«Porteremo i turisti nelle periferie»: quali potrebbero essere le nuove attrazioni?

Quello che c'è e quello che si potrebbe fare per mettere le periferie al centro del turismo

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Il sindaco di Milano, Beppe Sala, intende valorizzare le periferie della città come nuove mete turistiche. Durante una diretta social, Sala ha affermato che il turismo a Milano, nonostante i numeri record, rimane concentrato nel centro storico: Il primo grande obiettivo è portare il turismo anche fuori dal centro». Ma cosa potrebbe servire per attirare il turismo fuori dalla circonvalla?

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«Porteremo i turisti nelle periferie»: quali potrebbero essere le nuove attrazioni?

# I “local heroes”: storie di valore come pubblicità per i quartieri periferici

Instagram: @visit_milan

Con l’occasione dell’estate del 2024, nel quadro del piano di promozione “Milano, more than a trip. A lifestyle” (Milano, più di un viaggio. Uno stile di vita”), il sito YesMilano.it ha lanciato una guida ai quartieri a partire dai “local heroes“.

Instagram: @visit_milan

Prima si attira l’interesse mediatico sulle storie di questi “eroi locali“, poi sul loro impegno nel quartiere e, infine, direttamente sulle attrattive del quartiere. Le zone interessate fin ora sono: Brera, Porta Venezia, Dergano, Porta Romana, Lambrate e Certosa. Concentrandosi sulle zone periferiche si potrebbero ottenere ottimi risultati.

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# La storia non è solo in centro: la Certosa di Garegnano, Villa Litta ad Affori e l’Abazia di Chiaravalle

Se è la storia che attirare verso il centro di Milano i turisti, è bene far sapere che le periferie sono ricche di storia.

LombardiaBeniCulturali – Certosa di Garegnano

Nella zona nord-ovest di Milano, si trova la Certosa di Garegnano, soprannominata affettuosamente “di Milano”. Questo monastero cistercense, è uno dei luoghi storici più affascinanti della città. Fondato nel 1349, è noto per il suo chiostro affrescato e per la tranquillità che offre.

Wikipedia – Villa Necchi Campiglio

In zona Affori, si trova Villa Litta, un gioiello del ‘600 incastonato in un parco all’inglese. L’edificio era utilizzato come residenza estiva e come luogo di ritrovo della nobiltà milanese nel tardo Seicento e nell’Ottocento divenne uno dei più importanti salotti intellettuali di Milano, abitualmente frequentata dal Manzoni e dal pittore Francesco Hayez. Degno di nota è il salone principale o “Salone delle Arti”, teatro di periodiche manifestazioni culturali.

Nella zona sud di Milano, più lontana dal centro, si trova l’Abbazia di Chiaravalle, un altro magnifico esempio di architettura cistercense. Fondata nel 1135, l’abbazia è celebre per la sua chiesa romanica e per il chiostro ben conservato. La sua posizione tranquilla e il suo fascino storico la rendono una meta interessante per chi cerca pace e cultura lontano dal centro.

Continua la lettura con: Il fascino della periferia di Milano

# Sulle orme della guerra: un percorso per legare il centro e le periferie

Credits: archivio
Publifoto intesa Sanpaolo

Una guida che potrebbe condurre l’attenzione dei turisti dal centro alle periferie potrebbe partire dai segni della guerra che ancora oggi rimangono a Milano. Un percorso che conduca dal centro alle periferia, attraverso tappe ricche di storia vissuta, che, con l’occasione, attirino l’attenzione dei turisti sulle zone in cui sono collocate.

Per esempio, il percorso potrebbe iniziare a Piazza della Scala, gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi proseguire verso Porta Romana, segnata da ricostruzioni post-belliche. Da lì, dirigersi verso Lambrate e Greco, ex zone industriali colpite dai bombardamenti. E concludere poi il percorso a Niguarda, che ha visto gravi danni e una successiva rinascita o a Gorla, dove le ville e i monumenti raccontano la trasformazione post-bellica.

# L’arcipelago di quartieri a tema

Credits termedisansiro.it – Nuove terme alle ex scuderie de Montel

Per attrarre in periferia, infine, uno strumento utile potrebbe essere quello di valorizzare i diversi quartieri di Milano con un tema identitario, in grado di interessare gli appassionati di quell’argomento. I temi dovrebbero essere in coerenza con la storia e le caratteristiche del quartiere. Esempio di temi?

  • San Siro: il quartiere dello sport e del benessere. Con le terme, che verranno inaugurate entro fine 2024, i parchi, gli impianti sportivi, il museo di San Siro, l’Ippodromo. 
  • Bovisa: il quartiere dell’innovazione. Già ospita centri di ricerca e laboratori universitari. Potrebbe ospitare anche installazioni selezionate dal Fuorisalone e da altre iniziative in città. 
  • Quarto Oggiaro. La “nuova arte povera”. Uno dei quartieri con la storia più travagliata è anche quello che offre soluzioni abitative a prezzo più basso. Questo potrebbe essere un volano per richiamare nuovi artisti e dare spazio a una creatività povera ma d’avanguardia. 
  • Ortica. La Street Art Gallery. In concorrenza con Berlino, ecco Ortica che dovrebbe esser valorizzato a livello internazionale come quartiere della street art. 
  • Scalo Romana. Il quartiere del futuro. Il richiamo del futuro è irresistibile. Soprattutto nella zona prescelta per creare le strutture per le prossime Olimpiadi. I lavori in corso possono essere una forma di attrazione internazionale. Non solo: c’è anche la Fondazione Prada che potrebbe essere così al centro di questa operazione di comunicazione senza frontiere. 

Continua la lettura con: Le opere da medaglia d’oro per le prossime olimpiadi

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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