Si farà la passerella trasparente a 20 metri sopra piazza del Duomo? Come sarà e quando dovrebbe inaugurare

Nel progetto di raddoppio del Museo del Novecento è prevista anche una passerella sospesa. Ecco come sarà e quando dovrebbe inaugurare

0
level creative studio - Passerella Areangario

Alla fine del 2023 la conferma da parte di Palazzo Marino del raddoppio del Museo del Novecento. Nel progetto è prevista anche una passerella sospesa tra i due “arengari” gemelli, con vista sulla Piazza del Duomo e sulla Galleria. La partenza dei cantieri dovrebbe avvenire entro la fine del 2024, anche se non ci sono state comunicazioni recenti a riguardo. Ecco come sarà e quando dovrebbe inaugurare.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Cammineremo su una passerella trasparente a 20 metri sopra piazza del Duomo: la data dei lavori e dell’inaugurazione

# Sospesi a 20 metri di altezza sopra piazza Duomo

Credits Urbanfile – Arengario ponte

Museo con vista. La conferma del raddoppio del Museo del Novecento è datata fine 2023, dopo l’approvazione del progetto in Giunta. Una rivoluzione storica per piazza Duomo che non solo vede la riqualificazione dell’Arengario gemello da destinare alle opere contemporanee, ma soprattutto una scenografica passerella sospesa per collegare i due palazzi. Il principale obiettivo del progetto è raggiungere una sintesi architettonica tra i due edifici gemelli in modo da formare un unico organismo. Una scelta finita al centro del dibattito politico, quella della passerella, con la Soprintendenza inizialmente contraria. 

# Le caratteristiche della passerella, Soprintendenza permettendo

Alla fine tra la passerella sospesa o la trasformazione di Via Marconi in una piazza-cortile si è deciso di propendere per la prima, anche se sempre la Soprintendenza ha richiesto un “percorso evolutivo” rispetto all’ultimo progetto presentato. In base alle ultime informazioni e rendering disponibili dovrebbe essere posizionata in linea con il terzo livello dei due Arengari, all’altezza di 19,65 metri, e costituita da una trave reticolare fissata direttamente alle colonne laterali esistenti degli edifici, completamente reversibile.

Concepita come una sorta di proscenio, vista dall’Ottagono della Galleria si poggia sul tetto dell’edificio basso senza spezzare la vista della Torre Martini. Il lato della passerella affacciato su piazza Duomo presenta pareti trasparenti e leggere, mentre la parte inferiore è rivestita con una struttura convessa a specchio. Questo design permette di riflettere le vedute e i movimenti della piazza, creando un effetto visivo unico.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Oltre 1.000 mq di spazi museali per un investimento salito a 27 milioni di euro

Grazie alla riqualificazione e all’utilizzo del palazzo gemello, il Museo del Novecento guadagna oltre 1.000 mq di nuovi spazi espositivi. L’investimento totale è aumentato a circa 27 milioni di euro rispetto ai 18,5 precedentemente stimati, con 5 milioni donati da Giuseppina Antognini, presidente della Fondazione Pasquinelli e mecenate milanese. Previsti interventi anche nel primo edificio, come la modifica dell’ingresso alle sale per mostre temporanee al piano terra, per un accesso più diretto dopo l’acquisto del biglietto, e l’aggiunta di un laboratorio di conservazione delle opere in sostituzione delle sale conferenze e del deposito.

Credits professionarchitetto – Caffetteria Museo del Novecento

Il nuovo edificio prevede al suo interno:

  • un portico a due piani con un bookshop accessibile al pubblico e una caffetteria con tavolini;
  • un auditorium al mezzanino dotato di sedute retrattili, che permetteranno di utilizzarlo come sala per installazioni, mantenendo il piano terra libero per la nuova “piazza pubblica”;
  • quattro piani di spazi museali sopra il portico, capaci di ospitare più di cento opere.

# Il percorso museale

Credits professione architetto – Nuove sale Arengario

Il percorso museale è progettato per offrire nuove interpretazioni e confronti, partendo dagli anni Ottanta fino alle esperienze artistiche più recenti. Tra queste, sarà presente un’importante collezione di opere chiave del primo Novecento provenienti dalla Collezione Giuseppina Antognini e Francesco Pasquinelli. Il valore della collezione è pari a 15 milioni di euro, che si aggiungono alla donazione di 5 milioni effettuata sempre da Giuseppina Antognini.

# Cantieri attesi per il 2024, l’inaugurazione entro la fine del 2026

Credits professionarchitetto – Raddoppio museo del novecento.jpg

Le ipotesi iniziali erano di inaugurare il nuovo edificio museale in tempo per le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 ma, vista la durata del cantiere stimata in 2 anni, non sarà possibile rispettare tale scadenza. Il 2024 dovrebbe comunque essere l’anno buono per la partenza di lavori, entro marzo era atteso il progetto esecutivo ed entro il primo semestre il bando di gara, anche se comunicazioni recenti a riguardo non sono arrivate. Se per l’autunno si troverà l’azienda incaricata a realizzare il progetto, l’apertura del gemello dell’Arengario con annessa passerella dovrebbe avvenire per la fine del 2026. 

Continua la lettura con: Aperta (parzialmente) la passerella trasparente sospesa di Renzo Piano

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteStazione Bovisa da smantellare? Serve un terminal all’altezza della vivacità del quartiere
Articolo successivo“Un progetto straordinario”: presentato studio di fattibilità per ristrutturare San Siro. La palla passa ai club
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome