Un’altra rivoluzione di Musk: anche i tunnel stradali sono una miniera d’oro. Questi i possibili progetti per Milano

Perché non portare i suoi tunnel a Milano? E da Milano alla Lombardia? E dalla Lombardia fino a Roma?

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Elon Musk è il Re Mida della nostra epoca. Riesce a fare una montagna di soldi con tutto. C’è riuscito perfino con i tunnel stradali. Perché non portare i suoi tunnel a Milano? E da Milano alla Lombardia? E dalla Lombardia fino a Roma? Ecco come rivoluzionare la mobilità milanese e nazionale.

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Un’altra rivoluzione di Musk: anche i tunnel stradali sono una miniera d’oro. Questi i possibili progetti per Milano

# La visione di Musk: un tunnel per risolvere il traffico

Il traffico è una delle sfide più urgenti per le metropoli moderne, una sfida che Elon Musk non poteva che raccogliere. Nel dicembre 2016, mentre era bloccato nel traffico di Los Angeles, Musk lanciò un tweet che avrebbe segnato l’inizio di una rivoluzione: “Il traffico mi sta facendo impazzire. Costruirò una macchina per scavare tunnel e comincerò a scavare…” Quello che sembrava un capriccio è diventato un grande business globale: The Boring Company.

Nel 2017, con un investimento iniziale di 300 milioni di dollari, Elon Musk ha fondato l’azienda con l’obiettivo di rivoluzionare il mondo dei trasporti sotterranei. L’idea era chiara: costruire una rete di tunnel sotterranei per ridurre la congestione stradale, rimuovendo il traffico dal livello della strada. Gli scettici di Wall Street inizialmente derisero il progetto, considerandolo una trovata pubblicitaria, ma Musk non si lasciò scoraggiare. In pochi anni, The Boring Company è diventata un colosso con un valore passato dagli iniziali 300 milioni a oltre 100 miliardi di dollari, ottenendo contratti significativi come quello per un sistema di trasporto sotterraneo sotto il Las Vegas Convention Center. La chiave del suo successo è stata la capacità di ridurre enormemente i costi rispetto ai tradizionali progetti di tunnel.

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Nel 2018, Musk completò il suo primo tunnel di prova a Hawthorne, in California, riducendo i costi da 1 miliardo a soli 10 milioni di dollari per miglio, grazie a macchine da scavo più efficienti e a un diametro ridotto dei tunnel. Questa tecnologia ha abbattuto le barriere economiche per la costruzione di tunnel, rendendo realizzabili progetti che un tempo sarebbero stati impensabili, anche in città densamente popolate come Milano.

# Milano: una rete di tunnel sotterranei per risolvere il traffico?

Immaginiamo ora come Milano potrebbe trarre vantaggio da una rete di tunnel sotterranei. La città, già dotata di una solida rete di metropolitane, potrebbe espandere queste infrastrutture in modo radicale. I tunnel sotterranei non solo potrebbero snellire il traffico cittadino, ma offrirebbero anche nuove opportunità di sviluppo per l’economia urbana.

Un primo progetto potrebbe essere la realizzazione di un percorso che colleghi tratti strategici della città, come Porta Romana, San Siro, Stazione Centrale, e Porta Venezia. Un tunnel che collegasse rapidamente zone densamente trafficate come Buenos Aires e Melchiorre Gioia con il resto della città sarebbe una soluzione efficace per evitare le lunghe code del traffico in superficie. Un’altra possibile rete sotterranea potrebbe attraversare la zona dei Navigli, creando una connessione rapida e silenziosa tra il centro storico e le aree più periferiche.

Non solo: ci potrebbero poi essere due tunnel maestro, uno sull’asse Nord Sud e il secondo da Est a Ovest, come descritto in questo progetto. 

Questi tunnel permetterebbero ai milanesi di evitare il traffico in superficie e di spostarsi rapidamente senza il rischio di restare imbottigliati nelle lunghe code. Inoltre, potrebbero ospitare soluzioni di trasporto pubblico innovativo come veicoli autonomi o capsule elettriche, offrendo così un’alternativa sostenibile ed efficiente.

Leggi anche: I due tunnel di Milano per portarla fuori dal traffico

# Da Milano alla Lombardia: le città da collegare con Milano

Un ulteriore passo in avanti potrebbe essere la realizzazione di una rete di tunnel che colleghi Milano alle principali città lombarde, come Monza, Como, Bergamo, Brescia e Pavia. Grazie alla velocità di scavo e alla possibilità di costruire tunnel più stretti e profondi, questi collegamenti potrebbero risolvere il traffico sulla rete autostradale, alleggerendo le principali arterie che oggi soffrono di congestione durante le ore di punta.

Immagina di poter prendere un treno autonomo, una navetta ad alta velocità, o la tua fidata auto che ti porti da Milano a Bergamo in meno di mezz’ora, senza interruzioni, senza fermarti nel traffico e con zero stress.

# Il super tunnel da Milano a Roma

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Un progetto ancora più ambizioso potrebbe essere la costruzione di un gigantesco tunnel sotterraneo che colleghi Milano a Roma. Un’opera faraonica che, pur sembrare un sogno a lungo termine, potrebbe effettivamente avere un grande impatto sul miglioramento delle infrastrutture italiane. Un tunnel sotterraneo ridurrebbe drasticamente il tempo di percorrenza, eliminando la necessità di viaggi lunghi su strada e alleggerendo l’autostrada A1 da ingorghi.

Un tale progetto richiederebbe enormi investimenti, ma potrebbe stimolare lo sviluppo di nuove aree residenziali e commerciali lungo il percorso, aprendo la strada a una nuova ondata di investimenti in tutto il paese. La realizzazione di questo tunnel potrebbe essere pianificata in fasi, partendo da tratte regionali per poi estendersi fino a Roma, diventando un simbolo di modernità per l’Italia e per il sistema di trasporti nazionale.

# La combinazione pubblico-privato: un modello di finanziamento per Milano

Per realizzare un progetto di tunnel sotterranei su larga scala come quello descritto, sarebbe necessaria una collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. L’inclusione di aziende come The Boring Company potrebbe ridurre notevolmente i costi e accelerare la costruzione. Le amministrazioni comunali e regionali, insieme al governo centrale, potrebbero partecipare finanziariamente al progetto, ma l’investimento da parte di attori privati sarebbe essenziale per garantirne la fattibilità.

Un sistema di pedaggi potrebbe essere introdotto per garantire il ritorno economico dell’investimento, con i ricavi destinati alla manutenzione e alla gestione della rete sotterranea. Inoltre, la costruzione di stazioni di accesso ai tunnel potrebbe generare nuove opportunità immobiliari, stimolando l’economia in quelle aree e creando nuovi posti di lavoro. Con il giusto modello di finanziamento, Milano potrebbe diventare un esempio di come i tunnel sotterranei possano risolvere non solo il traffico, ma anche contribuire allo sviluppo urbano sostenibile, favorendo la creazione di nuove aree residenziali e commerciali.

Il successo di questa iniziativa potrebbe spingere altre città italiane a considerare il modello dei tunnel sotterranei, magari estendendolo alle altre grandi metropoli come Roma o Napoli. Questo approccio potrebbe segnare una nuova era per le infrastrutture urbane italiane, aprendo la strada a soluzioni innovative e sostenibili per i trasporti pubblici e la gestione del traffico. Milano potrebbe diventare la prima città a fare un passo decisivo verso il futuro dei trasporti, restituendo alla città una mobilità efficiente e sostenibile.

Continua la lettura con: Il futuro di Milano sarà verticale: sotterranea, pedonale, sopraelevata (video)

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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