Il colore blu acceso ricorda le strade di Chefchaouen, le tende colorate che affollano i mercati in Marocco, l’arredamento minimale arricchito da numerosi cuscini su cui normalmente ci si siede per cenare in Africa, i piccolo gradini blu che dividono le stanze di ogni casa della Perla Blu.
Menuale Real Estate ha creato un angolo di Marocco a Milano.
L’angolo di MAROCCO a MILANO
# Chez Chaouen: il nuovo progetto del quartiere Fondazione Prada
Il quartiere Fondazione Prada, conosciuto anche come Scalo Romana, è tra i quartieri emergenti più belli di Milano, punto di riferimento del design all’avanguardia e delle idee innovative.
A dare ancora più risalto alla spinta di questo quartiere milanese troviamo Chez Chaouen, un progetto della Menuale Real Estate, società che si occupa di rinnovamento creativo di spazi immobiliari, ispirato a Chefchaouen, la perla blu del Marocco.
Il progetto prevede due appartamenti, disegnati dall’industrial e interior designer Shila Governale e situati proprio nel quartiere Fondazione Prada.
E così si crea un piccolo angolo di Marocco, a Milano.
# I due appartamenti blu
I due appartamenti si sviluppano su 50 e 70 mq.
Una volta entrati il legame con Chefchaouen è evidente: il colore blu acceso che ricorda le strade della città marocchina, le tende colorate che affollano i mercati in Marocco, l’arredamento minimale arricchito da numerosi cuscini su cui normalmente ci si siede per cenare in Africa, i piccolo gradini blu che dividono le stanze di ogni casa della Perla Blu.
Ogni cosa ricorda Chefchaouen.
Gli appartamenti sono divisi nella zona giorno, organizzata in un open space con cucina e angolo conversazione, e nella zona notte, con camera matrimoniale dotata di letto rotondo e cameretta con letti a castello e zona studio.
# Il legame con il Marocco
L’estetica non è però l’unico filo conduttore tra Milano e Chefchaouen, ad unirle c’è un forte legame culturale che pochi conoscono.
Gli appartamenti, infatti, si trovano a Brenta, in una delle zone periferiche di Milano che accolsero le prime ondate migratorie dal nord Africa.
Oggi denominato Fondazione Prada, il quartiere é in pieno sviluppo, grazie ad opere di riqualificazione dei vecchi edifici industriali ma c’è una cosa che è rimasta uguale: il tessuto sociale costituito in gran parte da immigrati nordafricani e tramandato dalla seconda generazione.
Un piccolo angolo di Marocco a Milano c’era già e con questo progetto lo si vuole valorizzare ancora di più.
Fonti: lagattasultettomilano.com
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ARIANNA BOTTINI
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