Dove c’era una carrozzeria oggi c’è una casa per giovani artisti. Scopriamo come è stata trasformata.
VILLA CLEA: la CARROZZERIA di MILANO trasformata in RESIDENZA per ARTISTI
# Villa Clea, un ibrido tra residenza, alloggio e spazio espositivo
L’idea è venuta a Allina e Matteo Corbellini, due architetti milanesi di ritorno da esperienze all’estero che hanno scelto questa zona al confine tra il centro urbano e la prima campagna della Valle della Vettabbia, per dar vita a Villa Cilea. Un ibrido tra residenza, alloggio e spazio espositivo in una zona dove negli ultimi anni sono sorti altri spazi spazi d’arte come Hub/Art, Motelsalieri, Chezplinio e Viafarini.work. Il progetto è sostenuto da Comune di Milano e Fondazione Cariplo.
# Prima era una carrozzeria
Un tempo questo spazio era una carrozzeria dotata di un grande forno. Ora invece si compone di loft, atelier e aree comuni tutti affacciati sullo stesso cortile condiviso con il resto del vicinato. Un giardino di erbe mediterranee ha preso il posto del forno, un altro giardino è invece sul tetto della struttura per “offrire a tutti i palazzi attorno un punto di vista migliore, prima vedevano solo il tetto di una carrozzeria”, spiegano i due fondatori. Nel complesso c’è anche la loro casa privata e due piccoli appartamenti disponibili per i progetti di residenza. Tutto ruota attorno all’argilla e a una particolare scelta di colori per pareti, tende, pavimenti, arredi.
# A chi si rivolge
Villa Clea è aperta a giovani artisti emergenti di volta in volta selezionati, alla comunità locale e a normali ospiti tradizionali con possibilità di affitto anche per brevi soggiorni. Le persone che decidono o sono selezionate per vivere qualche giorno in questa residenza devono essere disposte a condividere e soggiornare insieme. Proprio con questa particolarità Villa Clea vuole differenziare la sua proposta rispetto agli altri spazi espositivi a Milano.
# La prima mostra e la prima residenza
Il debutto artistico e la prima residenza è di Andrea Smith, classe ’92 che vive e lavora New York, che mostra al pubblico “una parte della sua intimità nella casa, invitando i visitatori a passare tra l’infilata longitudinale delle stanze che, con le sue reliquie personali, rievocano l’infanzia.” Il successivo nome per il mese di novembre è quello del ballerino francese Sulian Rios.
Fonte: Artribune
Indirizzo: Via Marco d’Agrate, 27
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FABIO MARCOMIN
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