ferroviario da Milano a Calalzo di Cadore, poco distante da Cortina. La prima corsa nel 1955. Servita inizialmente da un treno diretto, poi espresso, intercity e infine ancora espresso. In 5 ore e 3 minuti di viaggio si saliva in Stazione Centrale e si scendeva tra le montagne bellunesi, per una vacanza sulla neve. Nel 1999 la linea è stata soppressa. 

# Perché non ripristinare lo storico servizio in vista delle Olimpiadi 2026?

Milano Cortina 2026 – Credits: Morabito Immobiliare

A febbraio 2026 sono in programma le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. A 70 anni esatti di distanza da quelle che si sono tenute proprio a Cortina d’Ampezzo. Potrebbe essere l’occasione ideale per ripristinare lo storico servizio che collegava Milano con la storica località sciistica.

Esisteva persino la Ferrovia delle Dolomiti che, con un cambio a Calalzo, consentiva di scendere direttamente nella famosa località dei VIP veneta. 

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Sarebbe un servizio di straordinario valore: magari con una durata del viaggio più al passo dei tempi e con servizi a bordo da medaglia d’oro. Perché non ci sta pensando nessuno?

Di PechristenerFile:Italy location map.svg: NordNordWest,Erinaceus, Citypeek – Opera propria – wikipedia – Ferrovia delle Dolomiti

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Caro dottor Marcomin, come è vero quanto scrive! La ferrovia delle Dolomiti tra Dobbiaco e Calalzo che passava per Cortina fu letteralmente smantellata perché i macellai arricchiti che vi fecero una villa e magari due, assieme a quelli che ricchi già erano prima di costruire le loro, non volevano la plebe che il treno portava.
    Mi risulta però che esiste un protocollo di intenti tra Veneto e Sud Tirolo per ricostruirla ex novo ma non ne so molto. Lei ha informazioni al riguardo?
    Il servizio tra Calalzo (stazione che si chiama anche “Cortina”) e il resto d’Italia potrebbe essere ripensato e non solo per via delle prossime olimpiadi. E la freccia delle Dolomiti da e per Milano ripristinata (servirebbe anche un capoluogo di provincia come Belluno).
    Ma i cadorini hanno avuto storicamente una vita piuttosto appartata e diffidente verso i foresti. Però con gli schei e una mentalità moderna potrebbero aprirsi di più al vasto mondo e qualche segnale c’è. Ovviamente questa sottolineatura è solo una mia confutabilissima opinione.

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