Molti milanesi dicono che non è più il centro di una volta. Area C e affitti brevi l’hanno trasformato in una specie di fortino. Da dove pare che i suoi stessi residenti vogliano scappare. Ma come si può farlo per rimetterlo al centro della vita milanese?
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«Non è più il centro di una volta»: Le 7 proposte per riportare il centro di Milano alla bellezza di un tempo
#1 Tolleranza zero contro il degrado
Come denunciato anche dal sito UrbanFile, degrado e sciatteria si stanno espandendo anche nel cuore di Milano. Un problema che a molti sembra sottovalutato da parte dell’amministrazione e delle forze dell’ordine. Invece dovrebbe rappresentare una priorità assoluta: tenere in ordine e pulita la parte più prestigiosa della città. Certo, non solo questa.
#2 Metropolitana 24h/24
Con la M4 sono diventate cinque le metropolitane operative a Milano. Nonostante l’espansione continua della rete, gli orari di esercizio non sembrano adeguarsi alle reali esigenze dei milanesi. Una metropolitana attiva 24 ore su 24, almeno nelle aree centrali, rappresenterebbe non solo un valido incentivo per lasciare l’auto a casa, ma anche un’opportunità per vivere soprattutto il centro città fino a tarda sera senza preoccupazioni. Sarebbe una soluzione ideale per ridurre stress e corse affannose per tornare a casa, regalando a Milano un servizio all’altezza delle grandi metropoli internazionali.
#3 Allargare i marciapiedi e più attenzione ai pedoni
A Milano la guerra tra bici e auto sta lasciando fuori forse i soggetti più importanti: i pedoni. Si costruiscono piste ciclabili ma non percorsi ciclopedonali, come succede al di là delle Alpi. Non solo: In molte vie del centro storico i marciapiedi sono talmente stretti da obbligare le persone a camminare in fila indiana e a volte a scendere in strada. Tra queste c’è ad esempio via Ponte Vetero dove in entrambi i sensi di marcia i marciapiedi sono larghi poco più di 40 centimetri. La soluzione sarebbe quelle di allargarli dove la strada lo consente e metterli in protezione con paletti e ringhiere.
#4 Parchi aperti 24h/24
I parchi principali di Milano nel centro storico, Parco Sempione, i Giardini pubblici Indro Montanelli e i Giardini della Guastalla chiudono troppo presto per essere una metropoli internazionale. Tra l’altro assurda e da era geologica la modalità di chiusura, con un guardiano che chiude a mano i cancelli verificando con una torcia che non ci sia nessuno rimasto chiuso dentro. La proposta è di estendere l’apertura 24h/24 per renderlo una vera e propria via di comunicazione tra i vari quartieri del centro come succede già per la Biblioteca degli Alberi.
#5 Dissuasori sui marciapiedi
Non solo le macchine ad essere un pericolo per i pedoni. Sui marciapiedi si vedono sfrecciare biciclette, monopattini e anche motorini, incuranti dei passanti e facendo il filo ai portoni delle abitazioni. Una sanzione più efficace delle sanzioni previste dal Codice della Strada potrebbe essere quella di installare dei dissuasori che obblighino a rallentare la marcia.
#6 Realizzare impianti sportivi sulle aree abbandonate
Anche nel Municipio 1 non mancano le aree abbandonate o gli edifici dismessi. E d’altro canto mancano invece gli spazi per praticare sport. Al posto di nuovi complessi residenziali o direzionali si potrebbe prevedere di destinare alcune rigenerazioni per la costruzione di impianti sportivi, come piscine, campi da calcetto, campi da basket a servizio dei quartieri.
#7 Preservare meglio le Colonne di San Lorenzo
Le Colonne di San Lorenzo, uno dei più preziosi patrimoni artistici della città e tra i rari resti della Milano Imperiale, versano in condizioni di degrado che ne oscurano la bellezza e il valore storico. Tag, graffiti, bottiglie abbandonate ai piedi delle colonne e bivacchi notturni deturpano uno dei luoghi simbolo di Milano, trasformandolo in un’area trascurata e poco curata.
Anni fa, la curia propose di recintare il sagrato e le colonne con un’inferriata per proteggerle, ma il progetto non vide mai la luce. Eppure, non servirebbero soluzioni così drastiche: basterebbero controlli più frequenti e una pulizia costante per restituire dignità a questo gioiello storico e renderlo nuovamente un simbolo di orgoglio per la città.
Continua la lettura con: LUOGHI CELEBRI di Milano che in realtà hanno un ALTRO NOME
FABIO MARCOMIN
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