I paesi dell’hinterland che dovrebbero diventare quartieri di Milano

La prima regola di Milano città stato è tutto quello che sta dentro la tangenziale di Milano è Milano. La seconda regola è tutto ciò che sta tra Adda e Ticino è Milano

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Prima regola di Milano città stato: tutto quello che sta dentro la tangenziale di Milano è Milano. Seconda regola di Milano città stato: tutto ciò che sta tra Adda e Ticino è Milano. Anche perché se fossero quartieri di Milano sarebbe un vantaggio per tutti. 

I paesi dell’hinterland che dovrebbero diventare quartieri di Milano

C’è chi la vuole piccola. Milano. E questo è un problema per i molti che vivono al di fuori dei confini amministrativi. Sì, perché la tendenza nel mondo è opposta: si creano conurbazioni unendo in una stessa area amministrativa anche città distanti 100 e più chilometri, come avviene in Germania. Invece a Milano basta fare più di cinque chilometri dal centro per trovarsi in un mondo a parte. Mentre invece dovrebbero essere dei quartieri della città, così da considerarli un tutt’uno con la città a cui di fatto dipendono. Con miglioramento nei servizi, nelle connessioni, nella gestione strategica. Questi sono i paesi che di fatto dovrebbero essere considerati dei quartieri di Milano. 

#1 Peschiera Borromeo

Ospita il city airport e il “mare” di Milano. Ma non è Milano. Assurdo. 

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#2 Trezzano sul Naviglio

“Andate ed estendetevi lungo i Navigli” (Sant’Ambrogio)

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#3 Segrate

Milano 1 riconquista Milano 2. La cittadella che molti considerano il quartiere “pettinato” della cintura milanese. Senza Milano non ha senso. Perchè tenerla fuori?

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#4 Rho

Già Expo lo aveva detto: è Milano. Ospita anche la Fiera di Milano. Perchè non è Milano?

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#5 Bollate

C’è il carcere. Cosa nostra. Lo stesso vale per Opera che dovrebbe essere l’ultimo quartiere a Sud di Milano e dove presto sorgerà il grande hub della città. 

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#6 Assago

C’è il palazzetto di Milano. Un quartiere sempre più connesso, da dove si prende l’autostrada di Milano per Genova. Come si fa a considerarla fuori?

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#7 Basiglio

“Il paese più ricco d’Italia”. Basta solo questo per capire dove deve stare. E serve aumentare il reddito pro capite di tutta la periferia. 

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#8 Melegnano

Il casello di Milano.

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#9 Cinisello

E’ tutt’uno con Milano. Una separazione contro natura.

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#10 Monza

Il quartiere che ospita il Gran Premio di Milano. Addirittura ne hanno fatto una provincia. 

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Continua la lettura con: Chi la vuole grande, chi la vuole piccola: i confini di Milano

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5 COMMENTI

  1. È San Colombano al Lambro?
    Produce l’unico vino della provincia di Milano. Ed è pure buono!

  2. D’ACCORDO CON L’IDEA DI CITTA’ STATO MA I CONFINI… SICURAMENTE L’ADDA. MENTRE A OVEST SI POTREBBE CONSIDERARE ANCHE LA SESIA CHE A SECONDA DELLE VICENDE STORICHE CONTESE AL TICINO IL CONFINE MILANESE IN MOLTE EPOCHE (INCLUDEREBBE VIGEVANO). A SUD C’E’ LA REALTA’ DI LODI CHE PAGO’ CARA LA DIUTURNA CONTESA CON MILANO. E A NORD? MONZA E LA BRIANZA NON SOLO PERIFERIE MILANESI PER RAGIONI STORICHE CHE E’ IMPOSSIBILE SINTETIZZARE IN POCHE RIGHE. LA BRIANZA SEGUI’ LE VICENDE DELLA DIOCESI DI COMO CUI APPARTENEVA, MENTRE LEGNANO E VARESE ERANO DIOCESI DI MILANO TANT’E’ CHE QUELLA ZONA SI CHIAMO’ ANCHE ALTO MILANESE.
    COMUNQUE UNA SITUAZIONE AMMINISTRATIVA TIPO GREATER LONDON O ILE DE FRANCE SI PORTEBBE IPOTIZZARE, ANCHE PERCHE’ INDUBBIAMENTE AL DI LA’ DEI FATTI DEL PASSATO MILANO CONDIZIONA I COMUNI DA VOI CITATI… E MOLTI ALTRI.

  3. Vi seguo da molto ma questo articolo…non ha proprio un senso ahah
    Cesano Boscone, Corsico e Rozzano non si distinguono da Milano per quanto attaccate…paesi come Trezzano, Basiglio staccatissime, Basiglio è quasi provincia di Pavia, Cinisello neppure confinante…

  4. …a parte i toni del servizio che suonano molto sinistri (Milano che conquista, che si riprende, che Cosa Nostra ???), certamente sarebbe già urgente che l’area metropolitana (non la Città Metropolitana attuale, ente amministrativo che duplica una provincia decisamente troppo piccola rispetto a tutta la conurbazione e all’area sotto l’influenza di Milano) venisse amministrata da un ente molto più efficiente, come quello che amministra Parigi con i suoi arrondissements, lasciando però intatti i comuni.

    E’ vero che Cinisello, come Sesto, Bresso, Cormano, Cologno (che è pure in un’altra provincia come Monza), sono città che senza il cartello stradale non ci si accorgerebbe di entrarvi, data la continuità degli abitati. Ma questo è vero solo dall’epoca della migrazione meridionale, quando avvenne un’espansione di tale entità da saldare fra loro tutti i comuni attorno a Milano.
    Ma prima, nell’immediato dopoguerra, erano centri ben più piccoli (Cinisello e Balsamo due comuni distinti e ben circondati da campagne), contavano assieme diecimila abitanti contro i 75000 di oggi…

    Hanno avuto una loro storia, distinta da quella di Milano; come si potrebbe cancellarla facendoli diventare banali quartieri di Milano? Come soffocare il senso di appartenenza delle comunità? Un monzese oggi direbbe che abita a Milano? Non penso proprio ….

    Detto questo, quando si pensa che nessuno dei tre aeroporti di Milano è nel comune, e solo uno nella Città metropolitana, che pure le tangenziali passano nel territorio comunale solo per pochi chilometri, la fiera, il Forum come giustamente detto, è evidente che i comuni dell’area metropolitana devono maturare la coscienza di dovere far parte delle dinamiche di un’ unica grande città.

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