M6, la linea rosa. Nel 2022 è stato finanziato lo studio di fattibilità, ma ad oggi l’unica certezza pare essere una porzione di tracciato a sud. E il tratto nord? Nelle intenzioni di Palazzo Marino la linea dovrebbe coprire il tratto lasciato scoperta dalla futura Circle Line a ovest per dirigersi le zone a nord della città. Vediamo tre ipotesi che potrebbero essere percorse.
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Tre percorsi per il lato nord della M6: il più centrale, il più esterno, il più ambizioso
# L’unica certezza di Palazzo Marino: il tratto a sud dalla Barona a Ponte Lambro

Al momento l’unica porzione di tracciato di cui si è conoscenza per la nuova M6, quello con cui Palazzo Marino ha richiesto i fondi per lo studio di fattibilità, è dalla Barona a Ponte Lambro. Una linea che si muove da sud-est a sud-ovest, con 12 stazioni pensate per connettere zone oggi poco servite tra cui il Vigentino, integrando il sistema di interscambi con M2, M3, il passante e la futura Circle Line. Nel corso del tempo l’amministrazione comunale ha però espresso a più riprese l’intenzione di far proseguire il tracciato verso nord, con sei ipotesi in elaborazione da parte di MM e Politecnico, che sarebbero dovute essere presentate al pubblico nell’ottobre 2024. Nell’attesa di conoscere le alternative allo studio, quali percorsi si potrebbero immaginare?
Vediamo tre soluzioni possibili per il lato nord.
#1 La più centrale: lungo il Sempione fino a Baranzate

Come prima ipotesi si potrebbe immaginare un percorso interno che, da San Cristoforo M4-FS, risalga verso nord attraversando il quartiere Ebraico, quindi Pagano (interscambio M1), e passando vicino all’Arco della Pace, che potrebbe uscire dall’isolamento non avendo alcuna stazione metropolitana nelle vicinanze. A quel punto potrebbe fare tappa a Domodossola M5-FN, Piazza Firenze, Piazzale Accursio e Viale Certosa, con una fermata anche al Cimitero Maggiore.
Da qui, la linea potrebbe proseguire verso il quartiere Stephenson (Circle Line), passare nei pressi dell’Ospedale Sacco e terminare a Baranzate, diventando una nuova porta d’accesso alla città dalla Tangenziale Nord.
# La più esterna: correndo a lato della tangenziale fino a Rho Fiera

La seconda ipotesi si sposta verso l’esterno, affiancando la tangenziale ovest. Anche qui il primo snodo sarebbe San Cristoforo M4-FS, poi Cesano Boscone, e successivamente una fermata in zona Parco delle Cave, utile per Baggio e Quinto Romano. Il tracciato proseguirebbe su via Novara, offrendo connessione a Figino, e – se la M5 venisse estesa verso Settimo Milanese – interscambio anche con quella linea. Il capolinea sarebbe a Rho Fiera, già nodo ferroviario e possibile terminal nord per la Circle Line.
#3 La più ambiziosa: un doppio ramo da San Cristoforo fino a MIND e Baranzate con doppio ramo

Infine, la proposta più ambiziosa: dopo un tratto comune fino a San Cristoforo, la linea M6 potrebbe biforcherebbe in due rami distinti. Uno proseguirebbe lungo il percorso interno verso Baranzate, l’altro su quello più esterno fino a Rho Fiera, garantendo così una copertura più ampia e funzionale sia per i quartieri interni che per quelli periferici.
Continua la lettura con: M6, il sogno rosa di Milano: l’ultimo aggiornamento sul tracciato più probabile
FABIO MARCOMIN
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