Conosciamo questo paese, l’Olanda, per diversi motivi: i pittori, i tulipani i mulini a vento, la cannabis libera, i filosofi e Marco Van Basten, “il cigno di Utrecht”. Ma anche per la presenza di innumerevoli canali che l’hanno resa inconfondibile nel mondo. Come ad Utrecht, che prima ha chiuso lo Stadsbuitengracht e poi l’ha riaperto integralmente. A Milano invece i Navigli restano in gran parte sottoterra, nonostante il sì al referendum e le promesse dei politici.
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Nelle città d’Europa amano i canali, i politici milanesi e lombardi no
# La riapertura del canale
Lo Stadsbuitengracht, la cui costruzione iniziò nel 1122, è un canale che segue il corso del Reno e aveva, come per i Navigli di Milano, diverse funzioni: difensiva, di navigabilità, allevamento ittico. Nel 1958 il Consiglio Comunale, per rendere il centro più facilmente accessibile alle auto, propose la chiusura dello storico canale ma grazie alle proteste dei cittadini, venne però coperto solo parzialmente.
Il progetto venne alla fine approvato nel 1968: i lavori di copertura iniziarono nel 1972 e durarono fino al 1978 coprendo la maggior parte del tracciato che per secoli aveva contraddistinto il panorama cittadino.
Sembra una storia come quella di casa nostra, ma qualcosa ha modificato il corso degli eventi. Alcuni anni dopo, nel 1998, una nuova sensibilità ambientalista e una diversa visione urbanistica hanno permesso prima la riapertura di parte del canale tanto amato dai cittadini indissolubilmente parte integrate del panorama cittadino per secoli. A seguire è stato poi indetto un referendum che ha sancito la totale riapertura.
# Le false promesse dei nostri amministratori comunali e regionali
In Olanda i risultati dei referendum vengono rispettati e le promesse vengono mantenute. Cose che però da noi non accadono. Il sindaco e i diversi presidenti e assessori regionali che negli anni hanno fatto promesse, proclami e foto ai bordi della Darsena farneticando su ipotetiche e agognate riaperture, non hanno però dimostrato il coraggio e la dignità degli olandesi.
Eppure i Navigli di Milano sono il più antico sistema di canali d’Europa: la conca delle Gabelle progettata da Leonardo Da Vinci è la prima conca di navigazione al mondo.
# La vera svolta ecologista
Si parla in continuazione di ecologia, di miglioramento delle condizioni ambientali, ma l’unica vera grossa svolta sarebbe quella di riaprire tutti i corsi d’acqua che un tempo attraversavano Milano, permettendo di connettere i laghi con il mare magari potenziando il trasporto fluviale togliendo camion dalle strade. La situazione di Utrecht è totalmente paragonabile a quella di Milano. Antichi canali coperti per fare posto alle auto e recuperati in chiave moderna per volontà popolare.
A Milano il referendum consultivo vide stravincere il sì ad una graduale riapertura. Alle elezioni il Sindaco promise la riapertura dei Navigli, purtroppo però nei vari rendering delle nuove costruzioni della città della riapertura si è perduta ogni traccia.
Continua la lettura con: I Navigli riaperti nella Milano del futuro? Tutte le risposte sul progetto più desiderato dai milanesi
ANDREA URBANO
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